Stray Blade, un mondo dinamico a portata di mano

Stray Blade ci ha sorpresi in positivo: di fatto abbiamo di fronte un souls like meno impegnativo del solito ma con ottime basi per brillare.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Impressioni Lettura da 5 minuti

Mentre guardi Stray Blade, ricco di colori e suoni, potresti essere portato a pensare che questo è l’ennesimo RPG con elementi Souls Like e che probabilmente data la natura del gioco stesso, ti trovi davanti ad un gioco semplice ed intuitivo: sbagliato! Il gioco è più complesso di quanto non dia all’occhio, sebbene si, alcuni elementi di gioco sono già conosciuti e visti in altre produzioni. L’uscita del gioco è prevista per il 2023 e questa è la cronaca della nostra prova.

Spada, scudo e… magia

Nel mondo di Stray Balde non giocherete mai da soli: vi accompagnerà un piccolo animaletto che somiglia molto ai Felyne di Monster Hunter World ma che a differenza dei “gatti” ha un’aspetto lupesco e sarà il vostro compagno magico. Iniziando il gioco, superata la fase in cui scegliete la vostra figura se sia questa maschile o femminile in ogni caso si chiamerà Baron vi ritroverete nelle terre di Acrea, la Valle Perduta. Si muore alla prima fase di gioco, e vieni riportato in vita da una creatura magica chiamata Boji il quale vi affiderà il compito di ripristinare le terre di Acrea, sconfiggendo un pericoloso nemico in ogni zona di questa valle. Tuttavia la vita del protagonista pare essere legata appunto al potere del mondo in cui si trova per cui è logico pensare che una volta ristabilito l’equilibrio lui cesserà di esistere. Di base avrete un piccolo equipaggiamento fatto di armatura, spada, scudo e due archi e le movenze del protagonista saranno quelle standard di un gioco d’azione, quindi schivate e parate oltre che colpi leggeri e colpi pesanti. A stupire è davvero Acrea, colorata e fresca, potrebbe ricordarvi Kingdom of Amalur: Reckoning ma c’è una certa personalità in Stray Balde che non ve lo farà dimenticare.

Colorato ma letale

Il gameplay di gioco si riassume come un action game che diventa tecnicissimo nel corpo a corpo, quasi come se fosse in parte un Sekiro meno punitivo: schivare ed attaccare al momento giusto l’avversario sarà fondamentale, come anche capire in che modo sfondare le difese avversarie senza che ti colpiscano. Per curarci basterà fare affidamento sulle piante curative che si trovano grossomodo ovunque ed in quantità ottimale, in questo il gioco è certamente più user-friendly dei Souls in genere. Parando gli attacchi nemici si scaricherà una barra di resistenza del nemico stesso, vi sarà consentito di un’attacco finale appena la barra sarà esaurita. Il gioco è stato concepito per essere una sfida gustosa e non frustrante come i Souls in genere, così ci ha detto Point Blank lo sviluppatore e di fatto è cosi: sebbene il gioco non cessi di metterti in difficoltà, una volta apprese le tattiche basi, l’evoluzione viene da se e ci si diverte senza stress. Boji si unirò a voi nel combattimento lanciando bombe magiche, saltando sui volti dei nemici dandovi modo di colpirli, ti rianimerà se morirai, insomma sarà la tua spalla in ogni situazione, anche nei puzzle ambientali. Sia Boji che Baron hanno alberi delle abilità che possono essere personalizzati per adattarsi al tuo stile di gioco, mentre l’armatura di Baron può essere personalizzata con l’equipaggiamento che trovi nel mondo o con l’artigianato. Le abilità si basano sui punti ottenuti combattendo: più comabatti, migliore diventi. Non ci sono “classi” nel gioco: si diventa più esperti nell’uso dell’arma che preferiamo man mano che la usiamo e di conseguenza, avrete scelto la vostra classe.

Concludendo

Feature interessante del gioco è una sorta di Nemesi System, già visto ma ripensato: nel corso della prova siamo stati uccisi più volte in certe aree o le abbiamo ripulite da mostri simili a cervi; nel ritornare in  quei luoghi i nemici che ci avevano ucciso sono diventati più forti (sebbene una volta sconfitti siano tornati normali) mentre nelle aree che avevamo ripulito, tornando sui nostri passi, la tipologia dei nemici era cambiata, di fatto ora c’erano degli umani in accampamento là dove invece prima c’erano altri nemici. Stray Blade convince, non sarà il titolo che ci si aspetta ma sia il combattimento che la grafica ci hanno offerto stimoli ma in maniera rilassante, quindi possiamo solo immaginare come sarò il resto di Acrea la Valle Perduta quando potremo giocare sulle nostre console Xbox Series X e S nel 2023.

 

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.