Povere Creature! – Recensione, uno strabiliante esperimento sull’esistenza umana

Searchlight Pictures presenta il nuovo film di Yorgos Lanthimos con protagonista Emma Stone, dal 25 gennaio al cinema, ecco la recensione!

Laura Traina
Di Laura Traina - Contributor Recensioni Lettura da 13 minuti
9.5
Povere Creature!

Provate ad immaginare un mondo dove la vostra mente non è condizionata dal modo in cui siete stati cresciuti e da come vi hanno insegnato a comportarvi, pensate a un’esistenza libera dai canoni imposti dalla società: come risultato avrete una storia unica e di grande ispirazione. Dal regista Yorgos Lanthimos (La Favorita, The Lobster) e dalla produttrice Emma Stone arriva l’incredibile racconto e la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita a un passo dalla morte dal brillante scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe).

Povere Creature!
Emma Stone in POOR THINGS. Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures.© 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Povere Creature! racconta infatti la storia di una donna incinta ritrovata nelle fredde acque del Clyde nella Glasgow tardovittoriana. Operata da un geniale chirurgo, la ragazza viene restituita alla vita tramite il trasferimento del cervello del suo bambino nella sua testa, nasce così Bella. La routine dello scienziato e della sua creatura viene improvvisamente interrotta dall’arrivo a casa loro dello studente Max McCandels (Ramy Youssef), che nutre una grande ammirazione nei confronti del professore. Godwin, dopo un attento studio del ragazzo, decide che lui e Bella si sposeranno. La donna, un corpo maturo con la testa da infante,  è però molto desiderosa di imparare cose nuove e fa di tutto per cercare di evadere dal mondo protetto di Godwin. Affamata della mondanità che le manca, fugge quindi con l’abile e dissoluto avvocato Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), giunto a casa Baxter per redigere le regole di clausura di Bella.  La coppia parte per una travolgente avventura, attraversando continenti e luoghi magici. Sembra di vivere un lungo sogno. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella sarà sempre più decisa nel suo proposito di difendere l’uguaglianza e l’emancipazione.

Povere Creature! ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, a partire dal Leone D’Oro all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, per non parlare dei due Golden Globe come Miglior film musical o comedy e come Miglior attrice in un film musical o comedy per Emma Stone. Non tardiamo a crederlo vista la straordinaria maestria con cui il film è realizzato: il regista ha la capacità di passare in pochi secondi da momenti scandalosamente violenti ad attimi estremamente comici nelle stesse scene, rendendo la pellicola molto accattivante.

Povere Creature!
Emma Stone in POOR THINGS. Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 20th Century Studios All Rights Reserved.

Una sceneggiatura folle

La storia è ispirata al romanzo di Alasdair Gray, libro vincitore del Whitbread Novel Award e del Guardian Fiction Prize. È un romanzo acuto, intelligente, dark, sorprendente e divertente, ed è pieno di idee sul genere e sull’identità. Ci parla del rarefatto imponderabile dell’essere, del nostro stare sempre, volenti o nolenti, sulla soglia dell’abisso, come anche della razionalità di quel che ci circonda.

Tony McNamara fa del testo una stupenda sceneggiatura, collaborando per la seconda volta, dopo La Favorita, con Lanthimos. Il film trasforma il libro seguendo il punto di vista principalmente di Bella e inserendo elementi provenienti da diverse mitologie e vari topos narrativi, creando un cocktail incredibilmente originale e inebriante. Evidente è l’influenza del mito di Frankenstein, che viene però ribaltato trasformando il “mostro” in una donna bellissima e molto perspicace, mentre saranno invece i suoi interessi amorosi a diventare dei potenziali mostri.

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POOR THINGS. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Come in un sogno: dalla fotografia alla scenografia

La pellicola si distingue per la meravigliosa fotografia, diretta dal candidato all’Oscar Robbie Ryan (La Favorita, C’mon C’mon). L’uso del grandangolo e del fish-eye, il bianco e nero che piano piano si trasforma in quadri dai colori caldi e fiabeschi e l’utilizzo delle luci nei cieli rosati identificano la storia come fosse un grande sogno, dove lo spettatore si addentra accompagnato anche dalla splendida scenografia. Merito di James Price (Judy)e Shona Heath, questa rappresenta un mondo completamente nuovo da zero, in maniera non realistica . Si è cercato infatti di rendere il film simile ad una fiaba, ad una metafora, inserendo elementi  fantascientifici e immaginari di varie epoche storiche. Il periodo in cui la storia è ambientata è quindi ambiguo, immaginando che il racconto appartenesse al passato ma proponesse anche una visione del futuro. Heath si è ispirata alle caricature satiriche di Albert Guillaume a Parigi durante la Belle Époque, oltre ai film di Fellini o di Roy Andersson, che gira tutti i suoi prodotti in studio. Sono stati perciò utilizzati molti teatri di posa e i mondi che Bella esplora sono in gran parte ricostruiti, con scenari dipinti e luci LED.

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Jerrod Carmichael on the set of POOR THINGS. Photo by Yorgos Lanthimos. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

L’universo dei costumi e del trucco

Troppi sarebbero gli aspetti da sottolineare in Povere Creature! e di certo non si può non citare i costumi di Holly Waddington (Lady Macbeth, War Horse): meravigliosi, eccentrici, incredibilmente forti. Abiti quasi mai completi ma sempre spezzati, con l’intento di rendere Bella come una bambina: la mattina è sempre vestita di tutto punto ma arriva a metà giornata che perde la maggior parte dei suoi abiti. Di fianco ai costumi, salgono sul podio anche le acconciature e il trucco della candidata all’Oscar Nadia Stacey (La favorita, Crudelia). I capelli della protagonista sono lunghi e quasi sempre sciolti, un simbolo di bellezza femminile nell’epoca vittoriana oltre che di ribellione: all’epoca le donne dovevano legare i capelli in situazioni sociali, Bella invece dice no, la sua criniera è sempre al vento.

