Spaventosa anche per gli adulti, la pubblicità del film It – Capitolo due caratterizzata dalla voce e dalla risata del più famoso clown dell’horror più famoso del cinema, è stata mandata in riproduzione nel mese di agosto durante gli inserti pubblicitari della piattaforma di streaming musicale Spotify. Il problema è sorto nel momento in cui lo spot è stato riprodotto durante una playlist di ninna nanne dedicata ai bambini, nonostante tale contenuto fosse stato catalogato come non adatto ai bambini.
L’ASA – Advertising Standards Authority – ha immediatamente dichiarato che la Warner Bros avrebbe dovuto prendere provvedimenti per far sì che incidenti simili non accadessero.
Nel frattempo Spotify non ha voluto rispondere alle domande della BBC riguardo all’incidente, ma i responsabili delle pubblicità del Regno Unito hanno affermato che la piattaforma non pensava che la playlist in questione fosse destinata ai bambini.
Chris Cooke, amministratore delegato della CMU Insight, ha dichiarato:
Una piattaforma streaming sempre più utilizzata come Spotify, deve abituarsi ad affrontare ogni giorno sfide come queste. È sicuramente ragionevole pensare che la tecnologia pubblicitaria debba tenere gli annunci non idonei lontani dalle playlist rivolte ai bambini. Detto questo, stanno già lavorando per lanciare una sezione specifica per i bambini utilizzabile dagli utenti premuim. Il prossimo passo da fare sarà rendere questa modalità disponibile anche agli utenti che utilizzano il servizio gratuito ovvero i diretti destinatari delle pubblicità.
La playlist in questione era intitolata “Classical Lullabies” ed era stata messa a disposizione da Spotify stesso. Molti titoli includevano frasi come: Children’s Music, For Children English e Nursery Tunes ed è per questo che l’ASA ha ritenuto che la raccolta fosse destinata ai bambini, nonostante la precedente smentita di Spotify.
La Warner Bros ha nuovamente affermato che il target di destinazione dell’annuncio pubblicitario contenente la voce di Pennywise era compreso tra i 18 ed i 44 anni ma poiché ciò non ha impedito ai bambini di ascoltarlo è stato dichiarato inadatto.
L’ASA non ha il potere di sanzionare, ma pretenderà che i trasgressori gli forniscano il futuro materiale pubblicitario in anteprima per essere controllato prima dell’utilizzo.