Cinema e TVRecensione

House of The Dragon – Episodio 9 della serie spin-off del Trono di Spade

Nona e penultima recensione di House of The Dragon, serie spin-off ambientata 172 anni prima dell’inizio della storia de Il Trono di Spade, proprio qualche giorno dopo che il padre di tutto questo, George R. R. Martin ha dichiarato di voler ben quattro stagioni di questo show, per un totale di 40 episodi. Insomma, la storia dei Targaryen sembra essere molto lunga e ricca, ed in questa serie ne abbiamo saggiato solamente una piccola parte. Però ora siamo in un punto veramente importante.

Ebbene sì, Il Re è morto. Re Viserys Targaryen è spirato nel finale dell’episodio otto, poco dopo aver parlato per l’ultima volta con la moglie Alicent Hightower, figlia del suo attuale Primo Cavaliere Otto Hightower. Ebbene, per l’inizio della Danza dei Draghi, è essenziale ricordare quanto questa conversazione sia cruciale, perché nella disperazione della morte di Viserys il Pacifico, uomo e Re apprezzato sostanzialmente tanto dalla sua famiglia reale, quanto dai suoi sudditi, la Regina Consorte Alicent riesce ad estrarre da sé il suo peggior cinismo ed arrivismo.

Dichiarerà, infatti, che le ultime parole del compianto Viserys hanno riguardato la sua successione al trono. Come sicuramente ricorderete, già dalle prime battute di questa serie, l’erede al trono scelta da Viserys, contrariamente a come la tradizione dettava, era stata designata come sua figlia Rahenyra, con lo scetticismo proprio di Otto Hightower. Sarebbe stata la prima Regina di Westeros, in un’epoca in cui solo la figura maschile aveva spazio. Alicent mente giurando che Re Viserys avrebbe cambiato idea proprio sul letto di morte, preferendo alla successione il loro primo genito Aegon, in realtà completamente disinteressato alla corona.

In un attimo, cambia tutto e la politica dilaga. Sappiamo già che da questo momento in poi si creeranno due fazioni: una che avrà al centro Alicent, il padre Otto ed il nuovo Re Eagon; l’altra con Rahenyra, Daemon Targaryen e Rahenys Targaryen, cugina di Viserys e moglie di Corlys Velaryon, nonostante al tempo stesso quest’ultima sospetti che la morte di suo figlio Laenor sia colpa proprio di Rahenyra. Al tempo stesso abbiamo anche un Re Aegon improvvisato e fuori posto ed il fratello Aemond che vorrebbe detronizzarlo.

Inizia qui la Danza dei Draghi

Questo episodio è un piccolo grande capolavoro, perché fin dalle prime battute si inizia a respirare un clima tetro, pieno di tensione, annunciato da una musica continua che ricorda molto i primi 15 minuti del finale della sesta stagione de Il Trono di Spade, che tutti sicuramente ricorderanno. Dalla morte di Viserys, alla breve disperazione di Alicent fino alla reazione e all’attuazione del suo piano, percepiamo come i fili della trama si stiano muovendo. Tanti piccoli fili intrecciati che contemporaneamente si muovono in più direzioni. Avvertiamo come si stia lottando contro il tempo. Più passano i minuti, più la notizia della morte di Viserys uscirà dal Palazzo, arrivando ad Approdo del Re e diventando di dominio pubblico. All’interno del palazzo però, devono accadere delle cose nel silenzio di tutti…

Una tensione narrativa piena di momenti memorabili, che coinvolgono praticamente tutti i personaggi che ci sono stati presentati finora tranne, sapientemente, due: Rahenyra e Daemon Targaryen, che sono ancora all’oscuro di tutto. E la bellezza di questo episodio numero nove, forse, è proprio questa: quelli che possono essere i protagonisti principali di questa serie, in questo episodio non lo sono affatto. Sono i personaggi secondari che creano le basi a quella che sarà la Danza dei Draghi, ossia la lotta per la successione al trono di Viserys che sappiamo spezzare il lungo periodo di pace garantito dal Reame Targaryen.

Non resta quindi che darci appuntamento alla settimana prossima, quando su Sky Atlantic sarà pubblicato il decimo ed ultimo episodio della prima stagione di House of The Dragon.

House of The Dragon, episodio 9

9

Episodio quasi perfetto, in cui si respira un'atmosfera tesa, incalzante grazie soprattutto alla musica. Espressione di politica, dialoghi, disperazione. Tantissimi ingredienti che rendono questo nono capitolo un piccolo capolavoro.

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo è meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledì dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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