The Mobius Machine – Recensione, il nuovo che incontra il vecchio

The Mobius Machine è un particolare metroidvania, fresco e appagante, creato da Madruga Works: ecco la nostra recensione del titolo.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
7.8
The Mobius Machine

The Mobius Machine fa della semplicità il suo punto di forza: il titolo di Madruga Works si presenta fresco con un gameplay “vecchio stile”, costellato da momenti epici e momenti meno divertenti, ma indubbiamente necessari. Il gioco ha tanti punti di forza e molti di debolezza, cosa che tuttavia non impedisce che nel complesso tutto trovi un senso: The Mobius Machine ha personalità, cosa che di questi tempi non guasta, ecco la nostra breve ma incisiva recensione.

Su un pianeta alieno

In The Mobius Machine troviamo un protagonista senza nome, in tuta spaziale “old style” (al punto che potremmo chiamarlo Armstrong vista la somiglianza estetica) e dotato di una piccola pistola laser. Egli si ritrova suo malgrado su un pianeta alieno e ricco di vita (ostile). Esplorando qua e là, il giocatore scoprirà che in effetti il mondo sembra abbandonato, con strutture umane alla deriva, lasciate inattive, ma con la possibilità di riprendersi se rispolverate.

A livello di trama non c’è molto altro da aggiungere: il viaggio dell’eroe metterà il protagonista contro mostri di ogni genere, aumentando di volta in volta le armi, gli oggetti e le caratteristiche della sua tuta. Lo scopo di questa nostra avventura è quello di abbandonare il pianeta ostile evitando di morire (complesso, ma non impossibile).

Armi e potenziamenti

The Mobius Machine parte lento, con nemici poco attivi, perlopiù messi lì per fare da bersagli e insegnarci come padroneggiare le nostre armi, che per una buona parte dell’avventura saranno una pistola e un fucile (entrambi laser). Nel gioco sono presenti una quantità inenarrabile di puzzle, composti per la maggiore da elementi che si distruggono e riformano, o che si sbriciolano al solo passaggio.

Altri elementi, definiti come “funghi ostili” dal gioco stesso, saranno indistruttibili a meno che non abbiate dell’esplosivo con voi, mentre altri ancora saranno da risvegliare per permetterci di passare da una parte all’altra della mappa. L’esplorazione è la chiave del gioco che, sebbene stiamo parlando di un gioco in 2D di stampo metroidvania, ha al suo interno molto di un Souls, come ad esempio il fatto che non venga mai detto al giocatore dove deve andare o, banalamente, cosa sia successo alla civiltà del pianeta: tutto va scoperto da brandelli di informazioni trovate qua e là.

Le armi la faranno da padrone: i proiettili non si esauriranno, ma esiste una barra di energia che si accumula uccidendo i nemici, e che può essere accesa o spenta dal giocatore per aumentare o diminuire il danno dell’arma stessa. Il sistema di controllo dell’arma, su base controller, è interessante, in quanto ci consente di puntarla con la levetta destra e muoverci con la sinistra sparando all’impazzata.

Ogni arma è potenziabile grazie a dei progetti che ci capiteranno sotto mano nel corso del gioco, che collegheremo a dei computer che troveremo di tanto in tanto, un gioco da ragazzi. Una nota dolente però è che non sono presenti shop o cose simili nel gioco per acquistare potenziamenti o armi nuove, ma è pieno di luoghi segreti in cui infilarvi per trovare oggetti, energia e potenziamenti passivi. Per cui, aguzzate la vista!

Se il nostro protagonista morirà, tornerà all’ultima capsula di salvataggio, perdendo i cristalli accumulati, ma con la possibilità – come in un Souls – di tornare sul “luogo del misfatto” e recuperarli. A differenza dei titoli di stampo Souls, se morirete di nuovo quel cadavere non scomparirà, perciò potrete recuperare le risorse anche se soccomberete di nuovo. Nel gioco non mancano i classici elementi di un metroidvania, come il doppio salto o picconi da arrampicata per scalare pareti impervie.

Soddisfacente e appagante

The Mobius Machine è un gioco divertente, classico sotto certi aspetti e innovativo verso altri: graficamente eccelso, con elementi tridimensionali, nemici e pavimenti con texture all’avanguardia. Andando avanti nel gioco questo aumenterà di difficoltà in maniera abbastanza verticale, il che non guasta di certo, considerando anche delle memorabili boss fight e zone esplorabili da spacca-mascella.

Il bello e il brutto del gioco è indubbiamente il gameplay che fonde il gun-play con la meccanica metroidvania che può piacere o meno. Mancano shop e teletrasporti, sebbene questi ultimi si sbloccheranno solo in un momento avanzato del gioco, diciamo che la frustrazione potrebbe arrivare prima. 

The Mobius Machine
7.8
Voto 7.8
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.