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Emma Stone in POOR THINGS. Photo by Yorgos Lanthimos, Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Ogni passo ha la sua musica

La colonna sonora originale è composta da Jerskin Fendrix. Già dalle prime immagini del film, quando Bella si lancia dal ponte in un mare blu intenso, la partitura dei violini entra nel profondo dello spettatore, generando fin da subito il pensiero di un’influenza classica. Si rimane colpiti dalla varietà del sound, ogni melodia varia con il cambio dei mondi in cui Bella si ritrova volta per volta. Molti suoni sono ad aria, ricreati dall’uso di strumenti a legno che generano diversi insiemi di respiri. La musica rispecchia l’atmosfera di instabilità e puerilità dei personaggi, non è quindi troppo imponente.

Dobbiamo provare tutto Bella, questo è ciò che ci completa

Bella Baxter è interpretata magistralmente da Emma Stone: un’attrice comica geniale ma allo stesso tempo drammatica al punto giusto. Emma è perfetta in questo ruolo, deve interpretare un essere umano non completamente sviluppato, passando poi velocemente allo status di donna matura attraverso scene molto intense: la duttilità dell’attrice è qui di grande aiuto. Il personaggio di Bella rappresenta l’accettazione di essere una donna, di essere libera, spaventata e coraggiosa e per Emma è stato un orgoglio poterla interpretare. La ragazza attraversa la sua epoca con lo stupore di chi per la prima volta vede il mondo nella sua prodigiosa follia e incarna i più alti ideali umani, senza mai smettere di suscitare scandalo per l’oltraggio più grave di tutti: vivere un’esistenza radicalmente libera.

Povere Creature!
Emma Stone in POOR THINGS. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Bella inizia a capire cosa vuol dire essere membro della società, più diventa una persona autonoma, più gli uomini che la circondano si sentono sfidati. La donna è come una spugna, senza un passato, vive influenzata da tutte le persone che incontra, dagli ambienti in cui si trova e da quello che mangia. Una sfida difficile quindi per l’attrice, per cui è impossibile trovare qualcuno a cui ispirarsi per incarnare un ruolo così fuori dal normale.

A completare il cast, attori di grande calibro

Max McCandless viene interpretato dal vincitore del Golden Globe Ramy Youssef (Ramy, Mr.Robot). L’attore fornisce al personaggio molta sensibilità, intelligenza e umorismo, mostrando a tratti le sue sfumature oscure, un buono che in realtà desidera possedere in qualche modo la sua donna. Tra i due alla fine si creerà un legame diverso da quello che Bella ha con gli altri uomini, c’è un onestà reciproca differente e il loro rapporto si trasformerà in un’amicizia.

Povere Creature!
Mark Ruffalo in POOR THINGS. Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 20th Century Studios All Rights Reserved.

Mark Ruffalo incarna invece la mascolinità tossica di Duncan, con una mentalità tipica da maschio alfa. Una persona così sensibile e profonda come Mark che interpreta un ruolo del genere è stata sicuramente una scelta interessante: Duncan finisce per apparire molto ingenuo e diventa il peggior nemico di sé stesso. È un narcisista che Bella distrugge strada facendo.

Willem Dafoe interpreta invece Godwin, lo scienziato che vuole spingere la sua scienza e la sua arte oltre i limiti del possibile, senza curarsi delle regole della società. L’attore dona al personaggio una grande dignità e un senso dell’umorismo malizioso. Defoe comunica il grande calore dell’uomo ma mostra anche i suoi aspetti spigolosi, fornendo un’umanità a questo personaggio così mostruoso e narcisista: il pubblico ci si affeziona. Il legame tra Godwin e Bella, tra il creatore e il suo esperimento, è quasi come quello tra un padre e una figlia, nonostante tutto lei sa che lui c’è.

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Willem Dafoe in POOR THINGS. Photo by Atsushi Nishijima Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 20th Century Studios All Rights Reserved.

Una storia di liberazione

Tema molto ricorrente è quello della sessualità. Bella esplora la sua intimità in modo libero dai preconcetti della società. Al suo personaggio non è mai stato detto che è sbagliato amare il sesso o che ci sia qualcosa di male nel fare ciò che si vuole in qualsiasi momento: la ragazza è così piena di vita che ogni parte dell’esperienza umana è intrigante per lei, anche ciò che per gli altri è considerato scioccante. Bella indaga quindi la sua sessualità senza provare mai sensi di colpa e questo la rende un’eroina moderna, anche nei confronti dell’universo maschile. Il film è infatti una feroce satira sugli uomini, presentati come esseri che vogliono avere totalmente il controllo sulla donna. Bella però non ne vuole sapere, lei è completamente autonoma e libera.

Il lungometraggio, prodotto da Searchlight Pictures, arriverà al cinema il 25 gennaio. Un film divertente, gloriosamente folle e oscenamente brillante, che mostra la parte più audace e ribelle di noi stessi.

Povere Creature!
9.5
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Appassionata di cinema, laureata in DAMS e attrice di professione. Respiro di creatività e scrittura.