God of War: la pesante eredità del passato

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia GL Originals Lettura da 7 minuti

God of War è sicuramente il titolo del momento, la sua data d’uscita ormai si avvicina e, pian piano, vengono rilasciate sempre più informazioni. Il gioco è la punta di diamante di Sony per quanto riguarda la sua line up del 2018 e, per ingannare l’attesa, vi parlerò di quegli elementi che, storicamente, sono presenti nella saga e che dovrebbero essere preservati anche in questo capitolo. Se volete sapere di più sul prodotto noi vi rimandiamo al nostro hands-on in attesa della recensione, se invece volete togliervi qualche curiosità sulla serie ecco lo speciale dove vi parliamo delle 10 boss fight più belle.

La crudezza delle scene

Tutti noi abbiamo ancora negli occhi quando Kratos ha staccato la testa con le sue mani ad Apollo, o quando ha schiacciato gli occhi di Poseidone. La lista potrebbe andare avanti all’infinito ma il risultato non cambia: God of War è rinomato per la sua violenza spropositata. Noi quindi ci auguriamo di assistere a  scene fuori dal normale, che sciocchino con il loro impatto visivo e che facciano venire la pelle d’oca solo nel ricordarle. Il videogame non deve assolutamente perdere la sua anima, cosa che comunque il Game Director ha affermato che resterà intatta, nonostante la rivoluzione generale del prodotto.

Gli scontri con le divinità

Nonostante sia quasi scontata l’uccisione di qualche dio all’interno di God of War, fino a questo momento Santa Monica non ha mostrato nulla in tal senso. Abbiamo visto enormi creature come il Serpente che circonda il mondo, oppure un piccolo accenno al lupo Fenrir, nato da l’incrocio tra Loki e la gigantessa Angrboða. Dei in forma umana però nessuna traccia, ci sono teorie dedicate al figlio di Kratos, ovvero Atreus, che vedono il giovane ragazzo come una sorta di reincarnazione di Thor, ma su questo non abbiamo né elementi che confermano tale tesi, né indizi rilasciati dalla software house.

Le Lame del Caos

Questa è sicuramente l’arma simbolo di tutto God of War. Nonostante gli sviluppatori abbiano voluto dare nuova linfa al gioco partendo proprio dall’equipaggiamento di Kratos, queste lame rappresentano una forte immagine per il brand. Abbandonarle sarebbe come voltare le spalle al passato, sicuramente verso un futuro diverso, così come è diverso questo titolo da quelli precedenti. Nonostante tutto, rivederle sarebbe una piacevole sorpresa, anche perché in fondo le vecchie abitudini sono sempre le più dure a morire.

Armi aggiuntive

Sappiamo benissimo che in God of War sia Kratos che Atreus avranno dei set per l’equipaggiamento che modificheranno le loro statistiche. La serie si è distinta in questi anni anche per il fatto che il Fantasma di Sparta, oltre alle Lame del Caos, progredendo nell’avventura otteneva armi sempre più potenti che donavano delle varianti al normale gameplay. In questo nuovo capitolo ancora non è stato mostrato niente di quanto appena detto, dunque per quello che ne sappiamo Kratos avrà unicamente l’ascia, lo scudo e i suoi temibili pugni. Speriamo ovviamente in qualche bella sorpresa non scontata.

god of war

Atena

Sicuramente con Atena è rimasto qualche conto in sospeso. Il finale enigmatico di God of War III lascia spazio a qualunque tipo di speculazione, e anche la dea della saggezza ha sicuramente dei sassolini nella scarpa da togliersi nei confronti di Kratos. Il ritorno di questa divinità aprirebbe un susseguirsi di eventi davvero interessanti, facendo intuire anche che il nuovo capitolo della saga non sia l’apertura di ciclo inedito, ma si colleghi inevitabilmente a quanto successo in Grecia.

Boss fight epiche

La storia di God of War è contornata da boss fight epiche. Passando da Poseidone alle Parche, da Ercole fino al Colosso di Rodi. Cambi di inquadrature, situazioni sempre al limite della tragedia quasi sfiorata. Purtroppo in questo episodio della saga non avremo i classici QTE che tanti amanti hanno apprezzato negli anni, ma la spettacolarità di queste battaglie sarebbe obbligatorio ripeterla nonostante il sorprendente cambio di gameplay.

Colpi di scena

La saga di God of War storicamente non ha mai avuto colpi di scena davvero eclatanti per via di una narrativa piuttosto lineare ridotta quasi all’osso, tranne che per qualche piccolo approfondimento dedicato al passato travagliato di Kratos. Nonostante questo, però, ci sono stati momenti davvero sorprendenti come, ad esempio, il sacrificio inutile di Pandora in God of War III, oppure proprio il finale di quest’ultimo. Dato comunque  il cambio di rotta della produzione, adesso ci aspettiamo inevitabilmente qualcosa in più, anche a causa dell’importanza che Santa Monica ha dato ai tempi scenici nei vari filmati mostrati. I dialoghi sembrano molto più profondi rispetto al passato, il Fantasma di Sparta questa volta dovrà badare anche a suo figlio, educarlo e tanto altro. Le potenzialità per sviscerare le molteplici sfaccettature del protagonista ci sono tutte, speriamo che alla fine le aspettative non saranno deluse.

Questo era tutto quello che ci aspettiamo possa ereditare il nuovo God of War dai precedenti capitoli della saga. Speriamo che alcuni di questi elementi saranno ripresi dal titolo, anche per evitare di allontanare troppo il videogame dai punti cardine che lo hanno reso così famoso. Se avete altre idee fatecelo sapere nei commenti, intanto però continuate a seguirci per non perdervi nessuna novità.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.