ReCore: Joseph Staten parla di un possibile sequel

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia News Lettura da 2 minuti

Buone notizie per tutti i fan di Microsoft. ReCore è sicuramente una delle esclusive Xbox One che più ha incuriosito gli appassionati del medium videoludico. Noi vi avevamo già parlato del titolo nella nostra anteprima e con news riguardanti il peso del disco ed alcuni screenshot. L’opera multimediale, sviluppata da Comcept, software house di Keiji Inafune, e da Armature Studios, può contare anche sull’importante collaborazione di Joseph Staten, Lead Writer del progetto che, già in passato, ha partecipato alla creazione di una delle saghe più importanti del mondo dei videogiochi, Halo.

ReCore_01Nella giornata odierna Joseph Staten ha rilasciato un’intervista dove parla di un possibile sequel. Ecco le sue parole:

Quando abbiamo svilppato Halo non sapevamo se avremmo lavorato o meno a un sequel. Volevamo creare il gioco migliore possibile sperando che piacesse alle persone. Ci siamo guadagnati un sequel. Ogni gioco che fa parte di Microsoft, che si tratti di ReCore, Crackdown o Scalebound ha l’aspirazione di diventare un franchise di primo piano come Gears of War, Forzao Halo. Prò bisogna meritarselo. Bisogna costruire un pubblico. Ci siamo approcciati a ReCore nello stesso modo in cui in passato avevamo approcciato Halo in Bungie: mettiamo tutta la qualità che possiamo e attiriamo un pubblico più ampio possibile e facciamo il nostro meglio per guadagnare un sequel. Nel caso ci riuscissimo sarebbe fantastico. Abbiamo delle idee sulla direzione che vorremmo intraprendere per la storia ma non si può mai sapere. In ogni caso penso che ReCore sia un gioco piuttosto speciale, amo il gameplay e spero che le persone si divertano.

Cosa ne pensate di queste dichiarazioni? Ricordiamo a tutti gli utenti che ReCore uscirà su Xbox One il prossimo 16 settembre. Restate connessi con noi per non perdervi nessuna novità.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.