Smallfoot: Il mio amico delle nevi – Recensione del film d’animazione di Karey Kirkpatrick
Il prossimo 4 ottobre sarĆ possibile andare al cinema per godersi il nuovo film d’animazione nato da Warner Bros. Pictures e dalla regia di Karey kirkpatrick, ovveroĀ Smallfoot: Il mio amico delle nevi. Questa nuova pellicola animata, della durata di circa un’ora e 50 minuti, racconta una versione rivisitata (e riadattata ad un pubblico di bambini) della famosa leggenda dello Yeti, o Bigfoot, che dir si voglia.
Warner Bros. Pictures ha confezionato un ottimo film d’animazione/musical che riesce sia nell’intento di far ridere i piĆ¹ piccoli con battute e situazioni simpatiche e molto divertenti, sia in quello di offrire dei punti di riflessione interessanti ai piĆ¹ grandi circa degli argomenti purtroppo attuali e persistenti, come la chiusura di pensiero e l’ignoranza diffusa nata dalla “paura” del nuovo e del diverso.
Trama
La pellicola, come giĆ detto, racconta una versione alternativa della leggenda dello Yeti e lo fa portando gli spettatori sulle pendici dell’Himalaya, dove una grande comunitĆ di queste creature leggendarie vive seguendo ciecamente delle leggi scolpite su delle pietre (simbolo di fermezza e di sinceritĆ ) trasportate come una veste dal “Guarda Pietre”.
In questa societĆ apparentemente perfetta nessuno mette in dubbio le leggi delle pietre, fino al giorno in cui Migo, uno degli Yeti piĆ¹ fedeli agli insegnamenti delle pietre, mette in discussione una di queste ultime affermando di aver visto uno “Smallfoot”, ossia un essere umano. Da questo momento in poi comincerĆ un viaggio alla ricerca della veritĆ sul suo mondo.
Analisi del film
La pellicola si dimostra da subito capace di intrattenere sia un pubblico di bambini (ai quali il film ĆØ chiaramente indirizzato) sia un pubblico di adulti, con battute e situazioni che difficilmente risultano scontate o “di troppo” nell’intera sceneggiatura del lungometraggio. Nel corso dei suoi 110 minuti il film d’animazione riesce anche ad inserire diversi spunti di riflessione – ovviamente indirizzati ad un pubblico piĆ¹ maturo – riguardo la societĆ moderna e la “cecitĆ sociale” che portano la disinformazione, la forzata chiusura mentale e un rigido attaccamento a idee antiche e fin troppo tradizionaliste.
Parlando del lato tecnico del film, in particolare delle animazioni di Warner Bros. Pictures, queste ultime sono state curate davvero nei minimi dettagli, riuscendo a creare dei movimenti molto fluidi e credibili dei vari Yeti (e delle loro folte pellicce) presenti nella pellicola, ma anche dal punto di vista delle ambientazioni rigide e invernali rese in maniera certosina e anche molto suggestiva in determinate inquadrature.
Andando a parlare invece del comparto sonoro, questo ĆØ molto incalzante e adatto alle varie ambientazioni e situazioni proposte dal film, e dĆ il meglio di se nelle sequenze di musical portando alla vita delle coreografie ben strutturate che, abbinate alle canzoni (riadattate con cura e attenzione), riescono a portare sullo schermo qualcosa di davvero bello sia da vedere sia da sentire. In piĆ¹ soffermandoci sul doppiaggio possiamo dire che quest’ultimo ĆØ stato ben curato e portato avanti in maniera eccellente (cosa che del resto negli ultimi quindici anni ĆØ diventata standard per i canoni nostrani) portando nel film voci come quelle diĀ Lodovica ComelloĀ (nei panni di Miki),Ā Lorenzo LicitraĀ (che interpreta la voce del protagonista Migo) e per la prima volta in assoluto i Me contro Te. Ponendo l’attenzione su questi ultimi, i quali hanno doppiato rispettivamente le voci di Thorp e Brenda, sono riusciti a portare a termine un buon lavoro, considerando il fatto che si tratta della loro prima esperienza nel mondo del doppiaggio cinematografico.
Conclusioni
La pellicola si vende come un ottimo film d’animazione e musical portando sul grande schermo una storia nuova e diversa dal solito. Il film non ha nulla da invidiare a titoli come Frozen, nato dall’animazione Disney e diventato subito famoso per la sua storia coinvolgente. Smallfoot: il mio amico delle neviĀ offre, come detto in precedenza, diverse situazioni divertenti per grandi e piccoli ma non solo, infatti riesce anche a trattare argomenti di attualitĆ con la spensieratezza e la sinceritĆ che bastano per non risultare pesanti durante la visione del film. In definitiva questo lungometraggio ĆØ un ottimo prodotto cinematografico d’animazione che riuscirĆ senza dubbio ad entusiasmare, per tutto il tempo della sua durata, molti degli spettatori che si aspettano un film d’animazione che possa rilassarli e permettere di passare del tempo in famiglia.
Smallfoot: Il mio amico delle nevi
La pellicola si presenta come un'ottimo film d'animazione che non ha nulla da invidiare a lavori simili, come ad esempio il famoso Frozen della Disney. Creare situazioni divertenti su cui sia adulti sia bambini troveranno difficile non ridere il film riesce a risultare un'ottimo prodotto di intrattenimento, ma allo stesso tempo tratta tematiche che per le persone piĆ¹ grandi offrono diversi spunti di pensiero su molte tematiche attuali. Il tutto contornato da una colonna sonora ben studiata, che dona alla pellicola dei tratti da musical, da un doppiaggio ben curato e da animazioni che riescono a rendere il film davvero molto bello da vedere.