Razer è da sempre la quintessenza delle periferiche da gaming, vero punto di riferimento del panorama che abbraccia tastiere, mouse, microfoni, cuffie e tappetini. La sua tastiera di riferimento non ha mai smesso di migliorare nel corso degli anni e delle versioni che si sono susseguite, ed ecco che oggi possiamo avere tra le mani la fantastica Razer BlackWidow V3 Pro, un vero concentrato di tecnologia, in breve la condensazione di oltre sei anni di esperienza in campo gaming ad altissimo livello. Non è di certo una piccola tastiera da sfruttare come “portatile”, che verrebbe con voi ovunque: sia chiaro che questo oggetto è pensato per stare “fermo” su una scrivania, complici dimensioni e peso abbastanza generosi.
Design e Connettività
A prima vista la BlackWidow V3 Pro si presenta come molte altre tastiere della gamma Razer, con un design minimalista, logo posto al centro della base (interamente in alluminio), e tasti sufficientemente rialzati. Proseguendo notiamo ad esempio che le luci di segnalazione del Caps Lock non sono poste sopra al tastierino numerico, bensì al disopra della croce direzionale, e sono accompagnate da non tre ma ben cinque diversi segnalatori (compreso quello del blocco numerico per il tastierino).
In alto a destra si presenta invece una sezione dedicata al volume, con una rotellina posta sull’estrema destra e tre tasti cilindrici sulla sinistra, che possono controllare funzioni come alzare o abbassare i volumi, cambiare video o canzone. Cosa troviamo sotto questa amalgama di metallo, plastica e led RGB? Ebbene, ci sono due piccoli piedini che possono alzare di nove gradi la nostra tastiera, oltre ad un piccolo vano quasi del tutto invisibile posto sulla sinistra di chi guarda, che contiene una piccola antenna USB di tipo A: questa piccolina è il fulcro della BlackWidow V3 Pro, ovvero una tecnologia wireless di cui Razer è proprietaria – la così detta Hyperspeed – che combina una connessione 2.4 Ghrz con tecnologia Bluetooth 5.0, per un risultato di zero latenza anche in modalità wireless. La batteria dura circa tredici ore e si auto spegne dopo quindici minuti di inutilizzo, per risparmiare la carica qualora vi allontanaste dalla postazione di gioco/lavoro. Questo sempre che usiate la tastiera al massimo della luminosità e con tutte le sue funzioni, altrimenti rinunciando ad essa si sale anche alle trenta ore di utilizzo costante in modalità wireless.
Razer BlackWidow V3 Pro Specs
Switches | Razer Green or Razer Yellow |
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Lighting | Per-key RGB |
Onboard Storage | Up to 4 profiles |
Media Keys | Yes |
Connectivity | 2.4 GHz USB Type-A dongle (Razer HyperSpeed), Bluetooth or USB Type-A |
Cable | USB Type-A to USB Type-C, braided, detachable |
Additional Ports | None |
Key Caps | Doubleshot ABS |
Construction | Aluminum top plate, plastic base |
Software | Razer Synapse 3 |
Dimensions (LxWxH) | 17.7 x 9.8 x 1.7 inches (450.7 x 248.4 x 42.3mm) |
Weight | 3.1 pounds (1,423g) |
Software e Hardware
Una tastiera simile non può certo “vivere” senza un’anima: ebbene, il software Razer Synapse è il compagno perfetto per lei! BlackWidow V3 Pro può essere interamente personalizzabile tramite il Synapse sia in modalità wired sia in quella wireless, contrariamente a quanto succede con le altre tastiere (anche di casa Razer). Oltre a poter scegliere il colore di ogni singolo tasto, potrete anche lavorare su alcune funzioni, come ad esempio il “power saving”: se siete appunto patiti della modalità wireless potreste scegliere un tempo di sospensione inferiore per inattività della tastiera in modo da risparmiare carica della batteria, oppure potreste impostare un diverso livello di segnale, ad esempio far lampeggiare la BlackWidow V3 Pro in maniera preponderante verso il 20% della sua carica rimanente. Premendo il tasto FN potrete anche cambiare “on-the-fly” i colori e le funzioni scegliendo tra le sette modalità pre-impostate, come ad esempio Wave (che genera un’onda di colori) o Spectrum Cycling, che cambia colore in maniera leggera e ciclica. È possibile creare profili per ogni gioco che possedete, andando poi ad impostarli velocemente, sempre “on-the-fly” con il tasto FN unito a F10, che vi consentirà di passare da un profilo preselezionato all’altro; questi profili possono contenere ad esempio shortcut sulla stastiera per giochi specifici, o combinazioni di colori che preferite diverse per ogni gioco.
Sotto tutto questo troviamo i favolosi switch meccanici che in versione Green (come nel nostro caso), con doppia attivazione sia alla pressione che al rilascio per un risultato eccellete, regalano tutto il feeling e il sound di una tastiera meccanica di primordine, mentre per gli appassionati del silenzio e del feedback tattile di risposta troviamo anche la versione Yellow, gestita in low profile, leggermente più rara in Europa ma comunque ordinabile senza problemi. Completa il tutto un pratico poggia polsi con base plastica e cuscinetto rivestito in pelle, non collegato direttamene alla tastiera ma spostabile a piacimento.
Concludendo
BlackWidow V3 Pro rispetta la reputazione di quella che è la sua casa di produzione: stile, performance e personalizzazione senza alcun compromesso; questa è una tastiera per chi cerca la perfezione sia in modalità cablata che wireless. Dove pecca però? Ebbene qualche difettuccio c’è: mancano le funzioni macro (nonostante probabilmente una considerevole fetta di utenti non saprà nemmeno cosa siano e come implementarle), e dato il prezzo con cui la tastiera si presenta, questa funzione è una mancanza da considerare. Manca un tasto per il blocco e lo sblocco del tasto “Windows” che spesso mentre si gioca viene accidentalmente urtato e potrebbe far insorgere l’ira dei giocatori che si ritroveranno ad avere a che fare con la barra delle applicazioni e start aperte sullo schermo. Un contro, per la nostra utenza, è anche la mancanza del layout italiano, perché la tastiera al momento è disponibile solo in versione americana: intendiamoci è sempre una QWERTY, ma alcuni tasti non sono posti nelle stesse posizioni (ad esempio sul tasto 8 troviamo un asterisco invece della parentesi tonda). Infine il tasto Invio (o Enter se preferite) è molto corto, tagliato come fosse uno “shift”, il che lo rende un po’ scomodo sulle prime, ma quando vi abituerete non sarà più un problema!