Le leggende nordiche hanno sempre avuto un certo fascino, con creature mitologiche e il grande popolo dei vichinghi che, con la loro possenza fisica e straordinaria capacità di navigazione, sono stati protagonisti di eventi storici di gran portata. Non è un caso dunque che un anno fa Thunder Lotus Games propose su PC un nuovo e interessantissimo titolo ispirato a questi miti, che ha incantato tutti soprattutto per il suo aspetto grafico: Jotun. Il gioco ora è disponibile anche per console (Wii U, PlayStation 4 e Xbox One) in una versione rinnovata, anche se in realtà ci troviamo tra le mani lo stesso identico titolo ma con la modalità “Valhalla” in più.
Thora come Dante
Vivere in un popolo in cui la forza bruta e il coraggio sono all’ordine del giorno non deve essere di certo facile per una ragazza che, seppur guerriera, deve impegnarsi per dimostrare alla comunità le sue qualità da combattente. Ciò porta la nostra Thora ad affrontare le missioni e le battaglie più pericolose sempre con un ottimo esito, ma non sempre tutto può andare per il meglio e purtroppo, proprio in uno di questi scontri, lei e i suoi uomini vengono sconfitti e spediti all’altro mondo. E’ qui che “interviene” la mitologia nordica: tutti coloro che hanno vissuto e soprattutto sono caduti in battaglia in modo valoroso saranno giudicati dagli Dei degni di entrare nel Paradiso del Valhalla, sorte che purtroppo non è toccata a Thora che a giudizio dei Potenti non ha dimostrato tutto il suo valore in battaglia. La nostra eroina si trova dunque spedita nel limbo del Ginnungagap, in cui la ragazza potrà dimostrare le sue abilità e guadagnarsi il rispetto degli Dei e poter accedere anche lei al Valhalla. Ecco quindi che la giovane vichinga si ritrova a dover vagare per i vari gironi dell’Inferno e del Purgatorio, alla ricerca dei Jotunn, le divinità elementali dominatrici di questo limbo. Con questo background guerriero si apre la nostra avventura che ci porterà anche a conoscere Thora nei suoi aspetti più sentimentali, dal rapporto con il padre e con il fratello, fino alla sua crescita interiore come donna e come combattente.
Vagare in cerca di qualcosa
Lo scopo di Jotun: Valhalla Edition è dunque quello di sconfiggere tutti i Jotunn guardiani situati nel Ginnungagap e per farlo dovremo cercarli all’interno di questo mondo, suddiviso in cinque aree ben distinte per “flora e fauna”. Ogni regione sarà composta da due sezioni che, una volta completate, daranno accesso alla terza zona in cui potremo scontrarci con il guardiano. L’idea di base non è assolutamente male, purtroppo però le stupende quanto enormi aree sono altrettanto vuote e ci troveremo a seguire delle specie di corridoi fino ad arrivare da punto A a punto B. Nel mezzo troveremo di certo nemici da sconfiggere e qualche puzzle ambientale da risolvere, ma nulla che possa davvero impegnarci a tal punto da entusiasmare e rendere l’esplorazione piacevole da vivere. Fortunatamente il girovagare alla ricerca del nostro obiettivo non sarà fine a sé stesso: durante il tragitto troveremo delle mele magiche che faranno aumentare la nostra salute massima, oltre a vari potenziamenti che ci renderanno una combattente sempre più letale (con alcuni di essi davvero necessari per sconfiggere determinati boss, soprattutto verso la fine del gioco). Se l’esplorazione dunque risulta fin da subito abbastanza noiosa, visto anche il marcato backtracking, troviamo una situazione completamente opposta nelle boss fight, vero cuore pulsante del gioco. Combattere contro questi Titani sarà davvero emozionante, sia per la loro grandezza e potenza (vi sentirete davvero come Davide contro Golia), sia per le strategie che bisognerà capire e successivamente adottare per sconfiggerli: scordatevi di buttarvi a capofitto contro il Jotun di turno, sarete spacciati in men che non si dica.
Cartoline dall’Oltretomba
Il backtracking e il vagare quasi senza uno scopo nelle fasi esplorative di Jotun, come già detto, alla lunga stancano, ma fortunatamente permettono anche di ammirare più e più volte lo stupendo comparto grafico del titolo. Il suo stile vi farà vivere all’interno di un vero cartone animato, con colori brillanti e vividi, linee ben marcate e orizzonti infiniti, con un frame rate fisso sui 60 fps, grazie anche ad una grafica sicuramente non esosa di risorse. Gli sviluppatori sono stati davvero bravi nello sfruttare questa cosa, e spesso la telecamera si posizionerà in modo perfetto per dare una panoramica generale di tutto l’ambiente che ci circonda, facendoci letteralmente innamorare: foreste verdeggianti, laghi ghiacciati, regni sulle nuvole, ma anche ambienti più scuri e tetri che ci ricorderanno subito che, in fin dei conti, siano nell’Inferno del mito nordico. Meno d’impatto il comparto sonoro, ma non per questo non di buona fattura: si passa da tracce dalle note paradisiache ad altre più malinconiche fino a quelle epiche delle boss fight, dove tutto accompagna l’azione a schermo con maestria e adeguatezza.
Il raggiungimento del Valhalla
Fino a questo momento abbiamo, in fin dei conti, descritto l’originale titolo uscito anche su PC quasi un anno fa: cosa porta in più dunque questa “Valhalla Edition” per console? Una volta terminato il gioco sarà possibile affrontare tutti i boss senza le sessioni di esplorazione, uno dopo l’altro, ad una difficoltà ancora maggiore. Se durante il normale corso del gioco bisognava stare attenti a non commettere errori e a capire quale strategia utilizzare per sconfiggere i Titani, qui dovremo esserlo ancora di più, con la pazienza, il tempismo e la precisione millimetrica che dovranno impadronirsi di voi. Un’aggiunta gradita per chi vuole dare il massimo di sé stesso, ma che di certo non giustifica il rinnovato acquisto per chi possiede già la versione originale del titolo.
Per concludere
Jotun: Valhalla Edition, così come un anno fa, torna a farci sognare con un comparto grafico stupendo, quasi poetico e mistico. Purtroppo le fasi esplorative alla lunga vi porteranno sicuramente a noia, ma sarete spinti dalla voglia di affrontare il boss di fine Regno per potervi misurare con il vero cuore del gioco, ossia la sconfitta dei Jotunn e la risalita verso il Paradiso nordico del Valhalla.