C’era una volta No Man’s Sky: un’intera galassia a nostra disposizione e ogni mondo diverso da quello precedente. L’esplorazione, nella sua definizione assoluta. Tutti ricordiamo come andò a finire, e questa recensione non vuole in nessun modo andare ad analizzare le incomprensioni da cui nacque uno dei più rumorosi scandali della storia moderna dei videogiochi. L’unica cosa che conta, due anni dopo quella fatidica estate del 2016, è come Hello Games sia riuscita a portare a compimento la propria visione originale dell’opera. Travolto dalle ripercussioni del lancio iniziale, il piccolo team non si è dato per vinto, si è rimboccato le maniche e, versando una buona quantità di sudore, ha pubblicato tre importanti espansioni. Vero, gli aggiornamenti Fondazione, Path Finder e Ascesa dell’Atlante non riuscirono del tutto a convincere i fan, ma è doveroso considerarli estremamente preziosi, poiché hanno saputo indicare a Hello Games la giusta via da seguire.
Il nuovo update Next è il più ambizioso mai realizzato da Sean Murray e dal suo staff, una conversione completa del gioco che vede rivoluzionato il sistema di risorse, quello delle basi e quello dei mercantili. Cominciando una nuova partita, i giocatori veterani potranno riconoscere subito alcune consistenti differenze. Il mondo sembra più curato e le bizzarre creazioni dell’algoritmo procedurale appaiono più definite. La prima impressione è quella che conta: devo ammettere che per un istante ho creduto di avere di fronte una remastered o addirittura un remake della prima versione, uscita nel 2016. Dopo alcuni istanti di puro stupore, rompo gli indugi e apro il menù, provando una sensazione di accesa familiarità grazie all’interfaccia che non ha subito particolari modifiche con l’arrivo di Next. L’intero sistema di risorse è stato ripensato da zero, con la classica tavola degli elementi protagonista di una piccola rivoluzione. L’elemento più comune, il ferro, lascia il posto alla polvere di ferrite, svaniscono il plutonio e lo zinco, mentre nuovi elementi, come il diidrogeno, sono ora fondamentali per alimentare il supporto vitale della tuta e i motori della nave.
Una conversione del sistema di risorse era necessario per donare ai singoli elementi una maggiore profondità rispetto al passato. Il numero di materiali è stato ridotto, ma ognuno di essi possiede più di uno stato chimico. Utilizzando il nuovo Raffinatore Portatile possiamo sintetizzare da un singolo elemento una varietà di nuove risorse. Volendo fare un esempio, inserendo la polvere di ferrite nel Raffinatore riceveremo ferrite pura, che a sua volta produrrà ferrite magnetizzata. Tra le novità è utile menzionare il Manipolatore di Terreno, un potenziamento del multi-tool risalente all’espansione Ascesa dell’Atlante che trova il suo coronamento in Next. Questo strumento è in grado di scavare profonde gallerie o livellare la superficie planetaria in base alle nostre preferenze, un fidato compagno per la costruzione delle nuove basi.
In Next è possibile erigere strutture su qualsiasi superficie e non in punti prestabiliti come succedeva in passato. Hello Games ha voluto fare le cose in grande, aggiungendo la possibilità di realizzare un’intera base all’interno del mercantile, con decine e decine di stanze, oggetti e decorazioni per abbellire l’ammiraglia della nostra flotta. Con l’espansione fanno il loro debutto le fregate, navi più piccole al seguito del mercantile a cui i giocatori possono assegnare missioni nei sistemi planetari limitrofi, nel tentativo di raccogliere inestimabili reliquie o pregiate materie prime. Tutto ciò sembra straordinario considerando lo stato in cui il gioco versava appena prima dell’aggiornamento, eppure la profonda trasformazione vissuta da No Man’s Sky avrebbe avuto un sapore agrodolce se fosse mancata la funzionalità più attesa, quella che permette di vivere tutte le sue novità insieme a qualcun altro.
Come funziona la co-op di No Man’s Sky Next? Dal menù principale è possibile selezionare tre diverse opzioni, la prima riguarda il single player tradizionale mentre la seconda ci consente di partecipare alla partita di un amico. La terza ci catapulta nell’avventura di uno sconosciuto, il modo più semplice e veloce per farsi nuove amicizie. Avendo selezionato una delle due modalità cooperative, ci troveremo teletrasportati nel sistema planetario del nostro alleato e potremo raggiungerlo in fretta grazie a un’appariscente icona che segnalerà in ogni momento la sua posizione. Le attività di gruppo comprendono la costruzione, il crafting, l’esplorazione e il combattimento, eppure rimangono separate le missioni e gli obiettivi di ciascun giocatore. Next introduce la visuale in terza persona e un editor del personaggio estremamente profondo, tutti ingredienti perfetti per alimentare la voglia di foto e selfie.
Purtroppo, avere un compagno che venga in nostro soccorso può rivelarsi cruciale in più di un’occasione, principalmente a causa dei numerosi problemi che affliggono il gioco in questi giorni di post-release. Dal punto di vista tecnico emergono quelli che sono i limiti di uno studio di sviluppo dalle modeste dimensioni: i bug, i glitch e i crash sono una amara routine, per non parlare della corruzione dei salvataggi che ha colpito migliaia di utenti. Hello Games ha però dimostrato una prontezza invidiabile nell’intervenire sulle difficoltà tecniche di cui soffre il gioco, e a breve i bug non saranno più così presenti. I salvataggi dei giocatori sono stati già ripristinati e una serie di novità sono attese per il futuro, come l’introduzione degli eventi settimanali e delle missioni community, focalizzate sulla cooperazione.
Hello Games gode definitivamente della fiducia di tutti. Il più importante merito dell’aggiornamento Next è quello di aver saputo riabilitare, una volta per tutte, la credibilità dello studio. Attraverso i suoi panorami, i suoi silenzi e i suoi curiosi abitanti, l’universo di No Man’s Sky consegna un importante messaggio nelle mani del giocatore: il viaggio è più importante della destinazione. L’universo è uno sconfinato oceano di misteri, un’oscura volta costellata da luci brillanti che osserviamo con stupore da lontano, costretti dai nostri legami terreni a immaginare dettagli che non possono essere catturati da un obiettivo, o dall’analisi dei segnali radio che ci arrivano dal cosmo. Motore di mille immaginari, incubatore per migliaia di razze aliene, tecnologie avanzatissime, imperi intergalattici e misteri profondi come l’oscurità dello spazio profondo: di questa materia è fatto No Man’s Sky, universo vivo e cangiante, un ibrido tra survival e simulatore spaziale capace di esaltare l’esplorazione come mai è stato fatto in precedenza. Grazie alla pletora, potenzialmente infinita, di pianeti esplorabili nel titolo, peregriniamo di pianeta in pianeta senza soluzione di continuità, di vita in vita, di nuova esperienza in nuova esperienza. Si configura una vera e propria mappa interstellare che intreccia vita ed esplorazione, ardore di scoperta e curiosità nell’intraprendere una nuova esistenza. Non è, in fondo, uno dei desideri più intimi e segreti di tutti gli esseri umani, dalla notte dei tempi ad oggi?