Maleficent 2 Signora del male – Recensione del nuovo live action Disney

Maleficent – Signora del male è l'ultima fatica live action targata Disney: pronti a volare sulle ali di Malefica ancora una volta?

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
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Maleficent 2 Signora del male

Maleficent – Signora del male arriva nelle sale italiane dopo l’ottimo successo del primo capitolo che ha narrato le vicende di Malefica e di Aurora, la Bella Addormentata in una chiave di lettura diversa rispetto alla versione animata. Tornare nei panni della strega avrà giovato alla nostra amata Angelina Jolie? Questa volta, l’attrice statunitense non è stata l’unica donna di rilievo nel film, visto che a tenerle testa vi era infatti Michelle Pfeiffer, che al netto di un ruolo più stoico rispetto alla mobilità legata alle ali della strega, ha saputo rendere al meglio il suo personaggio. Si, sappiamo cosa state pensando: è un film Disney e tutto sommato temi come il fantasy in veste live action risulteranno sempre un pochino acerbi, privi della violenza che un mondo simil-medioevale evocherebbe; eppure siamo rimasti piacevolmente sorpresi.

Fuori dalla Brughiera

Come molti di voi ricorderanno, il precedente capitolo terminava con Aurora che finiva con l’essere incoronata da Malefica stessa (divenuta madrina della principessa) con il titolo di Regina della Brughiera, il tutto dopo aver conosciuto il bel Filippo, principe di un regno attiguo. L’impero del padre di Aurora è andato “perduto” nel senso che la monarchia è cessata ed ora il popolo si autogestisce, mentre Filippo ed Aurora meditano di convogliare a nozze. Sebbene la famiglia di Filippo veda di buon occhio Aurora, al contrario Malefica pare non sia la più gradita del regno. La Regina Igris, madre di Filippo e moglie di Re Stefano, trama qualcosa.

Ebbene, al netto di non svelarvi nulla oltre quanto fatto ora, possiamo dirvi che la trama si snocciola in maniera piuttosto lineare, con colpi di scena relativamente importanti che portano il film a compimento in maniera magistrale. Michelle Pfeiffer è un ottima antagonista, capace di farsi amare e odiare allo stesso tempo, mentre Elle Fanning nel ruolo di Aurora l’abbiamo trovata sufficientemente insipida, forse il suo personaggio è troppo morbido per il suo modo di recitare ma resta il fatto che non ci ha saputo convincerci. Marginale è il ruolo degli uomini in questa produzione al punto che il Principe Filippo, interpretato da Harris Dickinson, è quasi del tutto inutile ai fini della trama, il che badate non è un male, diciamo che è un film che mette in prima fila le donne, seguendo il trend del “girl power” che Disney ormai sembra aver sposato appieno. Cosa dire circa Angelina Jolie? Fredda e dolce, riflessiva ed impulsiva: in una parola perfetta nel suo ruolo.

Signora del male o del bene

Non ci ha convito molto il titolo del film, Maleficent – Signora del male, in quanto di malvagio in questa versione di Malefica non c’è veramente nulla e sinceramente ci è sembrata una forzatura che comunica in modo sbagliato il personaggio in questione; certo, nel cartone originale Malefica è probabilmente uno dei cattivi più articolati del mondo Disney, al punto che lei stessa si dispera dicendo “sono una vergogna per le forze del male”, quasi a vantarsi dell’Elite di cui si sente parte mentre qui la strega è più madre che cattiva: si preoccupa per Aurora, fa quanto le è possibile per vederla felice a tutti i costi, proprio come farebbe qualsiasi mamma.

Insomma, al netto di un titolo che non rende giustizia al personaggio, nel complesso il film risulta godibile e potrebbe lasciare spazio anche a un terzo capitolo. Costumi e scenari si sono rivelati davvero all’avanguardia mentre il mondo che si muove intorno ai protagonisti appare più vivo di quanto si pensi, chiaro segno della cura certosina posta in ogni più piccolo dettaglio. Non ci hanno fatto impazzire la battaglia o le scene di combattimento che risultano sempre prive di quella cattiveria e quel tanto temuto sangue che non si possono mostrare nelle produzioni Disney, il che lascia un po’ una sensazione di distorsione: sebbene il film pare sia pensato per i ragazzi, i temi e le scene trattate sono più adulti di quanto ci si potrebbe immaginare ed ecco che manca quella sensazione di realismo in determinati momenti.

Maleficent 2 Signora del male
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Voto 7
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.