L’attore sud-coreano Lee Sun-Kyun, salito alla ribalta internazionale per aver recitato in Parasite, film che vinse un premio Oscar nel 2020, è stato ritrovato senza vita nella sua auto, nel centro di Seul.
Il 48enne era stato allontanato dalle scene a causa di una sua presunta dipendenza da sostanze stupefacenti in seguito alla realizzazione della pellicola che lo ha reso una star a livello mondiale.
Le autorità sud-coreane indagano sull’ipotesi di suicidio: l’attore aveva più volte mostrato il suo rammarico nei confronti delle accuse a lui rivolte nel corso di interviste tenutesi negli ultimi mesi.
La legge della Corea del Sud è molto severa nei confronti del consumo e vendita di sostanze stupefacenti: i cittadini dello stato asiatico rischiano dure pene anche se tali sostanze (tra le quali ovviamente rientra anche la cannabis) vengono consumate all’estero prima di un ritorno in patria.
Sun-Kyun ha fatto le seguenti dichiarazioni ad una delle sue ultime apparizioni pubbliche, in occasione della presentazione di Sleep, film fuori concorso al festival di Cannes:
“Mi scuso sinceramente per aver deluso molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole. Mi dispiace per la mia famiglia che sta sopportando un dolore così difficile in questo momento”.