Dopo il successo del primo volume, Outgunned: Action Flicks Vol. 2 spalanca le porte a dieci nuove ambientazioni pronte a trasformare ogni sessione in un film diverso: dal far west polveroso alle galassie lontane, dagli incubi lovecraftiani ai dinosauri in corsa. Un sequel che non si limita ad aggiungere contenuti, ma che rimescola le carte per moltiplicare la libertà narrativa, creando potenzialmente un multiverso da cui attingere a piacimento.
Una “videoteca” di generi pronti all’uso
Come vi abbiamo già raccontato nella recensione del primo volume, il concetto è semplice e geniale: ogni Action Flick è una “scatola di attrezzi” tematica, compatibile con il sistema frenetico e cinematografico di Outgunned. In questo Volume numero 2 troviamo 10 universi narrativi per ampliare le nostre One shot o campagne. Le ambientazioni del pacchetto includono:
- Star Knights: epica fantascientifica con cavalieri spaziali in bilico tra luce e oscurità.
- Old Ones: horror lovecraftiano fatto di misteri indicibili e follia incombente.
- Wild West: duelli al tramonto, inseguimenti a cavallo e polvere da sparo.
- Dark Light: guerra segreta tra angeli e demoni nel cuore della città.
- Mighty Swords: battaglie barbariche, magia primordiale e spade grandi quanto te.
- District 77: poliziotti d’azione, inseguimenti urbani e missioni in “buddy mode”.
- Dino Storm: dinosauri famelici, giungla implacabile e fuga per la sopravvivenza.
- Furious Wasteland: deserto post-apocalittico, bande armate e corsa al carburante.
- Army of Evil: un’apocalisse zombie da brivido, tra assedi disperati, sopravvivenza estrema e orde senza fine pronte a travolgerti.
- Quack Tales: un’avventura cartoonesca in stile DuckTales, dove la fisica è comica, i gadget improbabili e l’azione piena di gag.
Nel manuale è inoltre presente un’ambientazione “bonus”: Insert Coin. Si tratta dell’ambientazione più meta e videoludica di Action Flicks Vol. 2, con i personaggi si muovono in un mondo digitale, vivendo come avatar in livelli pieni di sfide, boss e ostacoli che obbediscono alle logiche di un arcade anni ’80-’90. Le regole introducono concetti come vite multiple, power-up, checkpoint e nemici che “respawnano”, permettendo ai giocatori di sfruttare la morte come meccanica di gioco piuttosto che temerla (ci ha ricordato anche Scott Pilgrim ndr). L’atmosfera è un mix di nostalgia pixelata e frenesia d’azione, perfetta per campagne che vogliono rompere la quarta parete o mescolare il linguaggio dei videogiochi con la narrazione GdR.
Velocità, varietà e libertà creativa
Il pregio maggiore di questo Action Flicks Vol. 2 è la sua modularità: sarà possibile infilare uno di questi mondi come intermezzo narrativo in una campagna esistente, o usarlo per una one-shot dal sapore forte e immediato. Ogni Flick porta nuovi ruoli, risorse e meccaniche senza rompere il flusso adrenalinico del sistema base.
Anche questa volta Two Little Mice ci ha dimostrato di essere un team che è stato capace di creare un sistema in grado di adattarsi a qualsiasi immaginario, con maestria, passando senza sforzo da un duello al tramonto a una corsa tra meteoriti, da un assedio zombie a una scazzottata tra paperi avventurieri. Ogni mini-ambientazione è una porta spalancata su un nuovo genere, pronta a essere aperta in qualsiasi momento della campagna. Il risultato è un manuale che amplia le possibilità di gioco, e allo stesso tempo invita a sperimentare, rischiare e sorprendere i propri giocatori. Per chi vive il GdR come una sequenza di scene iconiche, questo “Vol. 2” è un biglietto di sola andata per un cinema infinito.
