Hearthstone è quasi al decimo compleanno e non possiamo che fare i complimenti a Blizzard per questa scommessa (vinta!) nell’imporsi come valida alternativa ai precedenti “Signori dei Card Game” che imperversavano da diversi anni. Con Resa dei Conti nelle Maleterre ci caliamo in uno scenario da Far West molto suggestivo che, dobbiamo ammettere, all’inizio non ci aveva convinti del tutto, ma che abbiamo imparato ad apprezzare sul campo di battaglia. Godetevi questa rcensione e relativa analisi degli eroi che caratterizzano il gioco.

Chi spara per primo…

Resa dei Conti nelle Maleterre porta con sé diverse novità, ad iniziare dalle abilità, per poi passare a diverse attività collaterali come le Buste di Recupero Maleterre, un’interessante nuova funzione, atta a permettere sia ai nuovi giocatori di ottenere tante carte, sia ai veterani di tornare in gioco. Ogni Busta di Recupero delle Maleterre vi darà accesso a un mix di carte, da 5 a 50 per ognuna delle quattro espansioni presenti nel meta attuale: maggiori saranno le carte mancanti nella vostra collezione, maggiore sarà il numero di carte che ogni bustina vi darà.

Abbiamo avuto modo di aprire 20 buste di Recupero e abbiamo trovato anche una moltitudine di carte enorme: tanta Polvere per noi, o un vero tesoro per altri player. Parlando di abilità, c’è la nuova dicitura Mano Lesta, che permette di ottenere enormi vantaggi se la carta che la possiede viene giocata nello stesso turno nel quale viene aggiunta alla vostra mano: chi spara per primo, spara due volte!

Dissotterrare è l’altra meccanica che è presente in questo set di carte: alcune carte vi permetteranno di “scavare” alla ricerca di preziosi tesori. Più volte attiverete Dissotterrare, maggiori saranno le rarità delle ricompense, tuttavia va considerato che ci sono anche molte carte che attiveranno effetti legati a questa meccanica, senza di fatto averla nella nel loro testo. Innovare un gioco che va avanti da quasi 10 anni non è cosa da poco, e in questo caso Blizzard ha fatto molto bene il suo lavoro.

Nuova espansione, nuovo meta-game?

Resa dei Conti nelle Maleterre porta con sé diversi nuovi mazzi, ciascuno per ogni eroe presente nel gioco, con meccaniche specifiche e carte memorabili (non solo leggendarie). Scopriamoli:

  • Ladro – Sebbene sia da sempre una classe complessa, il Ladro fatica a trovare spazio competitivo in questo meta-game di mid-range e simili, o comunque su una base in cui ci troviamo spesso a giocare oltre il turno 8. Le due liste più competitive, divise in Big (un mazzo che punta ad avere molte creature “ciccione”) e il nuovo archetipo Ogre non lo portano oltre l’ultimo posto della classifica in posizione #11.
  • GuerrieroPosizione #10 per il nostro eroe Guerriero che, come spesso accade, veste i panni di un mazzo “control” forte di minion sostanziosi ma che faticano a trovare la loro risoluzione sul campo. Peccato.
  • Sacerdote – Meccanicamente, questo eroe dovrebbe sfruttare una versione di Sovracura, ma non riesce davvero a brillare nel meta attuale e fatica a superare la posizione #9 della nostra classifica, con le liste del Highlander e del Non Morti. È da un po’ che il Prete non brilla in Standard e probabilmente ha ricevuto le peggiori carte possibili in questo set.
  • Mago – Posizione #8 per il nostro maghetto che fatica a trovare la sua strada (dopo aver dominato per anni i vertici della classifica). Le sue liste più promettenti sono Mago dei Segreti (l’archetipo per eccellenza del Mago ndr) e il nuovo Rainbow.
  • Cacciatore di Demoni – Illidan e compagni non arrivano a metà classifica, relegati in posizione #7 di questa nostra disamina: le loro due liste migliori non sono male, ma sfortunatamente hanno meno “benzina” della concorrenza. La prima è Aggressiva e perde malamente in un meta del genere, la seconda in variante Highlander non convince.
  • Sciamano – Probabilmente Thrall deve ancora trovare la sua forma più congeniale, sono lontani i tempi di “Shaman-stone” quando imperversava nel meta con una forza brutale. In ogni caso, posizione#6 di rispetto, per un soffio non verso la parte alta della classifica ma pensiamo possa fare di meglio. Le liste migliori sono Elementali e Highlander.

