The Technomancer – Recensione

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 8 minuti
7.8
The Technomancer

Una gradita sorpresa di questa estate è stata certamente The Technomancer, titolo uscito in sordina per Sony PlayStation 4, PC e Microsoft Xbox One. Lo sviluppatore, Spiders, ci propone un action rpg in modalità giocatore singolo: sarà riuscita questa piccola casa sviluppatrice a dare del filo da torcere alla concorrenza? Andiamo a scoprirlo insieme in questa recensione!

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Vita e Morte su Marte

La vita e la morte sono concetti che spesso caratterizzano la storia di un videogioco: in questo The Technomancer non fa eccezione. La storia è semplice: l’umanità si è trasferita su Marte, il pianeta rosso, sul quale la risorsa primaria è l’acqua oltre che il cibo. Come se non bastasse, bisogna fare i conti con le devastanti radiazioni solari: una volta esposti a quelle radiazioni, non c’è più nulla da fare, il corpo umano non resiste e si viene trasformati in orrendi mostri. E’ in questo modo che nascono i Technomanti: persone in grado di controllare a proprio piacere forze come l’elettricità e talvolta la telecinesi. Questi esseri non sono numerosi e vengono addestrati in una scuola specializzata, cresciuti per diventare la classe dirigente della loro razza. Zachariah è il protagonista di questa storia: appena diplomato ed accolto nella cerchia ristretta dei suoi confratelli, dovrà scoprire, destreggiandosi tra politica, sospetti e misteri, l’origine dei Technomanti e il loro scopo su questo pianeta. Il suo compito non sarà affatto facile perché dovrà muoversi in alcuni casi sotto copertura mentre in altri sarà necessario calcare maggiormente la mano. Sebbene la storia sia piuttosto lineare, è ben raccontata e non mancano alcuni colpi di scena ben articolati.

Diventare un Technomante

A livello di gameplay, The Technomancer offre molteplici soluzioni di personalizzazione del personaggio: sebbene non si possa cambiare il sesso del protagonista, che resterà comunque un uomo, è possibile personalizzarlo in tutti gli aspetti del viso, delle abilità e della personalità. Esistono sei branche di specializzazione, ognuna delle quali ha tre livelli di profondità: ad ogni livello si aumenta parte di quelle specializzazioni che sono comunque abilità passive. Qui potremo scegliere una sorta di background del nostro Zachariah, andando a inserire un punto dove preferiamo: ad esempio, se negli studi in accademia abbiamo scelto di imparare la medicina, inserendo un punto nella relativa specializzazione otterremo bonus dalle cure subìte ed in seguito, migliorando quel ramo di abilità, potremo curare più rapidamente i nostri compagni di squadra. Scelto questo ramo di background, potremo assegnare un punto alle peculiarità del personaggio che sono Forza, Agilità, Potenza e Costituzione: ognuna di esse andrà ad impattare sul numero dei punti salute, sull’efficacia dei nostri attacchi e sulla potenza delle nostre Technomanzie. Analogamente a quanto succede con i suoi competitors, in The Technomancer potremo scegliere le nostre abilità passando per tre stili di combattimento: Bastone Lungo, Mazza & Scudo o Pugnale & Pistola. Ognuno dei tre è condizionato dai valori scelti in precedenza e, di conseguenza, Forza avrà potenziato il Bastone Lungo, Agilità il Pugnale & Pistola. Esiste anche un quarto “stile” che però non ci sentiamo di inserire a pieno titolo in questo scenario: lo stile è Technomanzia, un ramo di abilità che potrete scegliere indipendentemente dagli altri e che influenzerà solo le vostre “magie”. Un personaggio che avrà potenziato la Technomanzia lancerà fulmini dai palmi delle mani, molto più potenti di chi ha preferito scegliere il ramo Forza, mentre chi avrà scelto la Forza e uno stile adeguato, colpirà più duramente nel combattimento corpo a corpo ma lancerà magie meno potenti del personaggio visto in precedenza. E’ possibile aumentare a piacere, ad ogni level up, il ramo delle abilità che preferiamo, senza restrizioni. Nel gioco è possibile andare a personalizzare le armi nei più disparati dettagli, raggiungendo i banchi di lavoro, rendendole sempre più performanti, magari con l’aggiunta di mirini per le pistole o di lame sullo scudo e punte di ferro sulla mazza: l’unico limite è rappresentato dai materiali che troverete in giro per il gioco o dopo aver sconfitto un nemico; fatto ciò potrete decidere di uccidere l’avversario e questo influenzerà la vostra reputazione, chiamata Karma, che scenderà di volta in volta e renderà ostili i compagni di squadra che avete accanto. Per contro, uccidere un nemico vi garantirà denaro extra da poter spendere! Le vostre scelte quindi influenzano il mondo di gioco ed il modo in cui siete visti dal resto degli npc: potrete essere il salvatore o il carnefice del loro destino.

the technomancer 1 un nuovoIl Lato Oscuro Della Technomanzia

In The Technomancer vivremo un’avventura piuttosto avvincente, con side quest a schema libero e la possibilità di interpretare a vostro piacimento il comportamento di Zachariah. Il gioco però non è esente da difetti: sebbene il lavoro nel complesso risulti ottimo, soprattutto considerando il basso budget della produzione, ci sono dei difetti che vanno comunque evidenziati. Nella versione provata da noi, quella per PC su Steam, manca un vero supporto completo del Pad: nonostante il gioco funzioni abbastanza bene, non è presente un tasto per cambiare le armi al volo ma occorre comunque avere la tastiera sempre a portata di mano per farlo. Non è presente un settaggio per le skill in modo rapido: possiamo solo premere LB sul pad Microsoft (L1 per chi provenisse dal mondo Sony) ed attivare una sorta di bullet time, durante la quale si potrà scegliere la nostra skill e lanciarla una volta usciti dal menù. Possiamo sicuramente affermare che si poteva fare di meglio con i comandi. Altra cosa che non abbiamo gradito è certamente la mancanza dei dialoghi con gli npc: possiamo andare dove vogliamo ed incontrare moltissime persone, ma alla fine parleremo solo con i mercanti o con chi ci dà le quest di riferimento. Spesso gli npc stanno fermi e non fanno nulla, nè tanto meno potremo attaccarli od ucciderli, cosa che abbiamo trovato poco realistica. Il doppiaggio è disponibile solo in inglese ma è comunque ben fatto; anche il sonoro non è dei migliori ma nemmeno il peggiore mai ascoltato. Nel complesso il gioco è un buon titolo, specialmente se guardiamo il budget con il quale è stato prodotto. Sinceramente crediamo che con qualche sforzo in più da parte di Focus Interactive, il titolo poteva meritare la tripla A.

The Technomancer
7.8
Voto 7.8
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.