Che Star Citizen fosse un gioco mastodontico non ci è sicuramente nuova come notizia. Da quando è stato presentato il progetto infatti tutti sono rimasti a bocca aperta per la complessità e l’immensità di questo ambizioso titolo che sicuramente non sta avendo uno sviluppo semplice. A proposito del motore di gioco scelto nello sviluppo del gioco ha voluto rilasciare qualche dichiarazione Chris Roberts, fondatore di Cloud Imperium Games (lo studio che si sta occupando del titolo).Ecco le parole dello sviluppatore ai microfoni di Kotaku:
“Ho testato entrambi i motori di gioco, e ho notato che l’Unreal, pur essendo sufficientemente potente e flessibile, e pur essendo utilizzato davvero tanto, non aveva ancora il livello di maturità già raggiunto dal CryEGINE“, ha così esordito Roberts. “Non esiste un engine che possa supportare di base ciò che stiamo costruendo noi. Non stiamo producendo un semplice First Person Shooter, quindi avremmo avuto gli stessi problemi riscontrati con il CryENGINE anche con Unity o con l’Unreal. La draw distance comprende centinaia di migliaia di chilometri. Non puoi fare questo con un motore 32-bit, avremmo dovuto effettuare degli adattamenti, a prescindere dall’engine utilizzato. Non abbiamo raccolto denaro per far qualcosa di semplice, ma l’abbiamo fatto per spingerci oltre i limiti“