Il gioco dell’anno: un po’ di storia

Claudia Pintore
Di Claudia Pintore Analisi Lettura da 4 minuti

Qualche tempo fa, arrivava l’annuncio dei cinque finalisti in competizione per il Gioco dell’Anno 2018. L’anno scorso, l’ambito premio nostrano è stato vinto da Kingdomino, gioco semplicissimo e divertente, che aveva già prima conquistato anche la giuria dello Spiel des Jahres 2017. Anche quest’anno fra i titoli finalisti figura il vincitore dello Spiel 2018, Azul (qui la nostra recensione), insieme a Kanagawa, Flamme Rouge, When I dream e Dragon Castle: sono cinque titoli molto interessanti che hanno fatto parlare di sé ultimamente. Non tutti però sanno quali sono le origini del premio in questione e come si entra nella rosa dei prescelti. Ecco di seguito qualche informazione in più.

Le origini del gioco dell’anno: il Best of Show

Il premio gioco dell’anno così come lo conosciamo oggi nasce dalle ceneri del Best of Show di Lucca Games, riconoscimento attribuito dal pubblico della manifestazione a partire dal 1993, che si è evoluto nel corso degli anni fino a comprendere varie categorie (Gioco di Carte, Gioco di Ruolo, Gioco da Tavolo per Famiglie, Gioco da Tavolo per esperti, Best of Show alla carriera, Miglior progetto editoriale, Miglior meccanica di gioco, Miglior profilo artistico).  È stato assegnato per l’ultima volta nel 2012 e per tutti gli anni novanta e il primo decennio del duemila ha contraddistinto la migliore produzione ludica nel panorama italiano.

lucca comics

Il gioco dell’anno attuale

Il gioco dell’anno attuale è nato nel giugno 2012 ed è il frutto di una nuova rielaborazione del premio che tiene conto dell’evoluzione del gioco da tavolo avvenuta negli ultimi anni, ad opera dei responsabili dell’organizzazione di Lucca Games e dei principali editori del settore. Il premio viene ora assegnato con cadenza annuale da una giuria di esperti del settore e tiene conto di vari elementi: quanto un gioco riesce a introdurre i neofiti ai board games, originalità e creatività, chiarezza del regolamento, qualità dei materiali, grafica.

I vincitori degli scorsi anni

A partire dal 2013, il riconoscimento è stato attribuito a diversi giochi ormai abbastanza celebri:

2013 – Augustus

2014 – Piccolo Pincipe

2015 – Colt Express

2016 – Pozioni Esplosive

2017 – Kingdomino

finalisti gioco dell'anno 2018

… e nel 2018?

Quest’anno la giuria è presieduta da Paolo Cupola e i cinque finalisti sopra menzionati sono stati scelti fra ben 41 iscritti. Il vincitore verrà annunciato il 10 ottobre 2018 e la premiazione avverrà nel contesto del Lucca Comics and Games. In attesa di sapere chi sarà il prescelto, spendiamo qualche parola per i finalisti.

  • Azul: da 2 a 4 giocatori competono per fare più punti possibile piastrellando. Semplice, profondo, ottimo introduttivo.
  • Flamme Rouge: sempre per 2 – 4 giocatori, simula le corse ciclistiche e si basa su un sistema di carte. Anch’esso semplice, ma coinvolgente.
  • Kanagawa: 2 – 4 aspiranti pittori giapponesi dovranno apprendere le migliori tecniche per realizzare il proprio dipinto. Grafica spettacolare.
  • Dragon Castle: 2 – 4 giocatori. Liberamente ispirato al Mahjong, si tratta di un gioco di piazzamento tessere.
  • When I Dream: party game per 4 – 10 giocatori, con un’atmosfera onirica e splendide illustrazioni.

 

Restiamo in attesa di sapere il vincitore.

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Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo