R-Type Final 2 – Recensione, un coraggioso ibrido tra classico e moderno

In questa recensione scopriremo insieme R-Type Final 2, opera dove classiche e moderne meccaniche di shoot 'em up si fondono tra loro.

Lorenzo Ardeni
Di Lorenzo Ardeni - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti
6.7
R-Type Final 2

Sebbene nel corso degli anni il videogioco abbia visto la nascita di generi sempre nuovi e differenti, molti utenti sono rimasti affezionati agli stili classici, prettamente arcade, dal calibro di Pac-Man, Tetris o Gradius. Parliamo di opere che, sebbene mostrino in modo evidente il peso dei decenni, riescono comunque ad essere godibili e a risultare divertenti anche ai giorni nostri. Non è un caso che Nintendo, con il servizio Nintendo Switch Online, abbia rilasciato delle versioni “moderne” di due dei giochi sopracitati, ovvero Tetris 99 e Pac-Man 99. Negli ultimi giorni noi abbiamo avuto modo di provare un’opera di NIS America che riprende con coraggio il genere degli shoot ‘em up: in questa recensione vi parleremo di R-Type Final 2, che con il suo stile e la sua natura vuole coraggiosamente ritagliarsi una fetta di pubblico in un mercato sempre meno seguito.

R-Type Final 2: quando il vecchio e il nuovo s’incontrano

Il titolo cerca incessantemente di farsi apprezzare nella sua complessa semplicità, cercando di combinare il gameplay sfacciatamente arcade a dinamiche più moderne. L’opera presenta però anche una storia, un comparto visivo abbastanza curato e una sufficiente cura nei dettagli, come se l’obiettivo degli sviluppatori fosse stato quello di rendere R-Type Final 2 accessibile e ricercato anche dai giocatori più giovani. Dobbiamo dirlo: in parte questo succede eccome. La campagna principale è strutturata in una serie di livelli dove bisogna completarne uno per procedere al successivo. Per quanto basilare possa sembrare questo concetto, le modalità risultano particolarmente arcade dato che – com’è giusto che sia, per questa tipologia di titoli – la presenza del punteggio rimane sempre costante e accentuata, avvalorata soprattutto durante la schermata finale dei risultati. 

La natura da shoot ‘em up si rivela anche nella presenza di molteplici power-up e nello scorrimento orizzontale dei livelli. La differenza, tuttavia, risiede proprio nella possibilità di modificare l’estetica e i potenziamenti dei velivoli: quest’ultimo aspetto è particolarmente interessante perché i colpi speciali partono da un accessorio che può essere attaccato alla parte frontale o posteriore del mezzo. Se staccato, questo verrà lanciato in avanti, diventando un importante alleato capace di sparare automaticamente in molteplici direzioni, al contrario del nostro velivolo. Menzione d’onore a una notevole libertà di personalizzazione dei veicoli, che non ci aspettavamo ma che senza ombra di dubbio ci ha fatto molto piacere provare. 

R-Type Final 2 è uno shoot ‘em up moderno

L’opera di NIS America si mostra moderna, dove l’unico collegamento con gli shoot ‘em up dei cabinati delle sale giochi è il movimento della nostra navicella e i nemici che si avvicinano in fila dal lato destro dello schermo. R-Type Final 2, fortunatamente, riesce sempre a svecchiare quelle dinamiche e meccaniche ancorate al genere, con risultato un gameplay decisamente interessante, divertente ma anche molto difficile da comprendere. Ci ha sorpreso infatti la notevole difficoltà generale del titolo, tanto da costringerci a effettuare decine di tentativi prima di poter arrivare al terzo livello, per fare un esempio (e non parliamo dei successivi). Ciò comporta anche la necessità, da parte del giocatore, di dover decidere continuamente quali armamenti utilizzare e in quale occasione, giovando in parte anche alla rigiocabilità di R-Type Final 2.

