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Quantum League – Anteprima dello sparatutto temporale

Il genere degli sparatutto è stato rivisitato in tutte le salse, specialmente per quanto riguarda il mondo dei titoli multiplayer. Ne abbiamo davvero viste di tutti i colori, fra grandi successi commerciali e flop poco felici, dove alcune problematiche hanno continuato a proliferare come un’infezione da un gioco all’altro. Monotonia e poca competitività, data da meta poco attraenti in giochi ove presenti, come anche da team non abbinati correttamente nei matchmaking in base al proprio livello di abilità. Ma allora, qual è la panacea di un genere così amato e odiato, dove le problematiche sono comuni e ben in vista, ma difficilmente risolvibili? Sembra proprio che questo rimedio possa esistere, e che con ottime probabilità prenda il nome di Quantum League.

Un titolo con un budget alle spalle non altissimo, che è stato tuttavia ottimizzato nel migliore dei modi da Nimble Giant Entertainment. Salutati decine di personaggi e armi da bilanciare, e via i problemi con i team non competitivi, in Quantum League avrete il piacere di collaborare solamente con voi stessi senza alcuna variabile aleatoria. Certo, uno sparatutto 1vs1 diventa facilmente monotono vista la pochezza di approcci possibili, ma in questo caso si tratterà di creare la propria squadra attraverso dei quanti di tempo, collaborando con la stessa attraverso l’ausilio della memoria e dell’abilità.

Quantum League

Solo pochi secondi

Per rivoluzionare il genere degli sparatutto Quantum League fa uso di una formula all’apparenza mostruosamente difficile, ma all’applicazione davvero semplice e intuitiva – grazie soprattutto a un tutorial ben congegnato e non tedioso. Il tutto si interseca attorno al continuo tema del tempo, che porterà i giocatori a spremersi le meningi nel corso delle partite, evitando quindi di porre la propria attenzione solamente sulle bocche da fuoco.

Il sistema di Quantum League vede gli utenti scontrarsi in vari round, che tuttavia saranno molto diversi l’uno dall’altro. Ognuno di questi sarà infatti registrato, e nel corso del successivo verrà riproposto allo stesso modo, intrecciando quindi il futuro e il presente fra proiettili volanti e tattiche da escogitare. È possibile supportare il sé stesso del passato evitando la sua morte, per permettergli ad esempio di raggiungere il centro della mappa e portarsi a casa un punto all’ultimo round, almeno nella modalità più canonica.

In base agli avvenimenti passati, ogni nuova interazione con gli avversari viene quindi escogitata minuziosamente, per sfruttare i propri soldati del passato e riuscire allo stesso modo a contrastare quelli dell’avversario. Non manca inoltre la presenza del fuoco amico fra le proprie copie, che possono quindi risultare un problema se non gestite al meglio. È quindi necessaria molta memoria per giocare, in quanto risulta fondamentale ricordare tutti i movimenti avvenuti nei round precedenti, mentre si aggiungono al calderone un continuo ragionamento e l’immancabile abilità di mira.

Quantum League

Il gunplay del gioco è infatti davvero ben realizzato – nonostante la presenza di sole 5 armi da selezionare in ogni round coerentemente con la propria tattica – ed è necessario bilanciare al meglio gli schemi e la bravura con le bocche da fuoco. Tutto questo permetterà di avere sempre la meglio sugli avversari meno competenti, in fondo sarà sempre il migliore a vincere trattandosi di un continuo 1vs1. Ci troviamo davanti a un gameplay fresco, divertente, rivoluzionario, e soprattutto competitivo, che tuttavia è ancora in fase Early Access per motivi più che plausibili.

Buona fortuna Quantum League

Nonostante l’opera non sia al momento free to play, questa potrebbe davvero conquistare una fetta consistente del mercato, considerando inoltre il suo debutto su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Al momento, tuttavia, fra le poche skin e mappe presenti la mancanza di contenuti si fa sentire, e non poco. Per fortuna gli sviluppatori hanno inserito la modalità classificata già in questa primissima fase di gioco, permettendo a tutti di competere in vista del lancio finale, che speriamo risulti fruttuoso e consistente. Appuntamento al debutto di Quantum League allora, dopo il quale vi aggiorneremo sullo sviluppo del gioco. Troverà un suo spazio nel mercato, migliorando la mole di contenuti e un comparto grafico ancora embrionale, o si configurerà come un prodotto di nicchia?

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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