Koira Recensione: storia di un’amicizia in musica firmata

L'amicizia può trasformare un incubo in una meravigliosa avventura. Ecco la recensione di Koira che ci farà immergere in un mondo estremamente particolare e artistico.

Sara Pandolfi
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Sara Pandolfi
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande...
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Recensioni
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Koira
7.5 Buono
Koira

Abbiamo imparato a conoscere l’editore Don’t Nod grazie ai suoi titoli ricchi di dialoghi e di emozioni: pensiamo a Life is Strange, ma anche al più recente Banishers. Con Koira, il nuovo progetto sviluppato dal piccolo e indipendente Studio Tolima, abbiamo capito che non servono per forza le parole per emozionare. Koira è un titolo piccolo e delicato con motivo di essere tale: un viaggio fatto di tenerezza nel quale ci vogliamo imbarcare con entusiasmo e un pizzico di nostalgia. Con una struttura in due dimensioni e uno stile artistico delicato come il pennello di un pittore, vogliamo descrivervi meglio Koira, valutato da noi nella sua versione Steam, disponibile sia per PC sia per MAC.

In viaggio verso “casa”

Come dicevamo in apertura di recensione, Koira è un titolo che non necessita di parole, nemmeno una. Impersoniamo un semplice personaggio umanoide con orecchie simili a quelle di un gatto che, per ragioni a noi sconosciute, si ritrova a vagare in un deserto fatto di neve, foreste e grotte. Un ambiente naturale impervio e sconfinato con, in lontananza, il miraggio della propria casa, ove sentirsi finalmente al sicuro. Il nostro protagonista (ovviamente) senza nome non sarà da solo nella sua avventura. Dopo i primi minuti di gioco faremo infatti amicizia con un cagnolino dotato di un grande potere: quello di fare luce negli angoli più oscuri e impervi del mondo di gioco, permettendoci di avanzare.

Il cammino dei due protagonisti non sarà privo di ostacoli: una misteriosa figura si aggira nell’ombra e semina trappole lungo il percorso che, abilmente, i nostri dovranno evitare. Poche altre saranno le interazioni nel corso dell’avventura: gli animali che abitano questa natura sconfinata saranno infatti nucleo degli enigmi ma anche i nostri più importanti alleati.

Koira è un titolo che, narrativamente, viaggia su una base sicura: parlare senza usare parole, ma facendo parlare immagini e sensazioni. Si tratta di un tipo di approccio che, giustamente, non può piacere a tutti, ma d’altra parte non si può negare che il team di sviluppo abbia saputo dare vita ad una narrazione che non ha bisogno di essere spinta, ma che procede con la sua lenta naturalezza.

Un’amicizia oltre l’ostacolo

Fulcro del gameplay di Koira è senza alcun dubbio la struttura lineare del percorso e gli enigmi posti nel corso di questo: il nostro personaggio viaggia, come ci insegnano i platform, verso destra in un mondo a due dimensioni artistiche con possibilità di muoversi in ogni direzione.

Il nostro cammino, che vedrà il paesaggio mutare man mano, sarà costellato di piccoli enigmi e minigiochi: nulla di particolarmente ostico, anzi, ma piuttosto ripetitivi e spesso non ben comprensibili, anche se quasi mai obbligatori. Tra i giochi più simpatici troviamo sicuramente quelli che vedono affinarsi in rapporto tra i due personaggi protagonisti: tra un gioco e un dispetto, il rapporto tra i due crescerà esponenzialmente e finiremo per sentire anche noi giocatori un certo coinvolgimento dolce come pochi.

Si tratta, insomma, di un titolo che vede il gameplay decisamente in secondo piano: soffermarci sulla profondità e complessità di quest’ultimo significherebbe non aver compreso l’esperienza offertaci.

Lo stile delicato e intimo

Grande protagonista del gioco, più che la coppia di eroi stessa, è lo stile artistico: siamo di fronte ad una narrazione che procede su colori delicati e su una colonna sonora estremamente soddisfacente. Il ritmo di gioco si muove con la musica, delicata e dolce, ma anche incalzante e ansiogena. Percepiamo con il cambiare della musica il mutamento delle emozioni provate dal personaggio, che passa rapidamente dalla spensieratezza alla paura.

Anche lo stile grafico del titolo è chiaramente degno di elogio: delicatezza, colori tenui ma non per forza gioiosi e spensierati, accompagnano passo dopo passo i nostri avventurieri in un mondo dove il passaggio dal caldo al freddo, dall’ospitale all’impervio, è rapido ma mai innaturalmente separato.

Sono due le pecche che ci sentiamo di evidenziare sul fronte grafico e artistico: per prima cosa, non sempre è ben chiaro quali zone della mappa, specialmente nelle aree più “chiuse” siano o meno accessibili, portando spesso anche a dei piccoli problemi legati al posizionamento del personaggio nello spazio. Altro punto a sfavore è senza alcun dubbio il sistema delle animazioni, decisamente al di sotto di tutto il resto dell’offerta.

Koira
Koira
Buono 7.5
Voto: 7.5
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Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.