Of Bird and Cage – Recensione, un album metal trasformato in videogame

Ecco la nostra recensione del gioco Of Bird and Cage, una particolare trasposizione videoludica di un album heavy metal, ma qual è il risultato?

Valentina Valzania
Di Valentina Valzania Recensioni Lettura da 7 minuti
5
Of Bird and Cage

Immaginate di avere un’idea geniale: decidere di presentare un album di musica metal in un modo originale e d’impatto. Sfruttando le potenzialità di un gioco d’azione, la proposta di Of Bird and Cage è di riuscire a incarnare perfettamente il mood di un prodotto artistico che vede il contributo di Guns N’ Roses, Within Temptation, Evanescence, Asking Alexandria, Kamelot, Gunned Down Horses e molti altri. Immaginate di avere un background così unico e interessante, ma di non riuscire a sfruttarlo al meglio, finendo per realizzare un videogame molto sotto la media, con dinamiche fastidiose e profondamente ripetitive, ma con un potenziale di fondo che spinge i giocatori a tentare il tutto per tutto pur di godersi l’esperienza. Ecco, la nostra recensione di Of Bird and Cage cercherà di rappresentare la frustrazione data dall’aver vissuto questo titolo, coscienti che sarebbe potuto essere qualcosa di molto più bello anche solo pensando alla splendida colonna sonora che lo accompagna ininterrottamente per tutta la sua durata. L’opera firmata All in! Games ha indubbiamente dei punti d’interesse di altissimo valore, ma ha il grande difetto di essersi preso troppo sul serio, finendo per dimenticare l’importanza dell’intrattenimento all’interno di un gioco. Ora vi spiegheremo il perché.

Essere pretenziosi a discapito del gameplay

Ci siamo approcciati a questo videogioco su PC moderatamente incuriositi, dopo averne visto il trailer e apprezzato il messaggio. Non ci aspettavamo qualcosa di particolarmente complicato o con dei risvolti unici, e fin dall’inizio eravamo a conoscenza della durata di circa due ore di questa esperienza: sicuramente nulla di particolarmente longevo, ma in due ore si possono raccontare grandi storie anche e soprattutto nei titoli indie (sì, parliamo proprio di te Last Day of June). Avevamo voglia di provare un’esperienza emozionante e travolgente seppur diversa dal solito, e proprio quell’essere diverso ci ha fatti abbandonare all’intrigo e al volerci lasciar stupire. Purtroppo però la nostra recensione di Of Bird and Cage non sarà piena di impressioni positive e osservazioni allettanti, bensì di dubbi e di domande sul perché di determinate scelte attuate nel gameplay e non solo.

Of Bird and Cage

Ma cominciamo dal principio della nostra run caotica di Of Bird and Cage, come la logica ci consiglia. Il primo impatto è stato piuttosto piacevole, la grafica e l’ambientazione, le scritte luminose nell’aria a rappresentare i pensieri della nostra protagonista: l’impressione è stata quella di un titolo indie dal potenziale umano abbastanza importante. Al principio del titolo, la musica metal ancora non è protagonista della narrazione, ci teniamo a precisarlo. Ci si presenta l’infanzia della ragazza di cui seguiremo le vicende nelle due successive ore: un padre alcolizzato e una madre che dobbiamo cercare di proteggere dai soprusi dell’uomo attraverso quick time event. Fin qui tutto nella norma, primi minuti standard e il quick time event sembra abbastanza calibrato. Poi… la catastrofe, o almeno il suo inizio.

La trama, che pensavamo drammatica e minimamente presentata in modo esplicativo, fa un balzo temporale gigante. La ragazza è una cameriera assuefatta da una droga locale pesantissima, il primo luogo che possiamo visitare è un bar dove chiederemo di farci suonare e in cui incontrare uno spacciatore di fiducia. L’unica cosa che possiamo fare è convincere un tizio dall’aspetto macabro a far partire il nostro disco. Comincia ufficialmente la colonna sonora di Of Bird and Cage che non smetterà mai per l’intera durata dell’esperienza: una delle poche scelte che abbiamo apprezzato realmente. Dato che uno degli scopi principali è proprio presentare le canzoni metal dell’omonimo prodotto musicale, ci è sembrato più che logico.

Of Bird and Cage

Ma se la grafica e la prima ambientazione ci avevano vagamento incuriositi, ben presto le dinamiche di gameplay hanno cominciato a mostrarci il vero volto del videogioco. Caotico, incomprensibile, trama al limite del superficiale e soprattutto con ogni singola azione che va svolta entro un limite (discutibile) di tempo. Sorpassati quei secondi o quei minuti a disposizione la trama proseguirà inesorabile, senza grandi cambiamenti. Unica differenza? Il gioco ci avverte che abbiamo fallito, tutto qui. Ci piacerebbe dire che Of Bird and Cage cerca di proporre almeno un’altra tipologia d’azione, ma non è così. Ciò che si affianca a missioni (stupidissime) a tempo, è qualche momento di pura follia in cui si dovrà picchiare l’avversario, il tutto con comandi scomodi e imprecisi. Più passano i minuti, meno il mondo circostante è curato e questo si sente in un prodotto che non spicca già per la propria qualità.

La narrazione rasenta veramente livelli molto bassi, quasi imbarazzanti e purtroppo non si riesce a creare minimamente empatia con nessuno dei personaggi, tutti caratterizzati in modo molto stereotipato e vago. In buona sostanza l’elemento musicale (eccezionale e veramente profondo) non è stato sorretto quasi per nulla da nessun aspetto tecnico, se non dalla grafica che in qualche modo ci ha ricordato lo stile di Life is Strange, titolo con cui condivide ben poco a livello artistico. Purtroppo è un prodotto frettoloso, in cui l’intrattenimento manca in modo spiccato e praticamente l’esperienza di per sé è quasi non giocabile. Vi consigliamo questa videogame firmato All in! Games che uscirà ufficialmente il 20 di maggio? Purtroppo (ci dispiace dirlo) ma no: tanto potenziale attuato nel peggiore dei modi. Si sarebbero potute pensare dinamiche di gameplay molto più interessanti, ideare un mondo di gioco molto meno trascurabile, evitare di ripetere le stesse azioni per due ore di gioco.

Of Bird and Cage
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Voto 5
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