Tabletop Gods – Anteprima del Tower Defense di Ghost Fish Games

Francesco Samperna
Di Francesco Samperna Impressioni Lettura da 5 minuti

Di Tower Defense ne abbiamo ormai visti in tutte le salse ed è ormai difficile per una software house riuscire a sviluppare un titolo che sia davvero innovativo. Tuttavia, è comunque sempre possibile riuscire a creare un buon gioco, anche senza dover rivoluzionare il genere. Questo è proprio il caso di Tabletop Gods, sviluppato da Ghost Fish Games e pubblicato da Other Ocean Group. Nell’ultimo periodo abbiamo provato approfonditamente la versione Early Acess e siamo quindi pronti per parlare delle nostre impressioni a riguardo. Lo abbiamo già detto prima: Tabletop Gods è un buonissimo Tower Defense. Scopriamo quindi quali sono i suoi punti di forza e quali sono le sue debolezze!

Disputa fra divinità

Il concept dietro Tabletop Gods è piuttosto semplice: ai piani alti alcune divinità sono in conflitto per il potere. Nei panni di una di queste divinità, dovremo contrastare gli eserciti nemici, per dimostrare di essere il più forte. Ovviamente, non combatteremo in prima persona, ma al nostro posto dovremo inviare il nostro esercito. Inizia qui il gameplay del titolo che, proprio come qualsiasi altro Tower Defense, ci pone alla difesa di 5 fortezze e, contemporaneamente, ci porta ad attaccare le torri nemiche. È importante sottolineare che queste strutture non sono in grado di difendersi autonomamente, come accade invece in alcuni titoli del genere.

Ogni partita è composta da tre round, all’inizio di ognuno dei quali dovremo posizionare trappole e strutture difensive. Queste variano largamente a seconda della fazione scelta, che può essere umani o non-morti, ognuna delle quali ha le proprie particolarità. Per quanto riguarda le truppe, esse ricoprono gli stessi ruoli in entrambe le fazioni, non mostrando quindi particolari differenze, se non a livello visivo. Vi sono inoltre alcune truppe aggiuntive: i mercenari. Questi possono essere schierati indipendentemente dalla fazione scelta e aggiungono ulteriore profondità al titolo. Infine, non per importanza ovviamente, troviamo gli incantesimi: come in qualsiasi altro Tower Defense ogni operazione costerà una determinata quantità di mana. Tornando a parlare delle singole truppe, è importante notare che sono in grado di evolversi nel corso della battaglia. Infatti, una volta distrutta una torre o sconfitta una truppa nemica, i soldati saliranno di livello, permettendo di ottenere un vantaggio non indifferente sull’avversario.

Tabletop Gods include modalità single player e multiplayer: in giocatore singolo troviamo la classica modalità avventura, composta da quattro scenari di otto livelli ciascuno, e la modalità pratica, che permette di allenarsi contro il computer. Per quanto riguarda le due modalità multigiocatore, Partita Veloce e Arene, entrambe permettono di scontrarsi con altri giocatori.

Tra Terreno del Castello e Basso Regno

Dal punto di vista tecnico, Tabletop Gods si presenta come un titolo semplice ma comunque gradevole. Il design cartoonesco del gioco rende l’esperienza mai frustante a livello visivo e con la palette cromatica utilizzata che si scopre davvero azzeccata, ponendo particolare accento sul contrasto tra le due fazioni. Le due zone di guerra disponibili sono esteticamente opposte: Terreno del Castello e Basso Regno, la prima riferita agli umani, la seconda ai non-morti. Terreno del Castello è infatti ambientata in pieno giorno ed immersa nel verde; Basso Regno, invece, ci porta in un luogo oscuro e tenebroso, dove a farla da padrone sono i colori freddi, le luci soffuse e l’interminabile pioggia. Seguono la stessa logica, ovviamente, anche le strutture e le truppe delle due fazioni. Per quanto riguarda il comparto sonoro, nulla da dire: le musiche sono in grado di adattarsi ad ogni situazione, dalla più tranquilla a quella più frenetica, e gli effetti sonori sono ben realizzati. Inoltre, per la gioia dei molti, il titolo è completamente localizzato in lingua italiana.

In conclusione, Tabletop Gods fa esattamente il suo lavoro: non innova sicuramente il genere, ma ci porta difronte a un titolo divertente e che nasconde anche una certa profondità. Il gameplay non annoia e le scelte stilistiche non sono da meno. Mappe e modalità in più non avrebbero sicuramente guastato, ma considerando che si tratta solo della versione in Early Access, possiamo certamente affermare che Ghost Fish Games si trova sulla buona strada per produrre un buonissimo Tower Defense.

Condividi l'articolo
Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!