The Banner Saga 2 – Recensione

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 6 minuti
8.8
The Banner Saga 2

Era da molto tempo che non ci capitava davanti un titolo definito “sequel” che fosse tanto coerente con il concetto stesso. Dopo il grande successo ottenuto dal primo capitolo, The Banner Saga 2, seconda parte dell’annunciata trilogia, fa breccia nel panorama videoludico ben 2 anni dopo il predecessore. Continua da dove l’avevamo lasciata la storia del brand indipendente di Stoic, che si è raccomandata di giocare il titolo solo dopo aver terminato The Banner Saga (e capiremo presto il perché). Poche sono le modifiche apportate rispetto al primo gioco, ed è questa la caratteristica che meglio può spiegare ciò che intendevo nella prima frase. A cosa ci mette di fronte questa puntata? Andiamo a scoprirlo insieme.

The Banner Saga 2 wallIt’s a long way…

Come già accennato, il titolo continua da dove era terminato il primo: ritroveremo Rook e Alette alla guida degli Umani e dei Varl, in fuga dalla temibile minaccia dei Dredge. Appena avvieremo il gioco, ci verrà mostrato un filmato riassuntivo, ma che non fa altro che rinfrescare le idee a chi a giocato la prima puntata. La premessa doverosa è che non sarà possibile godere appieno del gioco, ed immergercisi dentro, se non avete vissuto in prima persona quelle vicende. Soprattutto perché uno dei punti forti del titolo rimane la caratterizzazione dei personaggi, e non conoscendone il passato fino in fondo vi priverebbe di una bella fetta di storia. Possiamo suddividere le fasi di gioco di The Banner Saga 2 in 4 tipi differenti: le fasi di dialogo, dove sceglieremo cosa il nostro eroe di turno dovrà rispondere agli interlocutori; le fasi di accampamento, dove potremo fare compere, far riposare i nostri uomini, equipaggiarli, farli salire di grado e così via; le fasi di viaggio, durante le quali la nostra moralità sarà messa a dura prova, e le scelte che faremo si ripercuoteranno sulla nostra fama, sulle risorse, e sul rapporto coi compagni; ed ovviamente le fasi di battaglia, dove dovremo combattere il più tatticamente possibile per non avere brutte conseguenze. Contando tutto, per completare la storia impiegherete circa dieci ore, ma il fattore rigiocabilità, dati i molteplici sviluppi, non è da sottovalutare.

the banner saga 2Tattica dentro, tattica fuori

Come già avrete intuito, in The Banner Saga 2 anche i momenti più “tranquilli” si rivelano fondamentali. Ci sono dei fattori principali che vanno assolutamente tenuti sotto occhio, che se trascurati non porteranno a nulla di buono. Prima di tutto, bisogna assicurarsi di avere sempre delle scorte di cibo sufficienti per tutti, bisogna poi spesso accamparsi per far riposare e riprendere i combattenti rimasti feriti in battaglia (che possono rimanere fuori dai giochi per giorni). Tutto ciò dipende anche dal morale generale della carovana che, se alto, aiuterà i guerrieri a riprendersi più facilmente. La “moneta” che utilizzeremo sia per il cibo, sia per far salire di grado gli eroi e per altro ancora si chiama “renown”. Sarà indispensabile riuscire a guadagnarne il più possibile, per riuscire ad appagare ogni necessità, ed intervenire lì dove ce ne sia più bisogno (sarete voi a determinarne le priorità).

The Banner Saga 2 01Come nel predecessore l’azione su campo si svolge su delle griglie suddivise in quadrati, nelle quali affronteremo i nemici in sanguinose battaglie nel classico stile di RPG strategico a turni. Ogni personaggio possiede 2 barre di vita, o meglio, una che ne determina la difesa, e una che rappresenta gli HP effettivi. Più faremo scendere la difesa dei nemici, più subiranno danni dagli attacchi alleati. Tutti i personaggi hanno le loro caratteristiche personali, e le loro abilità speciali. Sarà determinante scegliere la giusta squadra da far scendere in campo in base alle tattiche che si vogliono attuare (ad esempio, portare con se degli arcieri che forniscano fuoco di copertura sui guerrieri). Le battaglie sono davvero impegnative, ed è basilare riuscire a gestire i turni in modo intelligente e calcolare bene distanze e percorsi. Ricordiamo, ancora, che è d’obbligo equipaggiare al meglio la propria squadra prima di intraprendere i combattimenti, e studiarne le abilità. Teniamo a precisare una cosa: lo stile dei comandi, come già capitato con The Banner Saga, è decisamente più adatto alla sua versione per PC, e rende dunque meno appetibili le versioni per console.

the banner saga 2 suppliesArte visiva, e non solo

Uno degli aspetti migliori che piacevolmente vediamo tornare in The Banner Saga 2 è quello artistico: le capacità narrative del gioco sono ad un livello altissimo, che alterna momenti di tensione a momenti di commozione, riuscendo ad ottenere picchi carismatici impensabili in un titolo dove il doppiaggio è marginale e poco utilizzato. Infatti in questa saga la maggior parte dei dialoghi sarà solamente in forma testuale, e le animazioni saranno delle immagini dinamiche. Queste immagini sono riprodotte nello stesso stile del primo capitolo, e ripropongono la stessa cura dei dettagli. Anche le animazioni delle battaglie e le arene stesse fanno la loro figura, come anche i paesaggi di sfondo nelle fasi di viaggio. Il comparto sonoro presenta lo stesso livello di spicco che ha avuto il primo capitolo, con una soundtrack d’eccezione, e degli effetti sonori ottimi.

The Banner Saga 2
8.8
Voto 8.8
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.