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Perfect Dark: il Design Director lascia lo studio The Initiative

Drew Murray è stato il Design Director di The Initiative per circa due anni, precisamente dal 2018, e da allora si è occupato dello sviluppo del nuovo capitolo di Perfect Dark, il rispolvero della storica IP con protagonista la rossa Joanna Dark. Oggi però Murray si è ritrovato costretto a lasciare il team di sviluppo con un post pubblicato su Twitter, a suo dire, a causa di problemi personali ai quali sembra voler rivolgere le sue attenzioni d’ora in poi. Tuttavia, con dei commenti ha rassicurato i fan sulle sorti del reboot di Perfect Dark, lasciando intendere che si trova in buone mani.

Infatti, l’annuncio da parte di The Initiative sul reboot di Perfect Dark è ancora freschissimo, sono passati appena due mesi dal rilascio del primo breve trailer d’esordio, e l’abbandono di una importante figura come quella del Design Director ha creato momenti di sgomento fra i fan a cui però Murray ha risposto fra le altre cose:

Due anni dopo (l’entrata nel team) abbiamo annunciato il franchise con un trailer che mi fa ancora venire la pelle d’oca. Ancora più importante, la squadra ha la visione e il talento per (far uscire) il gioco e il franchise.

The Initiative sembra avere per le mani un progetto ad altissimo budget finanziato interamente da Microsoft, che l’ha definito come un progetto “AAAA” presente negli Xbox Game Studios. Infatti, Perfect Dark dovrebbe andare a confrontarsi, almeno a detta degli sviluppatori, con titoli che hanno avuto finanziamenti da capogiro come Red Dead Redemption II e Assassin’s Creed: Valhalla, se non addirittura a superarli per la mole impressionante degli investimenti che sono stati riservati al gioco. Dobbiamo però precisare che ovviamente la sola quantità di soldi spesi non certifica automaticamente la qualità del reboot di Perfect Dark, ma riesce certamente a farci comprendere la scala dei lavori del team di cui Drew Murray ha fatto parte.

Fonte:
Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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