The Sinking City: Steam rimuove il gioco dopo le pesanti accuse a Nacon

Mauro Landriscina
Di Mauro Landriscina - Contributor News Lettura da 3 minuti

Ieri abbiamo assistito a delle pesanti accuse rivolte da parte degli sviluppatori di The Sinking City al publisher Nacon, che per il porting del gioco su PC avrebbero pubblicato su Steam una copia piratata del gioco aggiungendo il proprio logo e togliendo quello di Frogwares, il team originale di sviluppo, appropriandosi dunque illegalmente di una proprietà intellettuale altrui. A propria difesa, il publisher ha negato tutto ciò, confermando che la copia del gioco disponibile all’acquisto sulla piattaforma di Valve si tratta di “una versione completa e ufficiale del gioco“, che però al momento manca di alcune feature create appositamente per la versione PC come i salvataggi in cloud e i trofei. In risposta a queste inaspettate evoluzioni della vicenda legale tra le due software house, Steam ha deciso di prendere l’iniziativa e ha rimosso momentaneamente il gioco dal proprio catalogo.

La battaglia legale tra Frogwares e Nacon dura già da quasi un anno ormai, e nel mentre la faccenda sta venendo gestita in sede legale presso un tribunale francese, a detta degli sviluppatori il publisher avrebbe piratato una copia del gioco illegalmente per pubblicarla su Steam e trarne dei guadagni senza dare alcun tipo di introito ai creatori originali dell’opera. La faccenda sembra davvero essere più lunga e pesante del previsto, perciò la decisione di Valve di rimuovere dalla propria libreria The Sinking City è stata una mossa di prevenzione più che giustificabile. Inoltre la stessa Frogwares sembrerebbe aver notificato Steam attraverso l’utilizzo della legge Digital Millennium Copyright Act (nota anche come DMCA), utilizzando i propri diritti sul copyright per far rimuovere il gioco dalla piattaforma.

Insomma, questa questione sembra proprio che non si risolverà a breve e a meno di un gigantesco mea culpa da parte di Nacon, The Sinking City potrebbe non essere disponibile su PC ancora per molto tempo. Nel frattempo se questa battaglia legale vi ha suscitato un qualche tipo di interesse verso il gioco, vi invitiamo a dare un’occhiata alla nostra recensione di questo titolo investigativo.

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Contributor
Nato nel 1997, fin da piccolo si appassiona di videogiochi grazie al Game Boy Color del fratello maggiore. Pensa troppo al futuro e poco al presente, spesso perdendosi nei suoi pensieri e andando quindi a sbattere su qualche palo per strada. Il suo sogno nel cassetto è quello di dirigere un film d'animazione.