Ne parlavamo, lo cercavamo, quasi lo desideravamo come poche altre cose, e ora che finalmente riusciamo ad assaporare – seppur lontanamente – The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2, pare che manchi qualcosa. Abbiamo aspettato di poter vedere il titolo come fosse il nostro compleanno, o Natale. Una delle più attese esclusive per Nintendo Switch è stata finalmente mostrata, proprio durante il Nintendo Direct di ieri, e sebbene sia ormai meno avvolta dal mistero, permane una sensazione di vuoto dentro molti di noi. Dopo aver visto infinite volte il trailer di annuncio, seguito da incessanti speculazioni, un reveal più approfondito dell’opera sembra quasi non bastare a placare la nostra sete d’informazioni.
Riproporre qualcosa di inedito rispetto al primo The Legend of Zelda: Breath of the Wild, un titolo definito con la parola “groundbreaking” ancor più di tanti titoli considerati come capolavori generazionali, non è difficile quanto invece potrebbe sembrare. Al contrario, sono davvero molti gli aspetti su cui si potrebbe migliorare l’opera, e l’attesa per il sequel era motivata proprio dalla necessità – quasi morbosa, dopo 300 ore di gioco – di scoprire in cosa sarebbe stata rielaborata.
Tra The Legend of Zelda Breath of the Wild 2 e Skyward Sword
A sorprendere, fin dai primi istanti del video, è la forte riconducibilità del titolo a Skyward Sword, soprattutto per via delle scene in-game che hanno visto il nostro Link cadere dal cielo, con un’animazione incredibilmente simile a quella del capitolo per Wii; inoltre, dal trailer pubblicato è possibile notare la presenta d’isole fluttuanti affiancate da un’impagabile sensazione di libertà e vastità. Già qui abbiamo notato un dettaglio che sta facendo molto discutere gli appassionati della saga, in quanto Link si presenta con abiti e un’acconciatura molto differente da quelli che abbiamo visto in Breath of the Wild. Se aggiungiamo questo dettaglio all’assenza di una scene dove sia possibile vedere in volto questa versione “oltre-nuvola” dell’eroe, le speculazioni che si potrebbero fare in merito sarebbero davvero moltissime; ma solo in fase di conclusione dell’analisi daremo la nostra prematura idea su cosa abbiamo visto finora.
Sono innumerevoli le domande che ci vengono in mente guardando queste nuove isole fluttuanti: da dove vengono? Sono parte di Hyrule o sono sempre state lì seppur nascoste (guarda caso) proprio come avveniva in Skyward Sword? Ciò che sappiamo per certo è che Nintendo ha ben pensato di estendere Hyrule in un’inedita verticalità, scelta che offrirà al giocatore nuovi modi di viaggiare ed esplorare, senza però dimenticare la “vecchia Hyrule”, che ha un suo importante ruolo anche qui. Il risultato è un mondo di gioco esteticamente unico nel suo genere, accompagnato da un’ambientazione che mescola ancor di più l’antica architettura cinese con il setting fantasy, ricordandoci molto il level design di Gravity Rush 2, l’oscurato titolo di Japan Studio per PlayStation 4.
Ritorno al futuro, guardando verso il passato
Interessate è l’assenza di queste isole nelle sequenze di trailer in cui Link si trova nell’Hyrule di Breath of the Wild. Possono esserci molte spiegazioni per questo fatto: il primo riguarda la possibilità che il mondo dei cieli sia nascosto da una qualche barriera magica (ancora una volta, come già visto in Skyward Sword), plausibile soprattutto se consideriamo che i tre draghi del primo capitolo aprivano un portale tra le nuvole poco prima di sparire. La seconda possibilità, anch’essa non troppo lontana da quella che potrebbe poi essere la realtà, è che The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2 potrebbe avere luogo in due differenti linee temporali, ovvero nel futuro e nel passato di Hyrule, facendoci vestire i panni di due protagonisti differenti. Alcuni utenti segnalano che nella scena in cui Link si trova su un tempio volante, guardando verso l’area sotto di lui, alcune colonne non sono presenti, segno che potrebbero non esser ancora state edificate o che, nel futuro del gioco, quelle stesse strutture sono in realtà parti delle isole, evidentemente crollate per motivi sconosciuti. Insomma, si viaggia davvero molto con le teorie e speculazioni, motivo per cui ci concentreremo sulla spiegazione di quelle più possibili e in linea con standard narrativi e ludici già visti nella serie di Zelda.
I Solcanubi torneranno in The Legend of Zelda Breath of the Wild 2?
Per quanto possa sembrare strano, le ipotesi su cosa potrebbe davvero star succedendo nel video che abbiamo visto durante il Nintendo Direct potrebbero rischiare di far passare in secondo piano le novità del gameplay. Come abbiamo già detto, la presenza di isole volanti aumenta la verticalità del level design e di conseguenza esige nuove dinamiche e meccaniche di gioco. Siamo onesti, non sarebbe così folle vedere il ritorno dei Solcanubi di Skyward Sword per spostarci comodamente, soprattutto se le fasi oltre le nuvole dovessero far parte del passato di Hyrule. Questa possibilità ci riempie di speranze, in special modo se consideriamo quanto sarebbe meraviglioso volare tra le nuvole del regno. La presenza di un’enorme struttura tra i cieli in lontananza lascia presagire anche il ritorno dei dungeon così come li abbiamo conosciuti finora, non le quattro tristi macchine di Breath of the Wild. Ad avvalorare questa possibilità c’è la presenza di nuovi poteri per Link, dovuti al braccio-sheikah che il nostro eroe si ritrova dopo la presunta scoperta di Ganondorf sotto il castello di Hyrule.
Questi permetteranno al protagonista di condizionare in modi differenti il tempo, facendolo ad esempio scorrere al contrario per alcuni oggetti, così come la stasi prima li bloccava sul posto, oppure permettendo di spostare rapidamente Link tra la superficie e le isole oltre le nuvole, il tutto tramite specifici punti della mappa, come possiamo vedere verso le fasi finali del trailer. La presenza di questi nuovi poteri – con altri sicuramente ancora avvolti nel mistero – lascia presagire un’ulteriore libertà di gameplay e dà al più che capace team di sviluppo la possibilità di creare non solo nuovi puzzle ambientali, ma anche dungeon completamente inediti.
La realtà dei fatti è che sebbene abbiamo visto parecchio di The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2, purtroppo dobbiamo ammettere che le informazioni in nostro possesso sono ancora molto poche. I nuovi nemici, la trama, addirittura le inedite personalizzazioni dello scudo, che permetteranno di agganciare su di esso oggetti come lanciafiamme e chissà quanti altri, sono solo alcune delle innumerevoli novità che ci verranno offerte, motivo per cui non vediamo l’ora di scoprire maggiori dettagli sul titolo che, con ogni probabilità, giungeranno durante un Nintendo Direct dedicato oppure con uno più generico. In ogni caso, vi consigliamo di restare connessi sulle nostre pagine per non perdere alcun aggiornamento su The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2, in arrivo su Nintendo Switch nel 2022.