A breve distanza dal sequestro delle sale Esports e LAN in Italia, di cui sono uscite notizie nella giornata di ieri, sabato 30 aprile 2022, è arrivato un nuovo sviluppo: il gruppo Led sembrerebbe avere intenzione di introdurre PC e console nelle proprie sale da gioco.
Led è il gruppo dal quale è partito l’esposto che ha fatto scattare la disposizione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato. In seguito all’esposto all’ADM Lombardia è arrivato un interpello da parte dell’amministratore delegato di Led Sergio Milanesi. Quest’ultimo gestisce sale con “apparecchi a moneta che consentono vincite in denaro“, e vorrebbe introdurre nelle sue sale la possibilità di giocare competitivamente tramite circuito eSport e sport elettronici.
L’interpello del contribuente è stato introdotto dall’art. 11 della Legge n. 212/2000, e regolamentato dal D.M. n.209/2001, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156, nella forma dell’Interpello Ordinario attivabile in relazione a qualsiasi disposizione di legge che si presenti obiettivamente incerta nella sua applicazione, per avere chiarimenti in merito alle attività che se ritenute lecite, anche noi vorremmo introdurre nelle nostre sale giochi.
Il termine previsto dalla normativa per la risposta è di 90 giorni, qualora non sia possibile fornire risposta sulla base dei documenti allegati all’istanza, la Direzione destinataria della stessa può richiedere, usa sola volta, l’integrazione della documentazione presentata dall’istante.
La replica che riceveremo al nostro Interpello, chiarirà le norme applicabili e se queste attività sono leciti e si possono svolgere senza necessità di certificazione delle strumentazioni utilizzate.
Nell’esposto presentato da Sergio Milanesi nella giornata di ieri si sottolineava il problema legato al fatto che, nelle specifiche sale LAN ed Esports, sarebbe possibile svolgere diverse attività senza vincere denaro e senza l’utilizzo di gettoni, e ciò verrebbe considerata competizione scorretta. L’altra accusa posta nell’esposto era legata al fatto che le attività dedicate all’Esports installano solo semplici console e PC, rimanendo prive di controllo e regolamentazione.
I documenti ufficiali del nuovo interpello di Led sono stati resi noti da poco.