Netflix The Defenders Recensione

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor News Lettura da 4 minuti

Netflix ha certamente alzato l’asticella dello standard televisivo internazionale: ormai sono davvero poche le case di produzione che possono vantare il lusso di star dietro al colosso americano. Dalla comparsa di Daredevil, il mondo delle serie TV di stampo Marvel, ha certamente mostrato come il cinema possa essere un prologo a qualcosa di addirittura più grande. Altre storie, altri eroi, hanno intrattenuto i nostri cuori, ed era chiaro che prima o poi vivendo nella stessa città si sarebbero incontrati. The Defenders è l’ultima fatica di una produzione che cerca di creare un mondo persistente, nel quale se un personaggio compie un’azione che influenza la città, tutti gli altri subiranno le conseguenze anche nelle loro “vicende personali”.

Conoscersi, Incontrarsi, Scontrarsi

I nostri eroi vivono le loro vite in maniera distinta: nessuno di loro si era mai incontrato prima, nessuno di loro si fida dell’altro. Quello che è certo, è che tutti e quattro i nostri protagonisti, che sono Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox), Jessica Jones (Kyrsten Ritter), Luke Cage (Mike Colter) e Danny Rand/ Iron Fist (Finn Jones), capiscono che l’unione fa la forza. Il team di eroi della strada colpisce per l’impatto emotivo che si crea nella serie: se da un lato la trama della stagione è davvero ben strutturata, con un ritmo anche abbastanza incalzante nelle prime quattro puntate da me visionate, dall’altro non dobbiamo dimenticare che ognuno dei protagonisti ha una sua storia personale che prosegue, che li spinge a comportarsi in un modo che spesso porta allo scontro con gli altri membri della “squadra”. La coerenza degli attori e i fili conduttori delle trame che vanno dipanandosi episodio dopo episodio non delude affatto, permettendo allo spettatore che ha visto tutte le stagioni precedenti di non perdersi nessuna sfumatura del carattere dei singoli personaggi. Questo nel frattempo, accompagnando lo spettatore “novello” (che magari non ha visto una o due serie precedenti) a questa unione “forzata”. La presenza di nuovi personaggi come Alexandra, interpretata da una spettacolare Sigourney Weaver, conferisce quel tocco di originalità e solennità che la serie merita, evidenziando come le star del grande schermo possano effettivamente dare un valido contributo ad una serie televisiva, andando a rendere un prodotto ancora più grande di quanto già non fosse.

Difendendoci

The Defenders è un prodotto originale, una scommessa che per ora sembra vinta (vi ricordo che stiamo parlando dei primi quattro episodi e che mancano quattro puntate che non ho avuto occasione di vedere). La serie è un prodotto vincente e secondo me anche superiore a molti film Marvel visti al cinema: il motivo è che mentre i grandi film puntando ad effetti speciali mirabolanti e azioni su scala mondiale, qui tutto è a misura d’uomo, non mancano le scene d’azione e gli effetti speciali ma sono molti meno, in favore di dialoghi ben scritti e magistralmente recitati dagli attori, per altro azzeccatissimi nei loro ruoli. Credo che The Defenders rappresenti la risposta più giusta e coerente che il piccolo schermo potesse dare a The Avengers e che, forse, è andato anche oltre. Attendo con ansia di scoprire insieme a voi il finale di stagione, appuntamento il prossimo 18 agosto solo su Netflix.

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.