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PlayStation 5: non si abbandonano le vecchie generazioni

Ieri è stato un giorno particolare per tutti i fan Sony, dato che è stato ufficialmente comunicato che giochi del calibro di God of War: Ragnarok e Gran Turismo 7 non arriveranno in esclusiva su PlayStation 5, ma saranno di natura cross gen. Questo ha fatto nascere l’ennesima polemica senz’arte né parte, tra gente che se lo aspettava e altri indignati perché “Sony ha mentito” dato che aveva promesso di puntare alla nuova generazione, ma siamo sicuri che sia solo questo? Possiamo davvero vedere solo il bicchiere mezzo vuoto? Probabilmente non vi siete accorti di quello che è successo in questi ultimi 7 mesi, ovvero quelli passati dal momento del lancio della console sul mercato. Solo in questo lasso di tempo, la società giapponese ha infatti rilasciato Demon’s Souls, Returnal e c’è un Ratchet e Clank in uscita veramente a breve, senza contare Final Fantasy VII Remake INTERmission o lo stesso Final Fantasy XVI in arrivo, si spera, nel corso del 2022.

Tuttavia questo non basta, visto che per alcuni il vero problema è che ci siano videogame come Horizon: Forbidden West che potranno essere fruiti anche su PlayStation 4, cosa che dovrebbe rallegrare visto che un’opera di tale portata arriverà anche agli utenti che, per un motivo o per altro, non sono riusciti ad accaparrarsi una console next gen. Per alcuni il vero nocciolo della questione resta capire come gireranno certi prodotti su console old gen: abbiamo giocato per anni a titoli ritrovatisi a viaggiare faticosamente a 30FPS o anche meno, con un comparto tecnico che con pochi pixel sapeva comunque emozionare. Ma nel 2021, dopo alcune produzioni davvero mastodontiche – qualcuno ha detto Red Dead Redemption 2? -, vedere certe carenze fa storcere il naso, anche se l’esperienza complessiva può tranquillamente non risentirne.

Un tuffo nel passato 

Senza quasi neanche accorgervene, i titoli cross gen sono sempre esistiti, ma in passato era abbastanza evidente il taglio che determinati titoli avevano vissuto in fase di sviluppo. Assassin’s Creed Black Flag è uno dei tanti esempi possibili, ma potrebbero anche essere citati Far Cry 4, Destiny e così via. In passato, è vero, i prodotti che uscivano cross gen avevano grossi problemi, dato che inevitabilmente dovevano funzionare su hardware troppo indietro tecnicamente per reggere una potenza così grande. Ma oggi fortunatamente le cose sono cambiante, vi ricordiamo infatti che oltre al già citato Red Dead Redemption 2, su PlayStation 4 girano produzioni del calibro di The Last of Us Parte II. Proprio per questo, la PS4 magari può non reggere alla grande, ma con dei compromessi tecnici è davvero tutto possibile. Ormai dovremmo entrare nell’ottica che il confine tra nuova e vecchia generazione è sempre più labile, dato che il tutto può essere facilmente adattato e modificato a seconda delle esigenze. Credo fortemente che, da un certo punto in poi – che personalmente identifico con il passaggio di PlayStation 3 e PlayStation 4 -, il comparto tecnico abbia perso la sua incisività, tanto che la vera differenza si percepisce più sulla fluidità che sulla componente grafica.

Quando dite che Sony aveva promesso di puntare unicamente sulla PlayStation 5 è vero, ma è vero anche che solo gli stupidi non cambiano mai idea, soprattutto alla luce dei problemi legati al COVID, alla mancanza di scorte di PlayStation 5 e a una base di oltre 115 milioni di PS4 sparse per il mondo. Qualcuno può rimanerci male? Certo, ma probabilmente si tratta per la maggior parte di nuovi giocatori che ancora non hanno ben chiaro come funziona il settore ed il mercato in generale. C’è chi potrebbe dire che il nuovo Ratchet e Clank non girerebbe mai su Playstation 4 a causa dei portali, ma questi ci sono sempre stati e hanno funzionato, seppur risolti grazie a diversi espedienti. Vi ricordate Portal? E Prey del 2006? Non si tratta di dover a tutti i costi rivoluzionare il mercato, visto che farlo oggi è molto più complesso rispetto al passato – vi siete mai chiesti infatti perché non escono più tante nuove IP tripla A? – , eparlando in modo più generico, un qualsiasi action adventure in terza persona non ha bisogno di chissà quale innovazione o tecnologia a supportarlo, l’unico obiettivo reale e concreto è quello di ottimizzare al meglio il comparto tecnico per renderlo più accattivante agli occhi del pubblico.

E allora? 

Il fatto però è che alcuni giochi sono stati “promessi” su PlayStation 5, la gente si è armata per la corsa alla next-gen e molti, purtroppo, ne sono rimasti sprovvisti. Dopo aver visto il trailer di Horizon: Forbidden West è davvero un dramma che certi titoli escano anche su old gen? La risposta ovviamente è no. C’è una frangia di pubblico che sta criticando aspramente questa scelta, ritenendola non rispettosa per tutti gli utenti che avrebbero fatto volentieri a meno di spendere i soldi per la console al day one. Sony ha dunque mostrato un cambio di passo netto, ad ora aspramente criticato ma che mi sento di difendere. Allo stato attuale sarà davvero difficile migliorare quello che abbiamo visto fino ad oggi, i giochi che ci faranno davvero gridare all’innovazione saranno meno e arriveranno sempre più distanti l’uno dall’altro. Quello di cui possiamo godere, però, è di come un mercato sempre rivolto al futuro tenga ben in mente il passato, permettendo a tanti utenti di non rimanere totalmente indietro.

Nella precedente generazione di console le abbiamo viste di cotte e di crude, per molti quella è stata la “generazione dei rinvii“, visto che per oltre un anno le periferiche erano a prendere polvere prive di giochi di grande spessore. Abbiamo dovuto aspettare molto per titoli come The Witcher 3, Dragon Age Inquisition e tanti altri, ma alla fine se si guarda il passato viene solamente da sorridere. La nona generazione di console è partita invece alla grande, ci sono produzioni davvero importanti già disponibili e altrettante in uscita nei prossimi mesi, basti pensare anche a Deathloop in arrivo a settembre. Più andremo avanti, più il fulcro non sarà a cosa giocherete ma al come: è oggettivo che su PlayStation 5 si goda un altro tipo di esperienza, più fluida, bella e intrigante, senza contare le potenzialità e il feedback del DualSense. Un altro esempio concreto potrebbe essere la nuova patch di No Man’s Sky che rinnova alla grande la grafica su next gen. Un titolo praticamente irriconoscibile rispetto al passato che però, identico a com’era prima, ancora è possibile caricare e giocare su PS4 e Xbox one.

Probabilmente, se l’ultimo trailer di Horizon: Forbidden West fosse stato pubblicato di punto in bianco senza alcun tipo d’informazione precedente, nessuno avrebbe mai pensato che tale produzione potesse davvero girare su PlayStation 4, ma fortunatamente sarà cosi. La verità è che dovreste smettere di fare polemiche inutili e che se la vostra PS5 prende polvere è solo per colpa vostra, forse perché non siete capaci di godervi esperienze che non siano per forza tripla A assoluti, o forse perché non siete ben consci di come funziona un mercato in continuo mutamento come quello videoludico.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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