Le aspettative sono sempre alte quando si ha tra le mani un prodotto che prende ispirazione dagli scritti del Re del brivido Stephen King. A volte i risultati sono stati ottimi, altre volte dubbi, e purtroppo in alcuni casi veramente disastrosi. La patata bollente, in un certo senso, stavolta tocca a Richard Pierce, ideatore della miniserie The Outsider, che si ispira all’omonimo romanzo di King arrivato nelle librerie nel 2018. Con un filotto di ben 10 puntate da un’ora circa ciascuna, la serie di HBO si appresta ad andare in onda su Sky Atlantic a partire dal prossimo mese (con la prima uscita americana avvenuta proprio in questi giorni). Recentemente abbiamo potuto visionare attentamente le prime 6 puntate delle 10, e siamo quindi pronti a raccontarvi le nostre impressioni a riguardo.
L’insegnante, il poliziotto, il bambino
Gli avvenimenti di The Outsider prendono vita in Oklahoma, in una cittadina non molto popolata dal nome Flint City. Non ci vorranno più di cinque minuti dai titoli iniziali per essere messi di fronte alla cruda realtà che di lì a poco andrà a distruggere la tranquillità del posto: il piccolo Frankie Peterson viene ritrovato in un bosco letteralmente fatto a brandelli, dopo aver anche subito un abuso. Dopo gli interrogatori e la raccolta delle prove, colui che viene indicato dalle autorità come colpevole è l’insegnante di baseball della squadra giovanile (nonché egli stesso un padre di famiglia e insegnante d’inglese). Tuttavia, nonostante le prove schiaccianti, Terry Maitland (interpretato da Jason Bateman) continua a dichiararsi innocente, finché scavando un po’ più a fondo anche il detective Ralph Anderson (Ben Mendelsohn) che lo aveva all’inizio arrestato inizia ad avere seri dubbi… dopotutto sembrava davvero troppo facile.
Questi avvenimenti sono l’inizio di una serie di vicissitudini che non vi anticiperemo per chiari motivi di spoiler, ma sappiate che il caso in questione sembra praticamente impossibile da risolvere. Tra volti noti ed altre gradite novità, il cast della serie prevede tra le sue fila Cynthia Erivo nel ruolo dell’investigatrice Holly Gibney, ma anche Bill Camp, Paddy Considine, Yul Vazquez, Jeremy Bobb, Michael Esper, Mare Winningham, Julianne Nicholson, Marc Menchaca e Hettienne Park.
Oscurità alla luce del sole
In questo thriller la sceneggiatura gioca le sue carte decisamente a rilento, ma non tanto da annoiare lo spettatore. Il susseguirsi delle informazioni trasmesse riesce infatti a mantenere un ritmo sensato e coerente, specialmente nella complicata fase centrale delle vicende dal terzo episodio in poi. Anche se in molti casi l’effetto sorpresa viene a mancare, risulta incredibile come l’interesse non cali mai, perché il fulcro in queste cupe vicende non sono solo i fatti stessi, ma anche come ogni personaggio li va ad affrontare.
Anche se non stiamo parlando di un vero e proprio horror, non mancheranno scene o singoli frame agghiaccianti, a braccetto con una colonna sonora che non manca mai di ricordarci quanto sinistre siano le tematiche trattate.
A trascinare il tutto in modo impeccabile con la sua apparente tranquillità è Ben Mendelsohn, che nei panni del detective Anderson riesce a dare molto allo schermo, colorando ogni scena con la sua espressività divenendo personificazione stessa del dubbio e dei dilemmi morali. Nonostante si trovi spesso a dover compiere delle scelte e a mettere in dubbio sé stesso – e non – trova una buona collaborazione da parte di tutti i comprimari.
Senza anticipare troppo riguardo alla trama, soprattutto se non avete letto il romanzo di King, vi ricordiamo che The Ousider è in arrivo in Italia il 17 febbraio 2020 su Sky Atlantic, e vi daremo il nostro giudizio finale in merito solamente una volta che avremo visionato il finale di stagione.