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La legge aiuta finalmente i produttori di videogiochi italiani

Buone notizie per tutti i fan dei videogiochi. Come siamo a conoscenza riuscire a produrre un videogame in italia era un’utopia, almeno fino a qualche giorno fa. Infatti, quasi inaspettatamente, è stata approvata una legge di riforma del cinema e dell’audiovisivo. 

videogiochi-01Così AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) ha parlato di tutta la vicenda:

AESVI, l’Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi, esprime piena soddisfazione e apprezzamento per l’approvazione definitiva della legge di riforma del cinema e dell’audiovisivo avvenuta questa mattina alla Camera dei Deputati. La legge estende il meccanismo del tax credit, già previsto per il settore del cinema, anche alla produzione e alla distribuzione di videogiochi prodotti in Italia. Si tratta di una misura che il settore attendeva da diversi anni e che ci si augura potrà contribuire in modo sostanziale allo sviluppo dell’industria dei videogiochi su base nazionale, riducendo il gap con i paesi che più hanno investito nel settore come Francia e Gran Bretagna. La legge, promossa dal Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, include i videogiochi nel novero delle opere che possono beneficiare dell’agevolazione fiscale e istituisce un Fondo per lo Sviluppo degli Investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo, con una dotazione di almeno 400 milioni  di euro all’anno, per coprire una serie di misure di sostegno finanziario a favore del settore cinematografico e audiovisivo, per promuovere le attività di internazionalizzazione del settore e per sviluppare la cultura cinematografica e audiovisiva in Italia. La legge prevede l’introduzione di quattro diversi tipi di crediti d’imposta, in misura tra il 15 ed il 30%, per imprese di produzione, distribuzione, imprese nazionali di produzione esecutiva e post-produzione, ed imprese e trust che investono nel settore. Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, bisognerà attendere l’emanazione dei necessari decreti attuativi da parte del Ministero dei Beni Culturali, che definiranno le modalità di erogazione dei crediti d’imposta.

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Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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