R-Type Final 2

Il titolo richiede quindi una costante attenzione allo scenario e riesce sempre a mantenere altissima la concentrazione del giocatore, il quale potrebbe incorrere in morti facilissime e rapidissime. Anche il contatto con alcune particolari superfici può comportare l’esplosione del nostro velivolo: nelle fasi più concitate dovremo quindi definire velocemente dove spostarci e in quale momento, alterando anche la velocità del mezzo. Infatti crediamo sia molto interessante la possibilità di attivare fino a quattro differenti opzioni che stabiliscono la rapidità di spostamento sullo schermo. Sebbene inizialmente possa sembrare una meccanica inutile, con il tempo ci siamo resi conto di quanto questa scelta si sia rivelata intelligente ai fini di una maggiore differenziazione del gameplay, dato che non potremo semplicemente spostare di poco la levetta analogica. Crediamo che la possibilità di alterare la velocità del velivolo riesce a improntarsi come un’inevitabile meccanica che dovremo sempre tenere in considerazione.

 

“Ma cosa mi ha distrutto?!”

Peccato però che i livelli non riescano a godere della stessa dose di varietà e che, anzi, a volte finiscano per presentare un level design semplice e spesso vuoto. Il team di sviluppo ha chiaramente puntato molto sulla caratterizzazione degli ambienti e sulla realizzazione di sfondi dettagliati, dato che risultano sempre abbastanza curati. Tuttavia si tratta di una scelta che nessuno ha mai fatto fino a questo punto per un motivo ben preciso: ciò che avviene sullo sfondo è spesso troppo vistoso e si mescola in modo eccessivo con gli oggetti su cui l’utente deve concentrarsi. Di conseguenza, i giocatori potrebbero faticare a capire immediatamente quali sono i nemici e da quali parti del livello ci si dovrà proteggere per evitare di essere colpiti, rischiando il game over. 

Il comparto tecnico di R-Type Final 2 su Nintendo Switch, purtroppo, presenta una qualità decisamente inferiore rispetto alla versione per PC. Ciò significa che la definizione generale degli scenari non è abbastanza alta da permettere di riconoscere rapidamente tutti gli oggetti su schermo: avete capito bene, spesso potreste non capire cosa vi potrà uccidere al contatto, e ancor più frequenti saranno i casi in cui vi vedrete esplodere senza neanche sapere il perché.

R-Type Final 2

Un’ulteriore problematica potrebbe essere ritrovata nella mancanza di tutorial che possano spiegare le regole fondamentali ed evitare di lasciare il giocatore alla balia della più totale confusione. Fortunatamente possiamo trovare un manuale elettronico tra i menu di R-Type Final 2, grazie al quale abbiamo scoperto molti dettagli interessanti, ma che ci avrebbero fatto molto comodo durante la prima partita. Quello che davvero manca a R-Type Final 2, oltre a un comparto grafico valido e maggiori modalità secondarie, è l’equilibrio necessario per dare un senso a ogni dinamica e meccanica di gameplay. Soltanto alcuni elementi della produzione hanno davvero un motivo esatto per esistere e, nel peggiore dei casi, altri potrebbero sembrare inutili pad alla mano. L’opera è indubbiamente divertente e tiene il giocatore incollato allo schermo nel tentativo di completare i vari livelli senza troppi problemi, ma non riesce a svecchiare il genere come vorrebbe. 

 

R-Type Final 2
6.7
Voto 6.7
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Contributor
Sono Lorenzo, UX/UI Designer di professione e recensore per passione. Con un amore profondo per le serie di Metal Gear e The Legend of Zelda, da sempre esploro il mondo dei videogiochi cercando di capire cosa rende ogni titolo unico. Oggi sono piantato su Call of Duty e Super Smash Bros., ma non perdo occasione per giocare classici come Super Metroid o Syphon Filter. Scrivo recensioni con uno sguardo critico, ma sempre con la stessa curiosità che mi accompagna da quando ho iniziato a giocare.