Se siete veri appassionati di Gundam, eravate certamente a conoscenza della Open Beta di Gundam Breaker 4 su console PS4, PS5 e Switch che si è conclusa questo weekend. Noi, che avevamo già partecipato alla Closed Beta giapponese, abbiamo voluto testare anche quest’ultima versione prima della release finale del gioco ad agosto. Prima di procedere nel raccontarvi ciò che abbiamo provato, ne approfittiamo per confermarvi che il gioco sarà localizzato in italiano (e molte altre lingue europee) e doppiato in inglese e giapponese, ma anche che sarà disponibile unicamente in versione digitale nel nostro continente, mentre in Giappone ci sarà una versione fisica, sia Standard che Collector, che avrà anche un Gunpla da costruire per l’occasione!
Il gioco ovviamente deriva dal grande successo mondiale della costruzione dei Gunpla, model kit giapponesi inerenti il mondo di Gundam da costruire seguendo le istruzioni in dotazione nella confezione. Ma dopo il disastro avvenuto anni fa con New Gundam Breaker, Bandai Namco torna all’attacco e ci riprova sfornando quello che sembra davvero un seguito memorabile dell’ottimo ma ormai datato Gundam Breaker 3.
La formula di gioco è rimasta identica al predecessore, ma è stata ulteriormente migliorata sotto ogni suo singolo aspetto, sia di gameplay che tecnico.
Stessa formula? Sì, ma perfezionata
Come il predecessore, questa nuova iterazione di Gundam Breaker, ha come modalità: Story, Quest, e Bounty Hunter. La prima è facilmente intuibile, e saranno probabilmente missioni di storia con intermezzi (non era presente nella Beta, quindi andiamo per supposizioni visti i predecessori).
La seconda consiste in una sfilza di Quest (non sappiamo quante saranno) dove potrete scegliere fra difficoltà facile, normale o hardcore, e che potete svolgere da soli, con l’aiuto della CPU, o di amici online in cooperativa. Verrete messi contro i nemici gestiti dalla CPU e saranno partite strutturate a ondate di nemici con Gunpla iconici nemici. Al termine di queste ci saranno gli immancabili Boss di fine Quest che saranno Master Grade o addirittura enormi e possenti Perfect Grade.
Nelle Bounty Hunter invece sarà come in Armored Core (altro gioco robotico ma di From Software), dovrete distruggere dei Gunpla a gruppi di 3 scelti da voi da una classifica generale, uccisi i quali vi daranno dei punti da spendere nello shop per ulteriori pezzi o personalizzazioni, tra decalcomanie ed altro ancora.
Il gioco principale consiste come sempre nel distruggere i nemici che vi cederanno i propri pezzi che saranno casuali (dalle armi, alla testa, alle braccia, gambe o anche il jetpack) e che vi serviranno una volta tornati nella Lobby dopo la fine della Quest per assemblare in vostro Gunpla nella sezione di costruzione e personalizzazione. Si vocifera che siano oltre 250 i modelli presenti con numerose armi tra spade laser, fucili laser, cannoni, scudi e molto altro ancora tra cui anche gli SD Gundam (versione super deformed). Tali pezzi saranno suddivisi per categoria, ed avranno un rank di potenza a seconda della loro rarità e potranno essere potenziati ulteriormente tramite shop apposito, aumentando il vostro Build Rank costruendo Gunpla sempre più potenti e belli visivamente.
Scendiamo in campo
Come nei giochi precedenti, vi è una barra in alto a sinistra dello schermo che indica l’energia del Team e le possibilità di rinascere, finite le quali sarà Game Over e dovrete ripetere la missione. In basso a sinistra invece ci saranno i colpi speciali (Ex Moves) da eseguire col proprio Gunpla, tra cui anche la possibilità di curarsi, mentre a destra ci saranno le Skills a seconda dell’arma o dell’equipaggiamento scelto in fase di costruzione.
Ovviamente durante gli scontri con i vari nemici e Boss sarà possibile perdere gambe, braccia (con relative armi), testa ecc, impedendovi temporaneamente di combattere e di usare le vostre abilità, armi e potenziamenti, perché una volta smontati poco dopo automaticamente verrete ricostruiti per combattere nuovamente se i pezzi persi si troveranno nei paraggi, altrimenti gambe in spalla e dovrete andare a cercare dove saranno caduti durante lo scontro.
Detto questo nella sezione inerente alla personalizzazione del vostro Gunpla, avrete un sacco di statistiche da controllare (come accadeva in Armored Core) a seconda dei pezzi installati che andranno ad aumentare o diminuire determinati parametri fondamentali per cimentarsi nelle varie modalità del gioco, e potrete anche scegliere le decalcomanie, emblemi, colori e molto altro ancora.
Dov’è la tecnica?
Dal lato tecnico possiamo dire che a differenza del predecessore New Gundam Breaker, completamente diverso dall’ormai datato Gundam Breaker 3 molto più simile a questo diretto seguito, il gioco sia piuttosto solido, in quanto non abbiamo notato lag online né cali di frame, nemmeno nei momenti più concitati in quanto il gioco graficamente. Il gioco vanta una grafica accattivante e semplice con effetti in cel-shading (non presente nei titoli precedenti), specialmente quando si colpiscono i nemici, cosa che ha reso il gioco talmente snello da girare senza problemi di alcun tipo.
Anche il sonoro risulta curato seppur le musiche non ci sono sembrate epiche ed avvincenti come ai vecchi tempi. Probabilmente l’unico vero difetto che abbiamo intravisto durante la nostra sessione di prova, come è lecito aspettarsi in questo genere di giochi, è la telecamera che risulta essere un po’ troppo ballerina e non sempre all’altezza dell’azione frenetica. Anche le collisioni forse sono un po’ da rivedere, in quanto delle volte il colpo risulta in ritardo sull’avversario, ma nulla di problematico che possa inficiare sull’andamento del gioco, che invece risulta meraviglioso più di allora.
Sperando che i difetti vengano corretti con i feedback della Beta, a questo punto non vi resta che attendere la release finale a fine agosto così ovviamente da poter leggere la nostra recensione completa, che non tarderà ad arrivare, e vi ricordiamo che il gioco sarà disponibile anche su Steam oltre che su Console.