Vede finalmente la luce il colosso media Disney-Fox: dopo mesi di trattative e di speculazioni degli investitori e del pubblico, nelle prime ore del 20 Marzo si è finalmente concluso l’accordo di acquisizione della 20st Century Fox per la cifra faraonica di 71 miliardi di dollari (in euro poco più di 62 miliardi). Disney, che già prima di questa operazione era il più grande conglomerato mediatico al mondo, controllerà gli studi cinematografici e televisivi targati Fox, i canali via cavo, National Geographic e la TV indiana Star India.
Disney si unisce così ai colossi dei media che hanno deciso, sulla spinta della presenza di nuove piattaforme streaming e delle nuove tecnologie, di mettere mano su piattaforme di contenuto e di distribuzione vecchie e nuove. Una tendenza tutta americana, a cominciare dall’acquisizione da parte di AT&T(gruppo leader della pay-tv USA e dei servizi mobili) della Time Warner, prestigioso marchio possessore degli studi Warner Bros. e dei canali CNN ed HBO. Una battaglia senza quartiere per il monopolio dell’intrattenimento e dell’informazione.
Tornando alla Disney, questa è probabilmente la scommessa strategica più ambiziosa del colosso americano, non disposto a rimanere a guardare il progressivo successo delle nuove piattaforme streaming come Netflix e Amazon: non è un caso infatti che a breve Walt Disney Company lancerà il suo programma di streaming Disney+, oltre ad aver già assorbito buona parte della piattaforma Hulu e aver consolidato un servizio online legato alla ESPN.
Con questa operazione, inoltre, il conglomerato Disney mette le mani su una ricca e importante libreria di franchise, tra i quali, per citarne solo alcuni, “I Simpson”, “X-Men” e “Avatar”. Cosa ne sarà ora degli studi cinematografici, tra cui Fox Searchlight produttore di spicco di film Made in Usa? Bisognerà aspettare e vedere.