La Cina adotta regole “ferree” per combattere la dipendenza da videogiochi

La Cina, per contrastare l'elevata dipendenza da videogiochi, ha rilasciato nuove regole restrittive per gli utenti di età inferiore ai 18 anni.

Luca Di Blasi
Di Luca Di Blasi News Lettura da 1 minuti

Nei giorni scorsi il governo cinese ha rilasciato nuove regole volte a frenare la dipendenza da videogiochi tra i giovani, un problema che gli alti funzionari ritengono sia la causa di un aumento della miopia e della scarsa prestazione accademica in un’ampia fascia della società. Il nuovo regolamento, annunciato martedì dalla National Press and Publication Administration, vieta agli utenti di età inferiore ai 18 anni di giocare tra le 22:00 e le 8:00, non potendo giocare più di 90 minuti nei giorni feriali e tre ore nei fine settimana e nei giorni festivi. Le nuove limitazioni rappresentano l’ultimo tentativo del governo per contrastare tale dipendenza e frenare l’industria del gaming online cinese, una delle più grandi del mondo, che genera oltre $33 miliardi di entrate annue, attirando centinaia di milioni di utenti.

La National Press and Publication Administration ha dichiarato che i minori saranno tenuti a utilizzare nomi reali e numeri di identificazione una volta effettuato l’accesso per giocare. Le limitazioni si estendono anche per gli acquisti in game tramite app, come armi virtuali, vestiti e animali domestici. Questi saranno limitati dai $28 ai $57 al mese, a seconda dell’età.

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Laureato in Ingegneria Civile e Ambientale presso l'Università degli Studi di Catania. Da sempre appassionato di cinema, videogames e tutto quello che concerne il mondo tecnologico; smartphone, gadget e tanto altro. Fan del MCU e "divoratore" di serie TV.