Solium Infernum – Recensione, il più vile dei sovrani

Ecco la recensione di Solium Infernum, un gioco da tavola infernale in chiave digitale dai creatori di Armello, il gruppo League of Geeks.

Daniele Antonelli
Di Daniele Antonelli - Contributor Recensioni Lettura da 6 minuti
8.5
Solium Infernum

Solium Infernum, di cui parliamo in recensione, è un gioco strategico e politico infernale, creato da League of Geeks, già acclamati per Armello. In Solium Infernum i giocatori prenderanno parte alla lotta per il predominio dell’Inferno dopo la sparizione del suo sovrano Lucifero, interpretando uno degli otto arcidemoni ispirati al libro “Eight Evil Thoughts” di Evagrius Ponticus. Ogni arcidemone incarna uno degli 8 precetti da cui sono nati i 7 peccati capitali, rispettivamente: gola, avarizia, lussuria, rabbia, pigrizia, tristezza, vanagloria ed orgoglio.

La Corsa al Potere

Lo scopo del gioco è ottenere il controllo del trono situato nella capitale Pandemonium, all’interno di una mappa divisa in esagoni, ricca di riferimenti sui biomi dell’inferno con tutti i disagi ad esso associati. La strada per la reggenza è lastricata di diramazioni e complotti, ogni Arcidemone garantisce uno stile di gioco differente, dall’approccio più diplomatico allo spargimento di sangue senza fine.

Il trono può essere raggiunto accumulando prestigio, eliminando la concorrenza, assediando la capitale o con metodi più fini quali la manipolazione degli altri Arcidemoni.

Abbiamo a disposizione due tipi di partita, ovvero giocatore singolo e multigiocatore, accompagnati dall’enciclopedia infernale. All’interno della prima modalità troviamo anche il tutorial, le partite contro l’IA e gli scenari sfida, mentre in multigiocatore ovviamente potremo unirci o creare partite online. Prima di tuffarci nel campo di battaglia contro l’IA potremo scegliere la mappa, la durata della partita e quale sarà il nostro Arcidemone.

La mappa può essere espansa per aumentare il numero di giocatori da 4 ad un massimo di 6, inoltre è possibile scegliere la concentrazione di luoghi di potere al suo interno. I luoghi di potere, oltre a fornire prestigio nell’arco dei turni di gioco, presentano benefici passivi quali la produzione di una risorsa, un potenziamento di una statistica dell’Arcidemone, o la protezione dalle azioni avversarie, come i rituali magici.

La durata di una partita definisce il numero di turni necessari al conclave di Pandemonium, per iniziare a deliberare la possibile reggenza del candidato con maggiore prestigio, nei 5 o 10 turni successivi alla dichiarazione dell’assemblea. Gli Arcidemoni contrari alle decisioni del conclave, potranno utilizzare quei turni al fine di eliminare il candidato o conquistare Pandemonium assicurandosi la vittoria finale.

Dal punto di vista diplomatico il gioco consente ai giocatori di votare sulle delibere del conclave, giocare carte evento e gestire manovre politiche, come estorcere risorse, insultare pubblicamente gli avversari, stipulare alleanze e vassallaggi, oppure dichiarare faide e guerre, al fine di recuperare il prestigio perso dopo un offesa o il rifiuto di una richiesta diplomatica dal giocatore. Dopotutto siamo all’inferno ed ogni strategia è lecita.

In questo mix esplosivo non può mancare la magia sottoforma di rituali, resi disponibili potenziando gli attributi del proprio Arcidemone. Ogni attributo possiede effetti differenti: il carisma facilita le richieste diplomatiche, l’ira cura le truppe, l’inganno permette di derubare gli avversari, la preveggenza consente di carpire i dati segreti di un avversario, e infine la distruzione permette di danneggiare le truppe e le strutture nemiche.

Il combattimento all’interno di Solium Infernum si basa sul confronto della differenza delle tre statistiche principali delle armate: distanza, corpo a corpo e infernale. Tuttavia ogni Arcidemone possiede abilità e risorse capaci di alterare il risultato dei conflitti, per esempio Mammon, il signore della cupidigia, può utilizzare il grande numero di tributi in suo possesso per ottenere dalle aste del bazar le migliori truppe ed armamenti del gioco, mentre Astaroth, il signore della guerra, utilizzerà gli stratagemmi per fornire bonus passivi alle sue armate oppure i rituali di distruzione per ferire a distanza le truppe nemiche.

Arcidemoni come Andromalius, il vanaglorioso invece ignoreranno completamente le battaglie campali risolvendo i conflitti nell’arena, mandando un pretoriano come campione contro il campione di un altro Arcidemone. Questo tipo di battaglia utilizza un sistema simile a sasso carta e forbice dove, in base alla mossa scelta dal giocatore, si potrà essere in vantaggio o svantaggio nel calcolo dei danni.

La Guerra ha inizio

Tecnicamente Solium Infernum non richiede elevati requisiti di sistema. Lo abbiamo testato su un PC con un processore AMD Ryzen 7 3700x ed una scheda video nvidia geforce RTX 3070, col gioco che non ha mostrato problemi con le massime impostazioni grafiche disponibili. Le ambientazioni sono ricche di dettagli e descrivono accuratamente il contesto infernale di riferimento, mentre la colonna sonora e gli effetti dei personaggi trasmettono un’atmosfera tesa e solenne.

Tra i punti di forza del prodotto troviamo le illustrazioni e le descrizioni, che accompagnano ogni personaggio, oggetto ed evento presente nelle partite e all’interno dell’enciclopedia infernale. Ogni partita risulta differente dalla precedente grazie al numero elevato di tattiche applicabili e gli eventi casuali. Le partite in multigiocatore favoriscono il pensiero tattico, in quanto il gioco non possiede un timer per i turni e consente di avere aperte fino a 10 partite in corso. Inoltre, cosa da non sottovalutare, è possibile eseguire la ricerca dei giocatori insieme ad un amico.

Solium Infernum
8.5
Voto 8.5
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Adoro scrivere di ciò che mi appassiona, nello specifico di videogiochi e giochi da tavolo, il mio genere preferito è il Grimdark sia Fantasy che Sci-fi perché riesce spesso a regalare esperienze intense e ricche di adrenalina. Personalmente sono un amante degli animali e dell'elettronica, una miscela bizzarra dovuta ai primi giochi su cui ho messo mano Pokemon e Digimon.