Durante una recente intervista ai microfoni di GameInformer, il director di Horizon: Zero Dawn, Mathis de Jonge, è tornato a parlato della sua nuova IP; spiegando perché dopo un franchise come Killzone, lo studio si è dedicato a un titolo action-RPG-open world. Il director, ha specificato che inizialmente non erano previste alcun tipo di meccaniche, tra cui quelle RPG; infatti ha ribadito, in un secondo momento, che questa è stata fondamentale ai fini dello sviluppo del titolo.Di seguito, vi mostriamo le parole espresse dallo stesso Mathis de Jonge:
“Volevamo che fosse un vero open world. Sentivamo la necessità di avere più sistemi di quanti ne avessimo mai avuto, per raccontare questa fantastica storia. Volevamo dialoghi ed esplorazione, volevamo dare una identità ai personaggi. Desideravamo quest, missioni strutturate in missioni principali, secondarie, quest legate alla tribù e tante altre attività che non posso svelarvi. Non abbiamo detto fin dall’inizio che si sarebbe trattato di un titolo di ruolo e che avrebbe quindi avuto bisogno di questa o quella feature, di solito non è così vanno le cose. Tutto è sempre stato deciso da un punto di vista concettuale, scegliendo cosa si poteva adattava meglio al gioco.”
Cosa dovremmo aspettarci da Horizon: Zero Dawn? Vi ricordiamo che il gioco è atteso il 1 marzo 2017 in esclusiva PlayStation 4!