HYPERNOVA: Escape from Hadea Recensione

Marco Pulicanò
Di Marco Pulicanò Recensioni Lettura da 6 minuti

Di problemi nella vita ce ne sono tanti: gli autobus che non passano mai, perdere il posto di lavoro, mettere il sale nel caffè al posto dello zucchero… Ma gli abitanti di Hadea hanno sicuramente un problema più grande del nostro, poiché il loro pianeta di lì a poco rischia di esser distrutto. Nonostante ciò possa sembrare un bene, poiché si eliminerebbe una razza aliena decisamente brutta e inguardabile, a quanto pare non è così: nel gioco di ActaLogic infatti sembra proprio che tale specie sia destinata a proseguire la propria permanenza nell’universo, anche se altrove; dunque prepariamoci ad un’esperienza galattica grazie ad HYPERNOVA: Escape from Hadea.HYPERNOVA: Escape from Hadea

Dove eravamo rimasti? Ah sì, toccava far sopravvivere questi roiti spaziali. Dunque, essendo il loro pianeta prossimo alla distruzione, la prima cosa da fare è trovare un nuovo corpo celeste che possa ospitare tale razza… ma sarà abitabile? Veniamo dunque a contatto con uno degli elementi che guidano il progresso delle partite in questo strategico-gestionale particolare nel suo genere. La mappa, ad inizio partita, sarà accessibile solo in parte, poiché sono presenti, nell’atmosfera del pianeta che andremo a colonizzare, dei gas tossici che impediscono l’attività organica; purificare queste zone tramite la costruzione di strutture di purificazione, per poi poterci lavorare, sarà uno dei tre requisiti fondamentali all’interno della partita. Gli altri due sono invece la raccolta di minerali e la produzione di energia elettrica, entrambi indispensabili per la costruzione di edifici (o l’acquisto di potenziamenti) e per il regolare funzionamento delle strutture che andremo a creare.

Andiamo dunque ad analizzare meglio come si svilupperà il nostro gameplay all’interno di HYPERNOVA: Escape from Hadea. Appena iniziata la partita, avremo a disposizione la nostra “Base”, se così vogliamo chiamarla, dalla quale potremo accedere alla produzione di edifici, all’interno di una piccola zona di mappa già purificata dai gas tossici. Inizieremo subito quindi con la produzione di Generatori per la corrente elettrica, Purificatori ed Estrattori, in modo da avere un afflusso di risorse costante e la possibilità di espanderci sul suolo planetario. A questo punto il gioco inizierà a prendere una piega che può essere più o meno flessibile, a seconda dello stile che prediligiamo. Dovremo infatti creare le abitazioni per i nostri abitanti, i quali però necessiteranno di acqua e cibarie, ma sarà anche d’obbligo provvedere ai potenziamenti della Base e soprattutto alla messa in sicurezza della nostra colonia: infatti, a piccole ondate, alcune creature indigene del pianeta potrebbero decidere di voler pranzare mangiando degli abitanti o distruggendo qualcosa e, se non ci occupiamo della costruzione di strutture difensive, questo potrebbe diventare un serio problema. Proprio per questo, dopo aver provveduto alle risorse fondamentali, ci sarà possibile accedere all’Armeria, struttura che darà un tocco di profondità in più al gameplay, variegandolo un po’ rispetto ai soliti gestionali ai quali siamo abituati.

HYPERNOVA: Escape from Hadea

Dunque, eravamo rimasti all’Armeria. Qui ci verranno messe a disposizione varie armi e strutture difensive con le quali potremo provvedere alla protezione della nostra colonia. Esse sono di vario tipo, ma in linea di massima sono quasi tutte torrette che si differenziano tra di loro per tre elementi principali: rateo di fuoco, danno e gittata. Va da sé che alcune armi potranno colpire bersagli a enormi distanze, ma con un rateo molto basso, mentre altre a distanza ravvicinata potranno crivellare il nemico con più colpi. La bravura del giocatore sarà infatti nel saper posizionare nel luogo giusto i rispettivi armamenti, per poter far fronte alle varie ondate che mano a mano diverranno sempre più intense. Mi chiedo ancora che voglia abbiano dei mostriciattoli di nutrirsi di un branco di imbecilli verdi, ma certe cose non è possibile saperle; è invece possibile sapere che la curva di crescita della difficoltà e degli attacchi alla nostra colonia sarà, se così si può dire, parabolica, ovvero che crescerà lentamente in un primo momento, ma andrà ad aumentare più velocemente col trascorrere della partita.HYPERNOVA: Escape from Hadea

Dal punto di vista grafico, il gioco si presenta con uno stile cartoonesco molto carino e simpatico, con colori accesi e modelli semplici e rotondeggianti; tale stile ricalca in parte, almeno a mio avviso, il ben più noto gioco strategico di guerra Command and Conquer: Red Allert 3, e non sembra il solo elemento ispirato da tale titolo: infatti vi sono varie somiglianze anche in certe meccaniche di gameplay. La colonna sonora è tranquilla e armoniosa, rendendo HYPERNOVA: Escape from Hadea il titolo ideale per delle partite rilassanti di fine giornata. Giornata di lavoro pesante? Tornati dagli allenamenti? Insomma siete esausti e volete solo rilassarvi un po’? Accendete il PC e prendetevi quindi cura della vostra colonia aliena in un gioco strategico-gestionale adatto a tutti, per sessioni di gioco di qualunque durata. Dal vostro Neidra è tutto anche per oggi, ci vediamo alla prossima recensione, sperando che la vostra colonia sia ancora viva!

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