Payday 3 sarà uno degli sparatutto più interessanti dell’anno

Abbiamo provato la beta di Payday 3, scoprendo quello che potrebbe rivelarsi uno dei giochi più interessanti e divertenti dell'anno.

Lorenzo Ardeni
Di Lorenzo Ardeni - Contributor Impressioni Lettura da 7 minuti

Abbiamo gli occhi puntati su Payday 3 da molto tempo ormai. Poco più di un decennio ci separa dal rilascio del secondo capitolo della serie, che aveva stregato milioni di giocatori con le sue meccaniche e dinamiche di gameplay uniche. Nel tempo, l’opera di Starbreeze ha dimostrato di potersi rinnovare e continuare ad attrarre sempre più giocatori. Utenti che, come noi, non vedevano l’ora di scoprire quali sorprese si sarebbero celate dietro il progetto successivo del team.

Durante questo scorso weekend, Payday 3 è stato protagonista di una beta aperta, grazie alla quale abbiamo avuto modo di provare quella che si prospetta essere la primissima rapina del titolo. Un colpo in una banca piena di denaro, pronto per essere rubato. Tuttavia, se i veterani pensano che questa si rivelerà una missione semplice, sbagliano di grosso: Payday 3 nasconde sempre dinamiche uniche e inedite, che permettono ai giocatori di scoprire nuovi modi per completare un colpo.

Primo colpo

Dopo aver scelto l’equipaggiamento da portare in campo, la missione ci proietta proprio di fronte alla banca, senza metterci a disposizione alcuna mappa per poter pianificare una strategia. Questo ci ha fatto un po’ storcere il caso, in quanto l’organizzazione prima della missione è sempre un passo fondamentale del colpo, e permette agli utenti di scegliere la miglior tattica per procedere. Non è chiaro se potremo consultare delle mappe prima di entrare in partita all’interno della versione completa, ma fortunatamente non ci resta ancora molto prima di poterlo scoprire.

Chi ha già giocato il precedente capitolo ricorderà che ogni missione comincia senza la maschera indossata, e lo stesso vale per Payday 3. In questo caso, tuttavia, ci viene fornita un pizzico di libertà in più per esplorare la mappa e identificare guardie, sistemi di sicurezza o eventuali punti per entrare in banca senza essere scoperti. Ma è proprio su questo che il titolo di Starbreeze si preannuncia interessante.

Ogni volta che si gioca la missione si può tentare un percorso differente e soluzioni diverse. Possiamo decidere di entrare a capofitto dall’ingresso principale, far fuori le guardie e cominciare a prendere ostaggi, optando quindi per combattere le orde di poliziotti e militari che giungeranno sul posto nei minuti a venire.

Payday 3

In alternativa, ci si può organizzare con i membri della squadra per preferire un approccio più stealth e silenzioso, ma richiede un livello di concentrazione e coordinazione decisamente superiore. Tuttavia, riuscire a compiere un colpo senza allertare le guardie dovrebbe essere possibile, ma è molto difficile dati gli imprevisti che possono verificarsi in ogni momento. Rispetto al precedente capitolo, infatti, Payday 3 sembrerebbe nascondere dinamiche abbastanza inaspettate, cui i giocatori dovranno reagire con prontezza al fine di risolvere il colpo nel migliore dei modi ed evitare perdite di denaro.

Un gunplay rinnovato e migliorato

Il sistema di combattimento di Payday 3 non viene aggiornato con particolari novità o introduzioni rispetto al precedente capitolo – almeno da quanto abbiamo avuto di vedere dalla beta aperta – ma si limita a migliorare quanto fatto anni fa con una serie di migliorie minori e smussature. Questo si è tradotto in un gunplay decisamente più preciso e generalmente molto apprezzabile, specialmente nelle animazioni e nel bilanciamento delle armi. Perché si, fa il suo ritorno la possibilità di acquistare nuovi fucili o modifiche per essi, che ne alternano e migliorano l’utilizzo. 

Su questo punto va detto che Starbreeze non si è sbilanciata nel fornire dettagli accurati con statistiche e altri valori, come si sarebbe visto su un qualsiasi Call of Duty. Al contrario, tutto il processo di modifica delle armi si rivela molto comprensibile e per nulla complicato, sebbene comprendiamo che una fetta di utenza avrebbe preferito leggere statistiche esatte.

Payday 3

Siamo meno convinti sul versante grafico dato che molti modelli, tra cui quelli dei personaggi stessi, e i riflessi non sembrano sempre al passo con i tempi e palesano una datazione piuttosto avanzata nello sviluppo. Ci sono piaciuti invece gli effetti particellari, l’illuminazione globale e in parte anche l’occlusione ambientale, che al contrario sono decisamente più convincenti.

Apriamo un’altra parantesi, per noi fondamentale: la colonna sonora di Payday 3 è decisamente perfetta per la tipologia di esperienza che si prova. Non usiamo questa definizione impropriamente, e chi ha amato la soundtrack dei primi due capitoli capisce a cosa ci riferiamo. Come nei precedenti titoli, anche il terzo presenta brani carichi di musica elettronica in stile John Wick che rendono gli scontri sempre fantastici da giocare, così come sono capaci di far assaporare la tensione di un approccio più silenzioso, dove ogni errore può essere fatale. Anche stavolta, Starbreeze ha fatto centro scegliendo di non far cambiare strada al sound design della serie ma continuando sulla rotta più sensata.

Payday 3

Pare piuttosto evidente che Payday 3, allo stato in cui si è presentato nella beta aperta, è riuscito a convincerci pienamente, tanto da portarci a contare i giorni che ci separano dal rilascio. In ogni caso, restiamo un po’ timorosi per il dayone, fissato al 21 settembre 2023, dato che la beta è stata travagliata da molti problemi tecnici relativi ai server e menu di gioco. Considerando che il titolo sarà disponibile al lancio anche su Game Pass, speriamo vivamente di non dover attendere lunghe file per poter giocare, sebbene in parte saremmo felici di sapere che tanti utenti sono curiosi di provare l’opera di Starbreeze. Dopotutto, dopo dieci anni di attesa, è anche lecito non riuscire più ad aspettare.

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Contributor
Sono Lorenzo, UX/UI Designer di professione e recensore per passione. Con un amore profondo per le serie di Metal Gear e The Legend of Zelda, da sempre esploro il mondo dei videogiochi cercando di capire cosa rende ogni titolo unico. Oggi sono piantato su Call of Duty e Super Smash Bros., ma non perdo occasione per giocare classici come Super Metroid o Syphon Filter. Scrivo recensioni con uno sguardo critico, ma sempre con la stessa curiosità che mi accompagna da quando ho iniziato a giocare.