I 5 Remake che vogliamo dopo MediEvil

MediEvil sta prendendo il suo posto nel club dei remake, ma noi siamo già proiettati verso il futuro. Quali sono i titoli che vorreste rivedere nuovamente sul mercato?

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Analisi Lettura da 6 minuti

MediEvil è ormai pronto a tornare ufficialmente sulle nostre console in una nuova veste grafica, seppur mantenendo nella totalità il suo spirito originale. Dopo Crash e Spyro, anche Sir Daniel Fortesque entra a far parte dei questo club speciale, che vede al suo interno anche opere come Resident Evil 2. La strada del ritorno al passato è ormai stata presa ed è inevitabile, anche perché sempre più giocatori hanno modo di rivivere le avventure che li hanno intrattenuti da bambini. Contemporaneamente a questo, però, anche i nuovi utenti possono ora assaporare, grazie a un porting tecnico notevole, capolavori di un’epoca per loro sconosciuta. In attesa che il cavaliere ossuto faccia il suo ritorno a Gallowmere, ecco una personalissima lista di opere che vorremmo rivedere sugli scaffali.

Metal Gear Solid

Il primo della lista non poteva essere altri che il capostipite di una saga storica e iconica come quella di Metal Gear. I diritti sono e resteranno in mano a Konami, dunque difficilmente questo sogno diventerà realtà, ma non sarei l’unica persona che vorrebbe un simile ritorno. Oltre che un gran tuffo nel passato per i giocatori più navigati, sarebbe un’ottima occasione per far scoprire ai più giovani un capolavoro senza tempo, di quelli che hanno permesso all’intero medium di evolversi verso vette mai raggiunte prima. Se Hideo Kojima ha meritato il rispetto e l’approvazione di tutti, è grazie soprattutto alle sue intuizioni da game design, e all’interno di questo capitolo ci sono veri e propri colpi di genio.

Silent Hill

Come sicuramente saprete, del ritorno di Silent Hill ormai se ne parla da diversi anni ma purtroppo quando eravamo quasi arrivati al dunque qualcosa è andato storto (qualcuno ha detto P.T.?). Tuttavia, il primo capitolo della serie fu qualcosa di spaventoso, un’esperienza che sfruttava tutta la potenza della vecchia console per dare all’utente una vera e propria storia dell’orrore. Il gioco, oltre ad avere un’ottima trama che teneva inevitabilmente i giocatori davanti allo schermo, faceva forza su schemi abbastanza classici – almeno per l’epoca – di gameplay. La sensazione dunque era ambivalente: se da una parte pensavi di aver assimilato e interiorizzato alcune meccaniche, dall’altra l’avventura non ti concedeva nessun tipo di respiro facendoti sentire sempre costantemente braccato.

The Legend of Dragoon

The Legend of Dragoon è un gioco di ruolo che, come pochi, è riuscito ad incantare milioni di giocatori nel suo vasto mondo. Una leggenda puramente fantasy, che ci racconta come undicimila anni fa sulla Terra si concluse una sanguinaria guerra fra gli Alati, esseri sovrannaturali che grazie all’ausilio delle Virago (gigantesche creature) sconfissero gli stessi dei e pretesero il potere sul pianeta, e gli uomini, che alleati con i draghi si batterono valorosamente. La svolta decisiva per la guerra però fu data dall’intervento dei dragoni, uomini normali che incarnando lo spirito dei draghi abbattuti condussero l’umanità alla vittoria, disattivando le virago. L’intera avventura si divideva in 4 cd diversi, il tutto per un totale di oltre 80 ore di sano divertimento videoludico. Il rivederlo in una nuova veste sarebbe un sogno ad occhi aperti davvero per molti utenti.

Dino Crisis 

Io mi sono sempre immaginato la discussione che ha portato la creazione di Dino Crisis: “dobbiamo creare un gioco che unisca i dinosauri di Jurassic Park alle atmosfere tenebrose di Resident Evil 2“. Detto fatto, ecco il connubio perfetto, un titolo capace di terrorizzare grandi e piccini. Sebbene adesso certe scene, forse, non facciano più così paura, all’epoca vedere un numero così spropositato di dettagli su schermo catturava inevitabilmente l’attenzione, facendo sentire il giocatore assolutamente coinvolto nelle vicende. Ora che Capcom ha fatto sapere di voler puntare maggiormente sulle sue IP “dormienti”, il sogno di rivedere la serie su console odierne è divenuto più concreto che mai.

Chrono Cross

Chrono Cross è il seguito ufficiale dell’indimenticabile Chrono Trigger: una pietra miliare fra i GDR del Super Nintendo, se non, a detta di molti, uno dei migliori giochi di tutti i tempi che vorremmo davvero vedere alla ribalta con un remake capace di riconquistarci tutti. Il protagonista di Chrono Cross è un ragazzo di nome Serge che trascorre una vita tranquilla e poco movimentata nel pacifico villaggio di Arni, fino al giorno in cui, per una serie di misteriose circostanze, si ritrova teletrasportato in una dimensione parallela nella quale il suo alter-ego risulta essere morto annegato quando era ancora un bambino. In questo nuovo mondo, che sembrerebbe identico a quello originario se non per alcune particolari differenze, Serge incontra la giovane avventuriera Kid che vaga per il mondo alla ricerca di un certo Linx, suo nemico giurato.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.