A poco più di tre mesi dal debutto di Ride 4 sulle console current-gen di Sony e Microsoft, il nuovo titolo di corse motociclistico firmato Milestone fa il suo debutto anche su PlayStation 5 e Xbox Series X/S, promettendo un’esperienza di gioco ancora più impressionante e coinvolgente. Sebbene i contenuti dell’edizione next-gen siano rimasti complessivamente invariati, con più di 250 moto disponibili e 34 circuiti giocabili, la vera novità di Ride 4 sta nello sfruttare la maggior potenza di calcolo delle nuove console, incrementando ulteriormente il realismo e l’autenticità del titolo, il tutto acuito da un sapiente utilizzo delle innovative features del DualSense di PS5.
Pronti, partenza, VIA!
Una volta avviato Ride 4, il titolo non solo ci permetterà di ricreare in-game il nostro alter ego, decidendo nome, nazionalità, sesso, aspetto fisico, numero da gara da sfoggiare sulla moto e lo stile di guida, ma ci catapulterà immediatamente in pista per prendere dimestichezza con i comandi di gioco e con la vostra nuova compagna di avventura. Superata questa prima fase di test, avremo la possibilità di scegliere se iniziare con la rinnovata modalità Carriera, che permetterà ai giocatori di avere il massimo controllo fin dall’inizio (scegliendo da dove iniziare il proprio viaggio: Lega Americana, Europea, Asiatica) o direttamente dal menu principale. Avuto accesso al campionato regionale, ci sarà da ottenere l’accesso alle relative licenze, che ci daranno la possibilità di gareggiare. Si tratta di prove, principalmente sfide a cronometro oppure gare singole contro altri 11 avversari controllati dalla IA del gioco suddivise in 6 eventi, le quali sbloccheranno le gare successive.
Come vi avevamo segnalato in occasione della recensione della versione PS4 e Xbox One dell’ultima fatica di Milestone, che potete recuperare al seguente link, Ride 4 presenta diverse novità che mirano non solo a rendere più verosimile la nostra esperienza in pista, grazie all’introduzione di un ciclo giorno/notte e condizioni meteorologiche dinamiche, ma ad incrementare ulteriormente il livello di sfida, dovuto principalmente al rivoluzionario sistema di intelligenza artificiale neurale A.N.N.A. (Artificial Neural Network Agent), basato sul machine learning. Sebbene la nuova IA dei piloti prometta un tasso di competizione maggiore, abbiamo verificato dei problemi con l’intelligenza artificiale di quest’ultimi.
In determinate situazioni, soprattutto quando vi ritroverete ad affrontare i rettilinei delle piste, gli avversari non si accorgeranno della vostra presenza, rendendo il loro comportamento piuttosto imprevedibile e frustrante. Purtroppo, a differenza dei precedenti capitoli della serie, Ride 4 presenta al suo interno solamente tre diverse tipologie di motoveicoli: sportive, naked e supermotard, e una nuova modalità di gioco. Endurance permetterà ai giocatori di gestire la propria strategia e ogni aspetto della gara. Lo stile di guida è importante, ma lo sarà anche la gestione e i consumi del carburante e degli pneumatici. L’usura di quest’ultimi non solo sarà influenzata dal nostro stile di guida, ma anche dalle condizioni meteorologiche del tracciato. Se ciò non bastasse, durante i pit-stop saremo chiamati a prendere delle decisioni chiave, che potrebbero avere delle ripercussioni in pista. Sarà necessario cambiare le gomme? O serve un rifornimento di carburante? A voi l’ardua sentenza.
Miglioramenti della versione next-gen
L’update eleva notevolmente l’esperienza di gioco rispetto la versione PS4 e Xbox One, grazie al supporto ai 60FPS e una risoluzione che raggiunge i 4K. Questa vi permetterà di ammirare i vostri bolidi in tutto il loro splendore, con shader e texture di altissima qualità e un livello di dettaglio mai visto prima, sia per quanto riguarda la realizzazione delle moto, sia degli ambienti. Inoltre, i ragazzi di Milestone hanno posto particolare cura nell’esperienza di gioco, rendendo la guida più precisa, soddisfacente e naturale. Ma non è tutto, visto che la potenza delle console di nuova generazione (PS5 e Xbox Series X/S) è stata sfruttata dagli sviluppatori esclusivamente per realizzare in maniera più fedele e accurata possibile le varie moto presenti in-game, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate (Laser e Drone scanning, scansioni CAD e 3D dei modelli reali), ma anche per azzerare i tempi di caricamento e aumentare (seppur di poco) il numero di elementi presenti su schermo, anche se gli spalti continuano a rimanere spogli e privi di vita. Il salto generazionale viene ulteriormente accentuato non solo dal sapiente utilizzo dell’illuminazione, che si infrange sulla pista o sui motoveicoli in corsa, ma anche da eventi metereologici dinamici e gare, sia online che offline, ancora più avvincenti, con 20 piloti in competizione per la vittoria. Per quanto riguarda la componente multiplayer online, il titolo sfrutterà dei server dedicati, al fine di garantire ai giocatori stabilità e prestazioni senza pari.
Trigger adattivi e feedback aptico
Sebbene i miglioramenti visivi siano il comparto che ha trovato maggior giovamento dal passaggio generazionale, sulla falsa riga di altre produzioni che hanno fatto inizialmente il loro debutto sulle console di attuale generazione, Ride 4 non solo riesce a dare il meglio di sè su PlayStation 5 e Xbox Series X/S dal punto di vista grafico, grazie alla maggior potenza di calcolo delle periferiche, ma trova nel DualSense di PS5 un’arma dannatamente avvincente. Il gameplay della simulazione motociclistica del team di sviluppo italiano trova nuova linfa nelle inedite funzionalità del nuovo pad, che riescono a rivoluzionare e rendere l’esperienza in-game ancor più coinvolgente. Chiaramente i grilletti adattivi sono i veri protagonisti delle nostre gare, dato che la loro resistenza (sia in fase di frenata, che di accelerazione) varierà a seconda delle condizioni della nostra moto o del nostro stile di guida. Inoltre, il feedback aptico riesce a farci trasmetterci la differenza tra l’asfalto, i cordoli della pista e le imperfezioni dello sterrato. Questi elementi riescono a incrementare a dismisura l’immersività del gioco, permettendo al giocatore di avere piena percezione degli elementi che lo circondano.