Il calcio è una passione trasversale, che può abbracciare più settori commerciali soprattutto quando il target di riferimento è composto dai giovani. I ragazzi non si limitano a guardare le partite, ma sono soliti giocare al Fantacalcio o ai videogiochi, mentre talvolta i più grandi si servono di qualche servizio di scommesse online nel tentativo di centrare i propri pronostici e previsioni sul mondo del pallone. Quello dei videogame è un mondo molto vasto, ma che già da una quarantina di anni si interessa fortemente al pallone e al rettangolo verde. Di titoli che hanno cercato di proporre simulazioni calcistiche ne sono stati pubblicati a iosa. Al giorno d’oggi, però, sono due le serie che vanno per la maggiore.
Chi è pratico di gamepad e console li conosce già: stiamo parlando di “FIFA” e “PES”, i due videogiochi più famosi in assoluto per quanto riguarda il calcio. Ogni anno, a cavallo tra settembre e ottobre, esce puntualmente un nuovo capitolo dei prodotti di EA Sports e Konami, con rose aggiornate e qualche modalità in più. A volte sono anche i tipi di comandi a cambiare. Nei primi anni 2000 le differenze tra i due titoli erano piuttosto evidenti, soprattutto per quanto riguardava l’aspetto grafico e il discorso delle licenze, che ancora oggi fa sì che alcune squadre non presentino la loro denominazione reale per mancanza di diritti.
Negli ultimi tempi le analogie sono invece aumentate, al punto che molti che gamer erano affezionati ad un titolo non hanno avuto problemi a passare all’altro. Nella memoria dei più romantici, però, PES sembra occupare un posto particolare: il gioco è noto anche come “Winning Eleven”, stando al titolo originale giapponese utilizzato ancora oggi in America e diffusosi curiosamente anche in Europa nei primi tempi. “PES” ha conosciuto diverse incarnazioni tra cui “International Superstar Soccer” prima che la Konami giungesse al risultato che tutti conosciamo.
Anche se non si tratta propriamente di un gioco di calcio, bisogna considerare pure “Rocket League”. A calcare il terreno di gioco virtuale non sono degli atleti virtuali, ma delle automobili che devono cercare di spingere un enorme pallone in porta a furia di accelerazioni. Nella storia videoludica, come accennato, i videogiochi sul calcio sono stati numerosissimi, quindi non sorprende più di tanto il fatto che in epoca moderna si assista a qualche esperimento più originale. Il rettangolo verde è stato sfruttato anche tra i giochi sportivi di Super Mario e Sonic The Hedgehog, eroi dei platform. Insomma, il calcio viene visto come una lingua universale e di conseguenza per le software house non stona condirlo con altri elementi della realtà della videoludica.
Di fronte a due colossi come FIFA e PES era difficile che sorgessero altre serie a tema. Chi ha vissuto gli anni ’80 potrebbe ricordare comunque qualche titolo sul calcio che non ha conosciuto seguiti e ha avuto relativa fortuna. Si pensi a “Nintendo World Cup”, spesso incluso in bundle con gli esemplari del Nintendo Entertainment System. Gli appassionati di retrogaming o i semplici collezionisti sono ancora oggi a caccia di questi giochi.