Tetris Effect – Recensione di un’opera d’arte

Giuseppe Fragola
Di Giuseppe Fragola Recensioni Lettura da 7 minuti
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Tetris Effect

Tetris, concetto stesso di “videogame”, creato dal programmatore russo Aleksej Leonidovič Pažitnov nel 1984, venne “realmente” scoperto solo sul finire degli anni ’80, grazie al suo debutto sulla leggendaria console portatile Game Boy di Nintendo. Oggi, a 34 anni di distanza, Tetsuya Mizuguchi (Rez, Lumines, Space Channel 5) e il suo studio di sviluppo, Enhance, riportano in vita l’indimenticabile puzzle-game con Tetris Effect, per la fortuna di tutti.

Parliamo di uno dei primi videogame in assoluto, e di sicuro tra i migliori mai realizzati. Pensate che nel 2002 venne pubblicato un documento intitolato “Tetris is hard” (tra le pagine della rivista “Computer Science“) dove numerosi matematici si dedicavano all’intepretazione analatica del gioco e alla definizione della sua complessità in termini matematici!

Tetris Effect (così come il gioco originale) si basa su una semplice regola: tentare di allineare orizzontalmente dei blocchi che cadono dall’alto, chiamati Tetramini, allo scopo di farli “esplodere”, cercando di mantenere l’area di gioco libera. Se i blocchi toccano la parte alta dello schermo, è Game Over. Il “Tetris” si attiva quando vengono eliminate contemporaneamente 4 linee (“Tetris Line Cleaer”). La caduta dei blocchi può essere regolata dall’utilizzo della “Caduta lenta” (che in realtà accelera i blocchi nella loro caduta verso il basso, ma in maniera controllata) e “Caduta rapida“, che fa istantaneamente precipitare il Tetramino in basso. Presa la mano con le regole base del gameplay, vi risulterà naturale utilizzare la “T-Spin“, una rotazione del Tetramino a forma di “T” eseguita all’ultima istante, poco prima che il pezzo venga agganciato a tutti gli altri. Infine, con i dorsali L1 e R1 si ha la possibilità di mettere due blocchi in attesa ai lati della griglia, per poi richiamarli quando sarà ritenuto necessario. Tanto semplice, quanto incredibilmente complesso (chiedetelo agli allora ragazzini degli anni ’80-’90!).

Tetris Effect mantiene intatta la meccanica originale che regola il leggendario puzzle-game, introducendo una sola novità: la Modalità “Zona”. Attivabile con la pressione simultanea dei dorsali R2 e L2 (il gioco è disponibile soltanto su PlayStation 4), tale modalità permette ai giocatori di “accumulare” linee che non esplodono istantaneamente, ma che vengono conservate in basso. Quando il timer della Modalità Zona scade, tutte le linee accumulate vanno in mille pezzi, per la felicità del giocatore, che guadagna in questo modo punti extra come se piovesse.

Tetris Effect ha un compito su tutti, forse il più importante: quello di farsi conoscere dalle generazioni attuali, che mai hanno visto un Game Boy in tutta la loro vita. E’ forse per questo motivo che Mizuguchi e il suo team hanno fatto di tutto per rendere questo titolo un’esperienza indimenticabile, che colpisce, prima di ogni altra cosa, la vista e l’udito. E diavolo se la missione è riuscita! Tetris Effect è un portentoso fuoco d’artificio, la prova definitiva che perfino un puzzle-game può emozionare.

Che sia attraverso il visore per la Realtà Aumentata PlayStation VR, o semplicemente utilizzando i vostri occhi, puntandoli dritti allo schermo, vi ritroverete abbagliati, accecati, semplicemente increduli di fronte a tale spettacolo. Ogni livello di Tetris Effect è un’opera d’arte in movimento: alcuni di essi sono dedicati alla natura, come quello che mostra delfini saltare tra le onde dell’oceano. Altri toccano corde ancora più emozionanti, come il meraviglioso livello basato sulle antiche tradizioni dei Nativi Americani: partendo da uno schermo quasi del tutto avvolto dalle tenebre, all’esplosione delle prime linee vengono generati i contorni di indiani a cavallo, che iniziano puoi a ruotare attorno ad una fiamma posizionata al centro, esattamente dietro la griglia dove si svolge il gioco. Ma cose del genere vanno vissute, è impossibile spiegarle! Quando Tetris Effect viene avviato la prima volta, gli sviluppatori fanno apparire a schermo un avviso che consiglia di indossare delle cuffie, per un’esperienza ancora più sbalorditiva. Ebbene, ricordatevi di farlo, perché Tetris Effect “respira”, è “vivo” e vive di vibrazioni (quelle del controller), tutto rigorosamente a ritmo di gioco: le prime linee danno vita a timide note, poi è tutto un salendo, milioni di scintille, milioni di colori, e una colonna sonora che si fonde, un bit dopo l’altro, al ritmo del battito del vostro cuore.

La Modalità Journey di Tetris Effect permette di esplorare 7 diverse aree di gioco, suddivise a loro volta da un numero variabile di livelli, ognuno ispirato ad un qualcosa, come detto in precedenza. La Modalità Effect, invece, propone modalità di gioco alternative, come quella denominata “Relax“, dove non esiste il Game Over e quella dedicata ai giocatori più abili, denominata “Hardcore“. Tra queste, anche una carrellata di livelli con un tema ben stabilito, tutti raccolti in Playlist (“Mare“, “Vento“, “Mondo“, e via discorrendo). La visuale di gioco può essere regolata in tempo reale, anche senza visore per la Realtà Aumentata, grazie all’utilizzo delle levette analogiche: può essere modificato lo zoom e la griglia può essere ruotata a piacimento, per un effetto ancora più incredibile. Tra le opzioni è possibile selezionare l’utilizzo dei colori classici di ogni Tetramino di Tetris, così come viene data al giocatore la facoltà di utilizzare o meno il “Ghost”, ovvero il “fantasma” del blocco che sta per precipitare (cosa che sconsigliamo, ma ognuno gioca come gli pare, no?!).

In definitiva, Tetris Effect è una vera opera d’arte. Rispetta tutte le regole base del gameplay che hanno forgiato una leggenda tra i puzzle-game e si “permette” di inserire la Modalità Zona, che funziona alla grande! Tante modalità di gioco e milioni di colori e scintille che volano in ogni angolo dello schermo completano il quadro di un titolo semplicemente imperdibile. Questa versione è di una bellezza così sconvolgente, per il genere, che nemmeno i ragazzini dagli anni ’90, con un Game Boy tra le mani, avrebbero osato sognare. Semplicemente imperdibile!

Tetris Effect
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Voto 9
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Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!