Still Wakes the Deep Recensione: l’orrore in alto mare

Ecco la nostra recensione di Still Wakes the Deep, l'horror a tinte carpenteriane che vi immergerà in un terrore antico e viscerale e vi terrà incollati allo schermo!

Gloria Annis
Di Gloria Annis - Contributor Recensioni Lettura da 7 minuti
7.5
Still Wakes the Deep

Still Wakes the Deep, horror fantascientifico partorito dalla casa di sviluppo videoludica britannica The Chinese Room, è disponibile dal 18 Giugno 2024, sia per le console di ultima generazione Sony e Microsoft, sia per il PC sulla piattaforma di Steam. Si tratta di un gioco horror in prima persona ambientato in una piattaforma petrolifera situata nel Mare del Nord, nel 1975. L’opera è un interessante mix di omaggi lovecraftiani e riferimenti al film cult The Thing di John Carpenter, con una spolverata di Annihilation di Jeff VanderMeer e de The PoseidonAdventure di Ronald Neame.

“Non è morto ciò che in eterno può attendere”

Il protagonista indiscusso è Caz, diminutivo di Cameron McLeary, scozzese originario di Glasgow che per sfuggire alla polizia dopo un violento scontro con un uomo in un pub, si imbarca per sei mesi sulla piattaforma petrolifera Beira D per lavorare come elettricista.

Still Wakes the Deep

Caz non ha esattamente le capacità per farlo, ma la necessità di soldi e di trovarsi lontano da casa per evitare le incombenze giudiziarie che lo perseguitano, lo portano lontano dalla moglie Suze e dalla giovane figlia. Ciò mette anche in crisi il loro rapporto, ormai logorato dai suoi comportamenti poco ortodossi e immaturi, motivo per cui la moglie chiederà anche il divorzio durante la sua permanenza sulla piattaforma.  Aiutato dal migliore amico nonché padrino della figlia, il cuoco Roy, viene così assunto e parte per sei lunghi mesi sulla Beira D, scatenando l’ira della moglie. Giunto quasi alla conclusione del suo contratto, la polizia viene a scoprire del suo stratagemma per evitare il carcere, e richiede di poter prelevare Caz, minacciando il responsabile dei lavori Rennick di effettuare dei controlli su di lui e sulla sua compagnia.

Rennick va su tutte le furie e lo licenzia, intimandogli di lasciare immediatamente la piattaforma, se non fosse che proprio mentre Caz è in procinto di fare i bagagli e andarsene, qualcosa colpisce violentemente la Beira D, danneggiandola irreparabilmente. L’incidente compromette gravemente la struttura, ostacolando le comunicazioni tra gli operai, che sono situati in diversi reparti al suo interno.

Un antieroe per caso

Caz è un antieroe per eccellenza, per nulla avvezzo al combattimento o ad atti realmente eroici, se non  quando viene obbligatoriamente messo all’angolo e costretto dagli avvenimenti.

Still Wakes the Deep

La piattaforma petrolifera è parzialmente distrutta, “qualcosa” si è inspiegabilmente avvinghiato ad essa, e muoversi all’interno della struttura è tutt’altro che facile: potremo saltare, arrampicarci, strisciare all’interno di condotti di aereazione e spaccare lucchetti con l’ausilio di un cacciavite. Ma Caz non è propriamente un atleta, e spesso dovremo fare i conti con i suoi limiti fisici, ma anche mentali: perché Caz non è pronto a conoscere ciò che si troverà di fronte una volta scavato più in profondità in questo oscuro buco nero di eventi che ha sconvolto la sua tranquilla quotidianità sulla Beira D.

La bellezza dell’orrore

Ciò con cui il nostro antieroe dovrà confrontarsi è qualcosa di antico, sconosciuto e viscerale , estratto direttamente dai romanzi di H.P. Lovecraft e dai fotogrammi del film fantascientifico di John Carpenter La Cosa. Purtroppo è impossibile combattere, non ne saremo in grado, ma potremo sgusciare in anfratti tra le tubature, lanciare oggetti per distrarre il nostro nemico e procedere in stealth per eludere visite sgradite.

Still Wakes the Deep

La cosa che si è appropriata della Beira D scava nella mente di Caz, gli fa rivivere momenti dolorosi e lo mette in ginocchio, ma al contempo sembra quasi che lo richiami a se. Ciò con cui dovrà fare i conti è per l’appunto qualcosa di sconosciuto, che inorridisce e sconvolge, debilitando la già fragile mente di Caz.

L’utilizzo dell’Unreal Engine 5 è magistralmente espresso nelle ambientazioni dettagliatissime, dagli splendidi effetti di luce e dalle mimiche facciali dei personaggi (di tutti a parte Caz, che non vedremo mai, se non in foto). I comandi sono semplici ma efficaci e rendono il gioco scorrevole, come il ritmo sempre incalzante e mai noioso o scontato della narrazione degli eventi.

Il gioco in sé non presenta una difficoltà elevata, se non quella più avanzata selezionabile dal menù iniziale. Ciò fa sì che il giocatore possa godere della storia pur provando delle sensazioni di angoscia e tensione costanti, che il gioco propone in un crescendo di eventi sempre più inquietanti.

La follia del mondo che si impossessa di te

Durante tutto lo svolgersi degli eventi Caz combatte con allucinazioni visive e uditive, che lo portano a mettere in dubbio costantemente la realtà. Nel tentativo di salvare alcuni compagni sopravvissuti, egli si ritrova ad affrontare paure profonde, ancestrali, ataviche, che ci riportano quasi ad uno stato infantile e inerme.

Still Wakes the Deep

Saltando tra una ringhiera e l’altra, nascondendoci nel buio, nuotando tra i detriti, dovremo affrontare i nostri timori più radicati e inconsci, fino a raggiungere l’Abisso vero e proprio, fatto di carne e dolore.

Still Wakes the Deep è un ottimo horror fantascientifico con elementi da walking simulator, arricchito da enigmi non troppo complicati e impreziosito da una narrazione non completamente originale, ma coinvolgente.

Una volta iniziato sarà difficile allontanarcisi: l’avventura di Caz ci sommergerà, ci avvolgerà e ci avvilupperà, togliendoci il fiato, come un mostro marino tentacolato, per poi “liberarci” sul finale… riprenderemo a respirare a pieni polmoni?

Still Wakes the Deep
7.5
Voto 7.5
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Amante di videogiochi, serie tv, film, fumetti e libri, in particolare del genere horror, sin dalla tenera età. Amo condividere le mie passioni sui social e scambiare pareri e consigli sul mondo nerd.