Metaphor: ReFantazio Recensione, un JRPG dalle tematiche adulte

Metaphor: ReFantazio vuole portare alcune novità nel mondo degli JRPG Atlus, accompagnate da una narrazione eccellente che spinge alla riflessione: ecco la recensione!

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 7 minuti
I protagonisti del gioco.
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9 Eccellente
Metaphor: ReFantazio

Nel vasto e variegato panorama dei videogiochi, i JRPG occupano un posto speciale nel cuore degli appassionati. Questi titoli non sono semplicemente giochi, ma vere e proprie avventure che ci guidano attraverso mondi fantastici, intrecciando trame intricate e personaggi indimenticabili. Ogni nuova uscita nel genere rappresenta un’opportunità per esplorare l’ignoto e vivere esperienze che vanno ben oltre il mero intrattenimento. Negli anni recenti, l’evoluzione del genere ha portato a un’attenzione sempre maggiore alla narrazione, permettendo di esplorare temi complessi e sfide emotive.

È in questo contesto che Metaphor: ReFantazio si inserisce, proponendo un’esperienza che combina abilmente una trama profonda e con alcune meccaniche stuzzicanti. Non si tratta solo di affrontare nemici e risolvere enigmi: Metaphor infatti ci invita a riflettere, a considerare le scelte che facciamo, e le loro conseguenze nel grande schema delle cose. Questo titolo si erge come un faro di speranza in un mare di uscite spesso superficiali, cercando di elevare il genere a nuove altezze.

La struttura delle avventure nei JRPG è da sempre ben definita: ci troviamo a dover affrontare nemici, risolvere enigmi e superare prove, il tutto mentre seguiamo un percorso narrativo ricco di colpi di scena e sviluppi emotivi. Questa solida base narrativa rende le avventure non solo più coinvolgenti, ma offre anche terreno fertile per sperimentare con il gameplay, integrando elementi strategici e dinamiche di combattimento che, se gestiti bene, possono arricchire ulteriormente l’esperienza. Purtroppo però, il dinamismo del combattimento, volto a sorprendere il giocatore, finisce per risultare un po’ tedioso e ripetitivo.

Metaphor: ReFantazio si erge come un esempio di come un JRPG possa portare innovazione e profondità dal punto di vista delle tematiche.

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I protagonisti del gioco.

Un Racconto che Fa Riflettere

La narrazione di Metaphor: ReFantazio è uno dei suoi punti di forza più incisivi. L’intreccio ruota attorno a temi maturi e sfumati, portando i giocatori in un mondo in cui le ingiustizie sociali e le lotte per il potere sono all’ordine del giorno. La storia segue un giovane della tribù degli Elda, il quale si trova a dover affrontare non solo le avversità esterne, ma anche le proprie insicurezze e scelte morali. I dilemmi etici che emergono nel corso della narrazione invitano a una profonda riflessione e pongono domande cruciali sulla natura umana e sul significato delle scelte che compiamo.

L’abilità degli sceneggiatori di costruire una trama che invita a una riflessione profonda è palpabile. Ogni interazione con i personaggi secondari diventa un’occasione per esplorare storie personali che si intrecciano, rivelando segreti e conflitti interiori che arricchiscono l’esperienza complessiva. I dialoghi, ben scritti e incisivi, conferiscono a ogni personaggio una propria voce e motivazione, rendendo il mondo di gioco vibrante e credibile. In questo modo, Metaphor riesce a trasmettere messaggi forti e attuali, rendendo il suo racconto ancora più coinvolgente.

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L’esplorazione prima del combattimento.

Design Visivo che Cattura

L’aspetto visivo di Metaphor: ReFantazio è senza dubbio uno dei suoi punti di riferimento. La direzione artistica è caratterizzata da una cura maniacale per i dettagli, creando un’atmosfera che è tanto affascinante quanto immersiva. Ogni ambientazione, dai paesaggi lussureggianti ai centri urbani affollati, è concepita con una creatività sorprendente, dando vita a un mondo che invita a essere esplorato. Non si tratta solo di un contesto visivo, ma di un elemento narrativo che contribuisce a delineare l’idea del gioco e le sue tematiche centrali.

L’originalità non si limita solo ai luoghi, ma si estende anche al design dei personaggi. Ogni figura è progettata con attenzione, riflettendo le diverse culture e storie presenti nel gioco. I colori vivaci e le animazioni fluide contribuiscono a un’esperienza visiva che colpisce e coinvolge, rendendo ogni interazione e combattimento un piacere per gli occhi. In un’epoca in cui i dettagli visivi possono fare la differenza, Metaphor si distingue come un titolo che non teme di osare, dimostrando una padronanza nel creare ambienti memorabili.

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E il combat system in azione.

Meccaniche di Combattimento Familiari ma Evolute

Quando si parla del sistema di combattimento, Metaphor: ReFantazio si rifà a un modello ben conosciuto, pur apportando modifiche significative che lo rendono interessante. Sebbene le meccaniche ricordino quelle di Persona 5, il titolo introduce un nuovo sistema di Archetipi che consente ai giocatori di personalizzare i propri personaggi in modi innovativi e senza dover incastrare i protagonisti a determinate Personae. Tuttavia, il gioco prova a dare un dinamismo di combattimento con il colpo a sorpresa, ma di fatto ciò che ne esce è come già detto qualcosa di un po’ troppo tedioso e ripetitivo, purtroppo.

I combattimenti, quindi, si trasformano in un gioco di abilità e strategia, dove ogni mossa può avere conseguenze drastiche. I giocatori devono fare attenzione alle scelte effettuate, perché ogni decisione può cambiare il corso della battaglia. Le interazioni tra i membri del party e l’uso intelligente delle abilità speciali offrono un livello di coinvolgimento che mantiene alta l’attenzione. Tuttavia, nonostante l’evoluzione, la sensazione di familiarità potrebbe non soddisfare completamente coloro che cercano un approccio completamente nuovo al combattimento.

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Uno dei momenti di dialogo del gioco.

Nonostante i punti di forza, Metaphor: ReFantazio presenta anche alcuni difetti. In diverse occasioni, il gioco sembra sovraccaricare il giocatore con troppe informazioni e dinamiche da gestire, rendendo l’esperienza a tratti frustrante. La complessità di alcune missioni secondarie può apparire eccessiva, specialmente quando la narrativa principale potrebbe giovare di un ritmo più snello.

Inoltre, ci sono momenti in cui le meccaniche di gioco si sentono costrittive. Alcuni segmenti narrativi possono risultare pretestuosi, obbligando il giocatore a completare determinati obiettivi prima di poter proseguire nella storia principale. Questo porta a una sensazione di frustrazione che potrebbe minare il coinvolgimento del giocatore. Sebbene il mondo di Metaphor sia ricco e variegato, è fondamentale che il gameplay supporti l’intento narrativo piuttosto che ostacolarlo.

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Metaphor: ReFantazio
Eccellente 9
Voto 9
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Di Simone Lelli Editor in Chief
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.