Con l’avanzamento della tecnologia che si fa ogni giorno sempre più prestante, trasportare qualche titolo di attuale o passata generazione su Nintendo Switch risulta comunque una sfida non proprio semplice per qualsiasi sviluppatore. I ragazzi di Saber Interactive hanno comunque già dimostrato in passato di saper operare operazioni di questo tipo, basti pensare agli ottimi lavori compiuti con Alien Isolation, The Witcher 3: Wild Hunt – Complete Edition, Call of Cthulhu e perfino Vampyr. Però, come analizziamo in questa recensione, lo studio americano si è dedicato a portare sulla piccola console una produzione originale sviluppata internamente da loro, stiamo parlando di SnowRunner.
Esplorando il mondo ovunque siamo
Come forse ricorderete, l’anno scorso abbiamo parlato di SnowRunner attraverso la recensione dedicata all’edizione originale per PlayStation 4, Xbox One e PC. Per questo motivo, in questa occasione cerchiamo di non focalizzarci ulteriormente sugli aspetti prettamente ludici dell’opera, ma nella qualità dell’operazione di porting. In ogni caso siamo di fronte a un racing game estremamente particolare e curato ma non adatto a ogni palato, in cui l’obbiettivo del giocatore non è quello di gareggiare in corse a tutta velocità, bensì esplorare e completare le missioni che vengono assegnate. Il titolo infatti ruba la struttura da open world “Ubisoft style” in cui bisogna accettare incarichi, trovare torri per ampliare la mappa e scovare punti di interesse, andare alla ricerca di potenziamenti o missioni segrete e molto altre cose che dovrebbero invogliare ad esplorare vedere ogni piccola area del posto.
Il tutto mentre rimaniamo esclusivamente all’interno di una delle oltre quaranta vetture disponibili, pronti ad affrontare ogni genere di ostacolo ambientale come fiumi, strade scomposte, neve, e soprattutto le diaboliche pozzanghere.
Tutta l’esperienza originale è stata portata su Switch, senza alcun genere di taglio o eliminazioni di sorta. L’utente Nintendo si trova di fronte a tutti i contenuti che hanno già accompagnato i videogiocatori sulle altre piattaforme, tanto che il gioco riesce a trasportare molto bene le varie missioni per un’esperienza sia casalinga che portatile. Oltre alle possibili lunghe sessioni, si adatta perfino a vere e proprie partite mordi e fuggi, anche grazie ai frequenti salvataggi automatici che vengono segnati sullo schermo.
Per quanto riguarda i vari comandi sui diversi controller compatibili, ci troviamo di fronte a un prodotto che sfrutta ogni singolo bottone del controller per una specifica ma fondamentale funzione. Come facile aspettarsi, gli sviluppatori non hanno permesso l’utilizzo di un singolo joycon, sicuramente una scelta obbligata vista anche l’enorme quantità di tasti che SnowRunner sfrutta sin dai suoi primi minuti. Questo purtroppo limita l’accessibilità alla co-op offline, costringendo a dover acquistare almeno un controller esterno per accedere a questa modalità. A proposito, proprio il multiplayer si rivela una caratteristica interessante e non solo per la possibilità di giocare sia offline che online, ma proprio per il divertimento e unicità offerta dall’esperienza. Confermiamo il completo adattamento testuale nella lingua italiana ed altre lingue europee, offrendo così la possibilità di provare a più persone la suddetta opera.
Ho il vetro offuscato!
Quello che più ha preoccupato in sede di recensione è il comparto tecnico, visto come si presentano sia gli ambienti che le vetture nelle altre versioni del gioco disponibili sul mercato. Fortunatamente Saber Interactive è riuscita a fare un buon lavoro, offrendo una visuale accettabile sia in modalità portatile che in quella casalinga. Risulta così soddisfacente al colpo d’occhio viaggiare per le impossibili strade dell’Alaska o del Michigan. Purtroppo non tutto è oro quel che luccica, ed è facile individuare problemi come frequenti pop up degli oggetti o texture che caricano fin troppo lentamente. Inoltre il tutto risulta leggermente offuscato, offrendo quindi quella sensazione di star girando un gioco PC alla risoluzione minima disponibile. Ovviamente il tutto risulta assolutamente giocabile, nella nostra partita non abbiamo nemmeno incontrato bug importanti che rovinano l’esperienza ludica del giocatore, ma in sede di recensione abbiamo constato che l’hardware di Switch non riesce a sfruttare tutte le potenzialità tecniche di SnowRunner.
Una delle caratteristiche più apprezzabili risulta, comunque, la personalizzazione estetica che gli sviluppatori hanno inserito nel menù delle opzioni. In ogni momento della nostra partita è quindi possibile modificare la luminosità, sfocatura del movimento, nitidezza, grana della pellicola, impostare l’audio o l’hud, scegliere le funzioni dei comandi e molto altro. Certe caratteristiche riescono ad influenzare effettivamente il gameplay, come il nascondere le mani del guidatore o disabilitare i frequenti tutorial, il tutto per avvicinarsi il più possibile alle richieste del singolo videogiocatore. Questo è un segno estremamente positivo, che dimostra il forte impegno che gli sviluppatori hanno messo nel porting. Grande pregio va perfino alla fluidità, riuscendo a garantire alcun genere di calo di frame rate anche nelle situazioni più pericolose di ogni singolo viaggio.
Una edizione Premium
Normalmente in ogni mia recensione cerco di evitare di parlare del prezzo e l’offerta complessa, ma in questo caso reputo lecito specificare una piccola parentesi. Infatti, nonostante SnowRunner sia ormai da più di un anno disponibile sulle altre piattaforme, questa versione per Nintendo Switch costringe gli utenti ad acquistare i vari DLC separatamente sin dal Day One. Non che ci sia un particolare male in questo, ma rimane un peccato per una possibile confezione retail il non giustificare il periodo di attesa in più degli utenti Nintendo. Fortunatamente il publisher Focus Home Interactive permette comunque la scelta di una Premium Edition esclusivamente digitale, che include al suo interno tutti i contenuti aggiuntivi che comprendono nuove vetture, mappe e perfino missioni.