Neil Druckmann si è ispirato alla narrazione in stile soulslike

Neil Druckman, co-presidente di Naughty Dog, si è recentemente mostrato piuttosto interessato allo storytelling di Elden Ring. Parliamone.

Daniele Ferraro
Di Daniele Ferraro News Lettura da 2 minuti

Tra le cose più belle della realtà videoludica c’è sempre vedere come chi ci lavora è, prima che un professionista del settore, un appassionato di videogiochi ed è quello che spesso trasuda dalle interviste fatte a personalità importanti dell’ambiente. Questa volta è stato Neil Druckman, co-presidente di Naughty Dog, a far trasparire durante un’intervista al The Washington Post la sua passione per il videogioco parlando di quanto sia attratto dalla particolare narrazione di Elden Ring.

Naughty Dog e FromSoftware vivono da sempre lo storytelling agli antipodi; se l’azienda sviluppatrice di The Last of Us si concentra da sempre su una narraziona fluida e ben chiara delle proprie trame, nei Souls questo è quasi sempre mancato in favore di un’esperienza più incentrata sul giocatore e sul gameplay, molti importanti pezzi di storia sono spesso intuibili esclusivamente interagendo con l’ambiente a noi circostante rendendoli forse, a volte, addirittura di difficile comprensione.
elden-ring-Preso atto di come sia effettivamente impossibile determinare se esiste un modo migliore di raccontare la propria storia è sicuramente innegabile che entrambe le software house sono in grado di affascinare il giocatore con i loro prodotti di altissima qualità. Come già detto anche lo stesso Neil Druckman ha subito il fascino dell’ultima IP di FromSoftware e sembra che prima o poi voglia provare qualcosa di simile anche su un gioco da lui prodotto.

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Appassionato a qualunque sfaccettatura della cultura pop si avvicina al mondo dei videogiochi con il Game Boy Advance. Cresciuto catturando centinaia di Pokémon e risolvendo tutti gli enigmi affrontati dal Professor Layton ha poi fatto di quella passione una delle sue ragioni di vita.