Sono ormai passati diversi anni da quando Sony ha deciso di affacciarsi al mercato PC, investendo su questo parte delle proprie energie e abbracciando con le sue magnifiche esclusive una nuova utenza. C’è infatti da dire che le grandi produzioni dei PlayStation Studios, spesso con uno stampo cinematografico e con storie indimenticabili, di rado fanno capolino sul mercato PC, ma non per questo vengono scansate dall’utenza. Le grandi opere esclusive dell’azienda nipponica, come Death Stranding, Horizon Zero Dawn e – recentemente – Days Gone che hanno fatto il loro debutto su PC si sono infatti distinte in positivo dalla massa, il che ci porta a chiederci se il mondo PC potrebbe davvero essere un possibile futuro consistente per le produzioni PlayStation.
Proprio in occasione dell’annuncio di Days Gone su PC (a questo link la nostra recensione della nuova versione), Sony ha infatti confermato di avere in cantiere diverse nuove opere pronte per questo mercato, e recentemente è emerso dalla pagina Steam dell’azienda che succulente novità potrebbero essere in cantiere. Mentre milioni di giocatori adorerebbero poter girare in forma smagliante opere come Bloodborne, God of War, o The Last of Us (e The Last of Us Parte 2) sulle proprie macchine, cerchiamo quindi di analizzare dove la strada di Sony potrebbe portarci nel prossimo futuro.
Svecchiata per una nuova utenza
Nonostante qualcuno dei recenti porting sia risultato ottimizzato meglio di altri, i giochi su PC di Sony hanno venduto abbastanza, convincendo l’azienda – come accennato in apertura – a valutare i porting di ulteriori opere. Parlare di porting potrebbe però risultare relativamente corretto, in quanto quelle che abbiamo avuto davanti negli ultimi anni erano pressoché remastered, versioni decisamente migliori a livello tecnico di quello che abbiamo potuto vivere originariamente su PS4.
I giocatori PC hanno infatti potuto mettere mano su giochi vecchi di qualche anno, che però si sono rifatti il look per risultare decisamente al passo con i tempi, anche se mancano ancora importanti implementazioni come il DLSS e il Ray Tracing. Le magnifiche avventure realizzate dagli studi Sony sono riuscite a dare una scossa al mercato sulle principali piattaforme per personal computer, accontentando chi puntava ai 60 FPS e chi preferisce l’utilizzo di mouse e tastiera rispetto ai controller, o magari vuole sfruttare al meglio i propri monitor ultra wide e ottimizzare le impostazioni per una risoluzione ottimale.
Purtroppo, tutti i giochi Sony giunti fino ad oggi su PC hanno visto la loro seconda luce solamente molto tempo dopo il day one, e sembra infatti che l’azienda veda questo solamente come “un’opportunità secondaria“, preferendo piuttosto curare la lineup di esclusive per le proprie macchine. I risultati ottenuti, e le urla a gran voce del pubblico, mostrano come potrebbe non essere una brutta idea decidere di far uscire in futuro sempre più produzioni PlayStation su PC a ridosso del day one, permettendo magari ai giocatori (nel caso dei titoli multiplayer) di vivere l’esperienza insieme, com’è stato il caso di Predator: Hunting Grounds.
Il muro PlayStation
Purtroppo però, mentre alcuni fan hanno potuto scoprire un mondo del tutto nuovo grazie alle produzioni Sony, altri non hanno ben digerito un cambio di stile rispetto ai canoni dei giochi PC. Le classiche avventura in terza persona possono infatti risultare insolite per alcuni utenti, per non parlare del fenomeno della pirateria, che purtroppo nel mondo computer è ancora ampiamente diffuso e abbatte spesso – anche se in parte – le potenzialità di alcune opere.
C’è da considerare che, vuoi per competere con Xbox e Nintendo, vuoi per alimentare il fuoco incessante delle sue piattaforme, l’arrivo delle esclusive PlayStation al day one su ulteriori mercati potrebbe finire per essere una scelta quasi controproducente, in quanto allontanerebbe l’utenza da PlayStation 4 e PlayStation 5, le quali sono – e probabilmente resteranno – il fulcro principale dell’azienda per molti anni.
Anche se può sembrare un controsenso, le magnifiche potenzialità di PlayStation 5 non hanno agevolato l’utenza PC, in quanto le possibilità dei porting sono ora vincolate alla questione del tempo. Mentre i giochi PlayStation 4 possono girare agevolmente su macchine dalla potenza media, o anche medio bassa con la giusta ottimizzazione, non c’è proprio verso di vedere in giro molti utenti con SSD in grado di reggere il passo con PlayStation 5.
Vien da sé che giochi con feature uniche legate alla piattaforma come Ratchet and Clank: Rift Apart dovranno in ogni caso aspettare un bel po’ per poter essere digeriti sugli store PC, in quanto non avrebbe senso realizzare dei porting godibili solamente per pochissimi giocatori, sempre che prima o poi non si metta in mezzo un concetto avanzato di cloud gaming con una potenziale evoluzione del PlayStation Now. Nel caso in cui Sony iniziasse a favorire con più fervore il mondo PC, potrebbe curare meglio le potenzialità del suo servizio di streaming per aumentare esponenzialmente il target dei propri porting.
Un futuro per PlayStation su PC forse c’è, ma è molto lontano
Alla luce di quanto detto, ci sentiamo di escludere nel breve periodo un’ammassata di porting per il mondo PC, che arriveranno probabilmente ben dilazionati nel corso del tempo e solo per opere che hanno già dato i loro frutti su PlayStation, e possono puntare solamente in un secondo momento a questo mercato. Le potenzialità ci sono tutte, ma servirà tempo prima che Sony possa decidere di smuovere l’ancora che la tiene stretta alle sue ammiraglie generazione dopo generazione, e speriamo ovviamente che i giocatori continuino a farsi sentire e a spronare il colosso per convincerlo a dare nuova linfa vitale alle sue migliori opere, almeno per quel che concerne il lato tecnico.
Mentre Nintendo resta del tutto ferma sulle proprie piattaforme, e Xbox si è invece completamente sdoganata a questo monto, Sony resterà a nostro parere nel mezzo ancora per un bel po’, anche se già così il suo livello competitivo non è da sottovalutare, come dimostrano le ottime vendite e il riscontro di chi ha voluto mettere mano sui recenti porting. Seppur risulti quasi utopistico un futuro in cui Sony considera il mercato PC come una “priorità” per i giochi PlayStation, si tratterebbe di uno scenario decisamente interessante per l’utenza, che potrebbe giocare al meglio opere – talvolta – ridimensionate a livello tecnico a causa delle limitazioni delle console.
Resta il fatto che il colosso nipponico dovrebbe davvero considerare maggiormente il mondo PC anche per combattere sul suo stesso terreno la divisione Xbox, elevando al massimo le sue esclusive grazie alle migliori potenzialità di queste piattaforme.