  • Cacciatore – Posizione #5 per quello che è stato uno dei contendenti al primo posto negli ultimi 6 mesi di gioco: Rexxar e i suoi bestioni non vanno al podio per poco, sebbene le sue varianti risultino comunque vincenti nelle mani giuste. Vi consigliamo di provare una lista Highlander e una definita “Incappucciata” ovvero che punta a situazioni di protezione dei propri servitori.
  • Druido – di poco non sul podio, indubbiamente vincente, il nostro Malfurion si è comportato benissimo, forte di una variante Draghi davvero intrigante. Qui parliamo di mazzi forti in generale, per cui anche lui nelle mani giuste e qualche ragionamento extra può essere molto vincente e divertente. Chiude in posizione #4.
  • Cavaliere della Morte – Arthas è indubbiamente tornato grande con una variante Rainbow che non sembra avere particolari rivali, sebbene la sua posizione in classifica sia la numero #3: non tanto per la validità delle liste, quanto la potenza smodata dei primi due eroi in classifica è davvero insensata. Trovate la lista migliore presso il video dello YouTuber Dariomg a questo indirizzo, in descrizione ci sono anche altre liste interessanti.
  • Stregone – Secondo posto ma solo sulla carta, perché davvero questa lista se la batte egregiamente per il podio: complice la rinomata capacità di pescare di Gul’dan e l’infinita potenza delle carte di classe presenti nella meccanica Dissotterrare. Eccovi la lista!
  • PaladinoUltimo ma primo fra tutti: Uther non sembra voler lasciare il podio a nessuno, considerando che è oltre sei mesi che lo occupa. In versione Highlander questo mazzo non ha mai mancanza di risposte o benzina per andare avanti fin anche si arrivi oltre il quindicesimo turno.

Un duello impari

Resa dei Conti nelle Maleterre svecchia indubbiamente un meta-game stantio, fatto di mazzi aggressivi e senza troppi ragionamenti alle spalle: qui le partite durano più a lungo e danno soddisfazioni maggiori. Il vero tallone d’Achille dell’espansione, a nostro avviso resta Reno, Ranger Solitario, una carta comune a tutte le classi, che sostituisce il vostro eroe.

Il problema di questa “hero card” è che di fatto è davvero troppo forte: ha un impatto troppo preponderante sul tavolo, che la giochiate voi o che ve la giochino contro. Il rischio con carte simili è che si rovinino gioco e competizione, perché davvero questa carta di fatto non ha risposte:

  • Rimuove ogni cosa (servitori, luoghi e portali) solo all’avversario!
  • Lacia un solo spazio al nemico per il prossimo turno.
  • Ci dona 5 punti di armatura.
  • Cambia il Potere Eroe in uno che si intercambia ogni turno, ed ogni effetto è “problematico” per l’avversario.

Insomma, il design di Reno ci piace, ma probabilmente va rivisto e corretto per rendere il gioco più godibile. Altra problematica sta nel Serpente di Azerite, la Leggendaria ottenibile tramite Dissotterra, esclusiva dello Stregone (per fortuna!) che ruba di fatto 10 punti ferita che l’avversario non può in alcun modo recuperare. Blizzard ha già comunicato che effettuerà un Hot-fix su questa carta, ma per ora sta mettendo in ginocchio il meta. Resa dei Conti nelle Maleterre comunque diverte e affascina, un ottimo lavoro di Blizzard per il suo card game.

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Hearthstone: Resa dei Conti nelle Maleterre

8.5

Non è certo facile rinnovarsi di anno in anno in un gioco di carte, ma Blizzard con Resa dei Conti nelle Maleterre ha colto nel segno. Era da anni che Hearthstone non era così divertente, sebbene ci sia qua e là qualche carta che rovina l'esperienza di gioco, in quanto troppo potente da fronteggiare. Per ora quello che c'è, è molto buono, e può solo migliorare.

PRO
  • Tanti mazzi divertenti da provare
  • Ambientazione interessante
  • Carte Pregiate da Urlo!!!
Contro
  • Reno Ranger Solitario rischia di diventare frustrante
  • Il Serpente di Azerite anche
  • Alcuni piccoli bug da risolvere ma nulla di eclatante
Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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