In pole position nella recensione di oggi troviamo GRID Legends, il nuovo racing game sviluppato da Codemasters e pubblicato da Electronic Arts. Si tratta del secondo titolo uscito da quando il team inglese è stato acquistato dal colosso videoludico. Questo capitolo è uscito dopo tre anni dall’ultima iterazione GRID, rilasciata nel 2019, ma da oggi 25 febbraio 2022 possiamo tornare a sfrecciare in pista tra sportellate e paesaggi mozzafiato, su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X, Xbox Series S e PC.
La guida è di tutti
GRID Legends, similmente a F1 2021, ha una modalità storia. Sì, ed è anche molto più profonda rispetto a quella che abbiamo visto nel titolo dedicato alle monoposto Formula. Nonostante sia decisamente semplice e anche leggibile, affronta una tematica particolare e che molti tendono a ignorare quando si tratta di sport. Infatti, abbiamo il piccolo team Seneca Racing sull’orlo del fallimento economico, che riesce a riemergere dalle ceneri grazie al Pilota 22, cioè il giocatore. Ma il core della trama è la disabilità alla guida.
Come tuttavia potete immaginare, non impersoneremo il primo pilota della scuderia. Sopra di noi ci sarà Yume Tanaka, una donna ostinata e dura come la roccia, che vuole vincere a tutti i costi… così come i nostri rivali, che sono il nostro opposto: ricchi e con più campionati mondiali GRID World Series vinti. Insomma, sembra davvero una storia già scritta: non possiamo vincere. Ma con la nostra abilità alla guida riusciremo a mettere alle strette gli avversari, dimostrandoci più caparbi di loro, soprattutto dopo l’incidente stradale che farà perdere una gamba al nostro primo pilota. Una delle cose davvero apprezzabili è l’utilizzo di persone reali inserite all’interno di uno spazio virtuale, così da far sembrare le sceme molto più da docu-film che da videogioco. Inoltre, è palese che Driven to Glory si sia ispirato alla serie TV targata Netflix sulla Formula 1: Drive to Survive.
Un racing game arcade… con un pizzico di simulazione
Come detto a inizio recensione, GRID Legends è il secondo titolo che sfrutta le risorse di Electronic Arts, e Codemasters non ha voluto trattenersi. Lo vediamo prima di tutto dalle citate cutscene del gioco, ma anche dal gameplay del titolo. Infatti, abbiamo di fronte un gioco che si adatta a noi, a quello che vogliamo fare e a come vogliamo farlo.
Insomma, l’esperienza è nelle nostre mani: possiamo giocare decisamente in modo più arcade, non dando importanza alle regole del racing, oppure provare a seguirle, anche se sarà decisamente più difficile. Per questo motivo, i danni non saranno presenti a meno che non li attiviamo noi. Ovviamente se lo si desidera più simulativo e meno arcade, è possibile attivare i danni fatali all’auto e l’inserimento delle marce. Inoltre è possibile anche giocare con qualsiasi volante e pedaliera. Per quanto riguarda i tipi di corse, sono divise in base al tipo di auto che si andrà a usare: Touring per la auto che hanno subito delle modifiche, le classiche possono essere quelle con il Volkswagen Beetle (meglio conosciuto come Maggiolino, ndr) o la Mini Cup, per poi arrivare passare a GT, Elettriche e Formula, senza dimenticare le multiclasse, dove vedremo auto normali gareggiare con dei camion.
Proprio per la presenza di così tanti tipi di corse, avremo anche tantissimi tipi di auto, di cui alcune che hanno fatto la storia. Un esempio è la Renault R25, cioè la monoposto che ha corso durante il Campionato Mondiale di Formula 1 nel 2005 e guidata dal sempreverde Fernando Alonso (che continua la sua carriera in Alpine) e dall’italiano Giancarlo Fisichella. Ma possiamo anche vedere l’auto campionessa della 24 ore di Le Mans: la Ferrari 488 GTE, guidata dal trio Pier Guidi, James Calado e Côme Ledogar per AF Corse. Anche se una delle novità assolute è l’introduzione delle auto elettriche, che non solo hanno una categoria di gare a sé stante, ma sono davvero divertenti da usare. E qui bisogna aprire una parentesi, perché le gare con le auto elettriche non sono come le altre, almeno per un dettaglio: per aumentare la velocità non ci sarà bisogno di ingranare le marce, perché bisognerà passare in alcune porte piazzate in mezzo alla pista, così da raccogliere Turbo da utilizzare quando si vuole, fino a un massimo di tre cariche.
Le gare, generalmente, sono divise in queste categorie:
- Gara: dovrete semplicemente tagliare il traguardo per primi.
- Time Attack: in pista con gli altri, dovrete cercare di fare il giro veloce.
- Elimination: similmente a quanto accadeva in Need for Speed Most Wanted (2004), al partire della gara ci sarà un conto alla rovescia, alla fine del quale l’ultimo verrà ogni volta eliminato, finché non rimarrà in pista un solo corridore.
- Drift: qui dovrete fare il punteggio più alto, mostrando la vostra maestria nell’arte del drifting.
Ogni bolide ha, inoltre, tre livelli di potenziamento che vengono sbloccati in base ai chilometri che faremo, quindi a volte è meglio scegliere una sola auto e girare con quella, piuttosto che cambiare spesso, soprattutto perché così facendo risparmierete i soldi per riuscire ad acquistare le altre. Inoltre, nella modalità Carriera a volte dovrete aver sbloccato il Livello 2 per poter partecipare alle gare successive, quindi se cambiate spesso auto, vi ritroverete costretti a ripetere le stesse gare per fare chilometri.
