Shazam! Furia degli Dei ci racconta in centotrenta minuti le vicende che coinvolgono Billy Batson e compagni, in un’avventura a tinte umoristiche ideale per tutta la famiglia. Zachary Levi torna nel ruolo del mortale più potente del mondo DC Comics, portando sul grande schermo un film autoironico, divertente e frizzante, obbiettivamente lontano dalla seriosità dei fumetti e del mondo cinecomics a cui siamo grossomodo abituati.
Accanto a Shazam ci saranno Freddy, Eugene, Darla e Mary che comporranno la famiglia allargata dell’orfano una volta timido ed impacciato. Egli sta crescendo, sebbene soffra ancora di crisi dell’abbandono, cosa che ha caratterizzato la sua crescita e che lo “incasina” anche come super eroe.
Shazam!
Le Figlie di Atlante Antheia (Rachel Zegler), Calipso (Lucy Liu) e la sorella maggiore Esperida (Helen Mirren) sono intenzionate a vendicare la morte del padre, e per farlo rivendicheranno il loro potere mediante un’arma antica e micidiale. Quest’arma è legata al potere di Shazam, ed è nascosta ad insaputa dell’attuale detentore di tale potere Billy Batson.
Mentre le tre donne portano avanti il loro piano, Billy e compagni cercano di svolgere al meglio il loro compito di supereroi… anche se non fanno altro che collezionare fiaschi, e la loro presenza nel mondo è più un fastidio che un aiuto per le persone. Del resto, cosa ci si può aspettare quando si danno poteri magici a dei ragazzini? Le cose si faranno più difficili quando il gruppo verrà separato dalle tre Dee, che rapiranno uno dei membri della Shazam-family, e con i nostri eroi che dovranno mettere da parte le divergenze per unire le forze e sconfiggere il nemico che hanno di fronte.
La trama di Shazam! Furia degli Dei è sufficientemente banale, sebbene riveli una certa sottotrama di mistero che la rende quanto meno godibile. Il focus della produzione è senza dubbio dedicata ai poteri dei personaggi. Di fatto questi compaiono quasi sempre in versione “super”, piuttosto che nelle loro versioni bambinesche.
Stesso personaggio, attore diverso
La difficoltà di un film come Shazam! Furia degli Dei sta nell’avere tantissimi attori che di fatto interpretano lo stesso personaggio. Se da un lato il team è collaudato (parliamo di quello composto da Zachary Levi e Asher Angel che interpretano Shazam/Billy), per gli altri attori non è propriamente così: Jack Dylan Grazer ha dovuto lavorare al fianco di Adam Brody che dopo The OC e Start Up torna sul grande schermo in versione “pompato”, ed è sufficientemente credibile nonostante la faccia da bravo ragazzo a tutti i costi, mentre Adam dà il meglio di sè nella parte del ragazzo che cerca l’amore, sentimento che si presenta nella veste di Antheia.
La Dea finge di essere una ragazza che si è appena trasferita nella scuola di Freddy, il quale tenta di far colpo su di lei mediante l’amicizia – si fa per dire – tra lui e il suo alter ego superpotente. Helen Mirren nel ruolo della Dea malvagia è perfetta, del resto parliamo di uno dei pilastri di Hollywood che, al fianco dell’incantevole Lucy Liu, forma un duo malvagio e pericoloso, capace di mettere in riga i “ragazzini” troppo potenti per l’età che hanno.
Euguene, Mary e Darla invece hanno un ruolo tutto sommato marginale ai fini della trama. Tra questi l’unico degno di nota è Eugene, che fin da subito fa capire il suo orientamento sessuale allo spettatore per poi arrivare ad un outing sufficientemente scontato. Sfortunatamente nonostante il tempo a loro disposizione, nei centotrenta minuti di girato non si è riusciti a dare il giusto spazio a tutti, limitando la trama generale ai personaggi di Shazam, Feddy e le tre Dee.
Film non per tutti
Shazam! Furia degli Dei è un film corale dedicato indubbiamente ad un pubblico di famiglie. La pellicola non fa nulla per sfidare sé stessa, per mettersi un minimo alla prova, relegando tutto ad una scazzottata senza troppe problematiche e senza nemmeno un piccolo rivolo di sangue da parte dei protagonisti, che restano sempre puliti e senza macchia.
Il risultato finale di Shazam! Furia degli Dei è un film fine a sé stesso, non collegato a nulla di quello che avverrà con il nuovo universo DC che si sta sviluppando in questi mesi. La sensazione che si percepisce è quella che di fondo dice “usciamo al cinema per recuperare i costi, ma in fondo non ci crediamo nemmeno noi”. Le due scene post credit cadono poi nel banale più assoluto, proprio perché non vi sarà una continuazione in merito, e restano lì appese ad un universo del possibile che non sarà mai.