Possiamo anche avere la nostra scuderia, e non si tratta solo di vedere un nome e un logo durante l’introduzione della corsa, ma sarà anche decisamente importante migliorarla, così da poter avere più possibilità di vittoria. In che senso? Beh, in pista non si sarà mai soli, ma avremo sempre un compagno di squadra. Quando andremo a modificare la nostra scuderia, avremo anche l’opportunità di livellare i nostri compagni di squadra, così da poter impartire ordini (difendi o attacca, per esempio) oppure per migliorare le loro prestazioni in pista (feature che ricorda Midnight Club ndr).
A proposito di piste, quali sono i circuiti di GRID Legends? Per la maggior parte sono stradali e di fantasia degli sviluppatori, ma sono anche disponibili alcuni tra i circuiti più famosi al mondo per tutti i gusti, che sia per il bisogno di tecnica come Suzuka per la loro storia come Brands Hatch. Che amiate girare in pista o in strada, sarete accontentati. Peccato per il riutilizzo troppo sfacciato dei circuiti originali, che spesso non cambiano se non per il meteo mentre è molto più difficile trovare una bella gara a Indianapolis.
Rimanendo in tema meteo, questo ha un’influenza anche per quanto riguarda il comportamento dell’auto. Sì, perché specialmente in caso di pioggia battente, non solo sarà davvero difficile vedere cosa si ha davanti – questo in caso di visuale dall’abitacolo – ma l’auto slitterà molto di più, e anche sulle parti asciutte di pista dovrete stare attenti, dato che le ruote saranno bagnate.
Non solo, l’intelligenza artificiale è imperfetta, e non è mai stato così divertente. Spesso dovrete stare attenti a cosa avrete davanti, perché alcune auto potranno fare testacoda, andare a muro o anche fare incidenti tragici. Dunque bisognerà stare con gli occhi aperti, sempre, soprattutto perché nel caos potreste uscirne vincitori, come si suol dire “tra i due litiganti, il terzo gode”.
Purtroppo un aspetto un po’ noioso di GRID Legends e di cui abbiamosta nella personalizzazione dell’auto: purtroppo non si ha una vera e propria customizzazione del bolide, ma più la scelta tra alcuni tipi di livree pre-impostate. Per quanto ci riguarda, è quasi meglio non personalizzare, in quanto non dà il tipo di soddisfazione che dovrebbe. Sotto questo punto di vista, il titolo non è assolutamente al passo coi tempi.
La next-gen si sente
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, GRID Legends spinge l’asticella leggermente più in alto rispetto a quello che abbiamo visto in F1 2021 (qui la nostra recensione). L’asfalto è davvero realistico e c’è una grossa differenza tra un circuito su strada cittadina e quelli in pista. Purtroppo manca la gommatura, cioè i tipici segni neri lasciati in fase di frenata (e non solo), ma la strada dà il meglio di sé quando è in condizioni di bagnato, con la pioggia crea davvero un bell’effetto da vedere, sia per quanto riguarda le pozzanghere, sia l’effetto di getto d’acqua che arriva addosso quando si ha davanti un’auto.
I modelli sono davvero stupefacenti e danno il loro meglio in qualsiasi condizione. Inoltre, è molto carino l’effetto di sporco o di rottura di alcuni elementi dell’auto in caso di incidente, con tanto di rumore. Per esempio, se dovessimo dare una sportellata di troppo, questo si romperebbe sbattendo costantemente contro la carrozzeria, e questo causerà un rumore che si sentirà solo dal lato dello sportello rotto.
Quindi anche dal punto di vista audio, GRID Legends dà il meglio di sé. Un peccato forse che gli sviluppatori abbiano deciso di lasciare la musica anche durante la gara, perché il suono delle auto è davvero gradevole e realistico. Ogni bolide avrà il suo suono, non solo per il motore, ma anche quando cambierà marcia. Durante la nostra prova per la recensione di GRID Legends, dopo aver appurato che la musica è sempre azzeccata e adrenalinica, abbiamo deciso di rimuoverla per sentir cantare i motori.
Anche le animazioni sono realistiche, il che fa strano dato che stiamo parlando di un titolo arcade, ma in realtà è possibile vedere quando il giocatore scalerà o ingranerà una marcia, cosa che potrebbe impedire di farlo, nel caso in cui abbia le mani occupate… a meno che non abbia il cambio sequenziale a paletta vicino al manubrio. Questo perché a volte la scelta dell’auto è fondamentale.
A questo punto della recensione di GRID Legends, possiamo affermare che questo titolo si avvicina davvero tanto all’ibrido perfetto. È un titolo che si adatta ed è consigliabile sia a chi preferisce l’arcade, sia a chi desidera un po’ di realismo in più. Ovviamente non stiamo parlando di un realismo alla Gran Turismo o Assetto Corsa Competizione (di cui presto troverete la recensione sulle nostre pagine), visto che in GRID Legends mancano alcuni dettagli fondamentali, come l’usura delle gomme o il consumo del carburante. Ma è un ottimo modo per intrattenersi e giocare insieme, soprattutto perché accetta il crossplay e le lobby sono facilmente trovabili. Anche durante la nostra prova abbiamo potuto divertirci online e senza problemi di netcode. Dunque è arrivato il momento di abbassare la visiera e scendere in pista. La gloria vi attende.